Collegati con noi

Cronache

Il presidente della Camera Roberto Fico: fare squadra contro la camorra, serve un piano ragionato

Pubblicato

del

“Questo è uno dei momenti in cui tutte le Istituzioni devono essere unite più che mai. Fare squadra, riflettere sul da farsi e farlo, fuori dai giochi politici e dagli schieramenti. Tutti insieme, Parlamento, Governo, Magistratura, forze dell’ordine, enti locali. Lo Stato deve mettere in campo tutte le azioni necessarie per ricucire questa ferita ancora aperta che ha la città di Napoli e, quindi, che ha l’Italia. E’ possibile farlo. Ma ci vuole un piano ragionato, con obiettivi chiari”. Lo scrive su facebook il presidente della Camera Roberto Fico.

“Nonostante i tanti sforzi posti in essere in questi anni, le decine e decine di arresti, certe violenze e certe dinamiche si ripetono sempre. Ed è qui che dobbiamo insieme riflettere. Evidentemente la risposta che si dà per il contrasto alla camorra è un’azione parziale, più di contenimento che di superamento definitivo. Invece dobbiamo riuscire a debellare una volta per tutte il fenomeno, il sistema camorristico: questo e’ l’obiettivo dichiarato che ci dobbiamo dare”, scrive Fico secondo cui serve “un piano lungimirante che coinvolga tutti, chesia trasversale e che vada avanti di legislatura in legislatura. Un piano di Stato che punti su idee innovative e che preveda risorse per una riqualificazione sociale profonda.” “Lo Stato ha questa forza, ha questa capacita’, ha questo dovere. Bisogna avere pero’ una volonta’ di ferro, senza arretrare nell’avanzamento del piano di Stato contro la camorra, valutare i risultati e capire cosa funziona e cosa no, e intervenire di conseguenza. E’ l’unica strada da perseguire, con determinazione e costanza. Altrimenti ci sara’ l’ennesima sparatoria, l’ennesimo morto o ferito e saremo cosi’ per l’ennesima volta tutti colpevoli”, conclude.

Advertisement

Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

Pubblicato

del

Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

Continua a leggere

Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

Pubblicato

del

featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

Continua a leggere

Cronache

Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

Pubblicato

del

“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto