Custodia cautelare in carcere per Gianluca Paul Seung, il presunto killer della psichiatra Barbara Capovani, aggredita venerdì scorso fuori dal servizio di psichiatria diagnosi e cura dell’Asl Toscana nord ovest a Pisa e morta dopo due giorni di agonia. L’ha disposta il gip Nunzia Castellano dopo che il trentacinquenne di Torre del Lago, in provincia di Lucca, si è avvalso della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia di stamani.
“Il nostro assistito è scosso e frastornato”, hanno detto i suoi difensori Gabriele Parrini e Andrea Pieri, riservandosi di valutare “nei prossimi giorni quale strategia difensiva adottare”. Seung, accusato di omicidio volontario premeditato, resta dunque detenuto nel centro clinico della casa circondariale pisana, sorvegliato a vista e sottoposto a terapia farmacologica per tenerlo tranquillo. L’ultimo saluto alla psichiatra avverrà in forma strettamente privata per volontà della famiglia che ha però annunciato per domenica alle 16 “un ricordo e un saluto pubblico al Palazzo della Sapienza, gentilmente concesso dal rettore dell’Università di Pisa”. Intanto, gli organi donati da Barbara Capovani hanno già salvato almeno due vite: quella di un bambino ricoverato all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, che ha ricevuto un suo rene ottenendo un trapianto che finora non era stato possibile effettuare, e quella di una persona che a Milano ha ricevuto con procedura d’urgenza per un trapianto salvavita il suo fegato. Sul fronte politico, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato la firma del decreto per il tavolo sulla salute mentale.
“La tragedia che ha colpito Barbara Capovani – ha detto stamani – ha riportato l’attenzione sulla salute mentale, tema quanto mai delicato e importante su cui siamo impegnati già dai mesi scorsi per definire strategie e azioni per la promozione della salute mentale. Oggi firmerò il decreto per la costituzione del nuovo tavolo tecnico, ispirato ai valori di qualità, equità, efficienza e sicurezza”. Rispetto al precedente, assicura il ministero, “il tavolo sarà più snello e dovrà potenziare la qualità dei percorsi di prevenzione, trattamento e riabilitazione attraverso la verifica dei criteri di appropriatezza e congruenza”. Schillaci ha poi aggiunto: “Intendiamo promuovere il miglioramento della qualità della salute mentale, in ogni fascia di età, a partire dall’individuazione delle criticità sociali, assistenziali e organizzative” e il governo avvierà “un confronto parlamentare per verificare l’adeguatezza dell’attuale normativa alle esigenze di gestione e controllo delle situazioni più difficili”. Una battaglia, quest’ultima, che conduceva da tempo la stessa Capovani per adeguare alla situazione attuale l’impianto legislativo vigente.