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Il 60% degli over12 sono vaccinati, si decide su pass trasporti e scuola

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Green pass per i trasporti a lunga percorrenza, Piano Scuola, valutazione di eventuali obblighi del vaccino per i prof. E ancora dal 6 agosto entrata in vigore del certificato verde per spettacoli, cinema, centri termali, piscine, palestre e ristoranti al chiuso: esercenti e gestori si preparano alla misura, che per i trasgressori prevede multe di mille euro fino alla chiusure del locale. Si apre un’altra settimana decisiva per i nuovi provvedimenti anti-Covid che puntano ad arginare la risalita dei contagi. Prosegue intanto la corsa all’immunizzazione. Gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale hanno superato quota 32,4 milioni, ovvero il 60% della platea degli over 12 e le somministrazioni procedono alla media di oltre 500 mila al giorno. Un obiettivo in linea con le previsioni del Piano, che colloca il Paese sopra la media europea per numero di inoculazioni in proporzione alla popolazione. “E’ una tappa importante verso l’immunita’ di comunita’, che e’ prevista entro la fine di settembre, con il completamento del ciclo vaccinale da parte dell’80% della platea da vaccinare”, commenta il Commissario all’Emergenza, Francesco Figliuolo, il quale ha anche annunciato “la disponibilita’ di ulteriori dosi di vaccino Pfizer, a partire dalla terza settimana di agosto”, ricordando che “tale fornitura aggiuntiva e’ stata chiesta e ottenuta nel corso di colloqui tra il premier Mario Draghi e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, centrati sulla disponibilita’ dei vaccini e alla ridistribuzione tra Paesi Ue”. Aumentano le forniture, ma anche i prezzi delle dosi di tipo mRna negli ultimi contratti di fornitura con l’Unione Europea, secondo quanto riporta il Financial Times citando stralci dei contratti presi in visione: il nuovo prezzo per i vaccini Pfizer e’ di 19,50 euro contro i 15,50 delle precedente fornitura mentre quello di Moderna sale invece a 25,50 dollari a dose, sopra i 22,60 dollari del precedente accordo ma meno dei 28,50 dollari inizialmente previsti dopo che l’ordine e’ stato ampliato. Prima dell’obiettivo sull’immunita’ di gregge, ci sono pero’ altre tappe che il Governo sta per segnare. In vista del rientro tra i banchi a settembre, mercoledi’ prossimo sara’ presentato il Piano Scuola alle Regioni e nello stesso giorno potrebbe essere quindi prevista l’apposita cabina di regia e un Cdm che riguardera’, oltre all’esame del documento del ministero dell’Istruzione, anche altri provvedimenti sul green pass, come l’introduzione – ma non c’e’ ancora certezza sulla data dell’entrata in vigore della misura – dell’obbligo del certificato verde anche per i trasporti a lunga percorrenza. Non sara’ necessario per il trasporto pubblico locale, ma alle Regioni e’ stato chiesto un piano dettagliato sul potenziamento dei mezzi pubblici: l’intenzione e’ di aumentare il numero delle corse, visto che l’80% della capienza non e’ sufficiente a garantire distanziamento su metro e autobus. Non e’ escluso inoltre che possa riaprirsi il dibattito sul green pass obbligatorio anche per alcune categorie professionali. Sul tema il leader Cgil, Maurizio Landini, ha chiarito che non c’e’ nessuna contrarieta’ del sindacato, ma avverte: niente sanzioni per chi dice no e a muovere sia il governo con un atto di legge. Resta prudente al momento la posizione del Governo sull’obbligo del vaccino per il personale scolastico. Con l’85% dei prof immunizzati o in attesa del richiamo, l’ipotesi prevalente e’ di aspettare ancora almeno fino al 20 agosto (contando di sfondare la quota del 90% di vaccinati) prima di adottare eventuali provvedimenti forti. Nuove misure che servono a fermare il rialzo della curva dei contagi: il tasso di positivita’ e’ salito al 3,17% con 5.321 nuovi contagi e 5 decessi in 24 ore. Crescono anche le ospedalizzazioni, parametro determinante per l’assegnazione dei colori alle regioni. Sono 230 i pazienti ricoverati in terapia intensiva con il Covid in tutta Italia (+16) e gli ingressi giornalieri sono stati 22. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.954 (+103). Corrono ai ripari i territori: la Sicilia valuta l’ipotesi di legare – all’introduzione delle eventuali mini zone rosse – il parametro sul numero di cittadini vaccinati in quel territorio. E sul fronte nazionale, a breve sara’ siglata l’intesa con le farmacie e altre strutture sanitarie per calmierare i prezzi dei tamponi, in vista dell’entrata in vigore del green pass. (

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A Pompei via al numero chiuso, guerra ai bagarini

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“Pompei non può essere associata al turismo di massa, ma deve avere come obiettivo quello della qualità”. Gabriel Zuchtriegel stringe tra le mani il suo biglietto nominativo, quello che da oggi è obbligatorio per entrare negli scavi che dirige dal febbraio 2021. È una delle novità introdotte all’interno del parco archeologico. La più importante riguarda il numero chiuso per gli ingressi giornalieri, che non potranno mai superare quota 20mila. Nel periodo di maggiore afflusso (dal primo aprile al 31 ottobre), poi, saranno anche previste specifiche limitazioni a seconda delle fasce orarie: dalle 9 alle 12 massimo 15mila ingressi; altri 5mila da mezzogiorno alle 17.30. L’acquisto dei ticket è consentito sul posto e online. “Alla base – spiega ancora Zuchtriegel – ci sono soprattutto motivi di sicurezza, sia dei visitatori, sia di tutela del patrimonio. Partiamo in questo periodo di bassa stagione per sperimentare tale misura, i cui numeri saranno poi esaminati con calma in vista delle giornate di maggiore afflusso”.

Obiettivo è anche combattere il fenomeno del bagarinaggio, che portava i turisti ad acquistare biglietti rivenduti a prezzi maggiorati e con l’aggiunta di “servizi” già compresi nel costo abituale del ticket. Altro proposito è puntare a distribuire i visitatori anche sugli altri siti del parco (Boscoreale, Torre Annunziata, Villa dei Misteri, Civita Giuliana e Stabia). Gli scavi di Pompei introducono le novità del numero chiuso e del biglietto nominativo dopo un’estate da record, che ha fatto registrare flussi mai visti in passato, con oltre quattro milioni di visitatori e punte di oltre 36.000 presenze in occasione di una delle prime domeniche del mese (quelle a ingresso gratuito). Questa mattina Zuchtriegel ha deciso di seguire personalmente l’avvio del cambiamento insieme con Prefettura, vigili del fuoco e consulenti dei lavoratori insieme ai quali è stata ravvisata la necessità di prevedere una gestione in piena sicurezza del sito Unesco.

“Abbiamo avuto in autunno, estate e primavera – sottolinea ancora il direttore – giornate in cui il limite dei 20.000 ingressi è stato superato: ci siamo resi conto di dover garantire a tutti i visitatori una esperienza di qualità. Pompei non deve essere un sito per il turismo di massa. Abbiamo un territorio meraviglioso e ci impegneremo a canalizzare maggiormente i flussi, ma anche gli investimenti, la ricerca e la valorizzazione di questi luoghi. Questo non è una misura contro la crescita. Anzi, noi puntiamo sulla crescita”. Nessuna gara sui numeri, come avviene in particolare in occasione delle domeniche ad ingresso gratuito: “La nostra priorità è la sicurezza – conclude Zuchtriegel -. E in caso di emergenza, abbiamo pensato di assicurare uscite controllate ai visitatori. Attenzione, siamo orgogliosi dei dati che abbiamo raggiunto in questi anni: spesso eravamo al primo posto nelle giornate di ingressi gratuiti. Questa classifica è carina, ma logica ci impone di scegliere la conservazione del nostro patrimonio: non vorremmo mai che qualche classifica finisca per danneggiarlo”.

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Casi di Covid in calo, 8.660 in 7 giorni e cresce la variante Xec

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Calano i contagi da Covid-19 in Italia. Nella settimana dal 17 al 23 ottobre si registrano 8.660 nuovi casi rispetto ai 11.433 della rilevazione precedente mentre i decessi sono 116 a fronte di 117. Il maggior numero di nuovi casi è stato registrato in Lombardia (2.693), Veneto (1.206), Piemonte (998) e Lazio (928). Mentre continua la corsa della variante Xec. E’ quanto emerge dal bollettino aggiornato e dal monitoraggio settimanale a cura del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. Nell’ultima settimana sono stati effettuati 89.792 tamponi, in calo rispetto ai 94.880 della precedente rilevazione, e scende anche il tasso di positività, da 12% a 9,6%.

L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero, al 15 ottobre è pari a 0,84 rispetto a 1,06 del 9 ottobre. È in lieve diminuzione, in quasi tutte le regioni, l’incidenza settimanale: la più elevata è stata in Lombardia (27 casi per 100mila abitanti) e la più bassa in Sicilia (con 0,2 casi per 100mila abitanti). Al 23 ottobre, si legge, “l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 3,7%, stabile rispetto alla settimana precedente (3,8% al 16 ottobre). In lieve diminuzione l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,9% (76 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (1,0% al 16 ottobre)”. In base ai dati di sequenziamento nell’ultimo mese si osserva la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di KP.3.1.1. In crescita, inoltre, la proporzione di sequenziamenti attribuibili a Xec (17% nel mese di settembre contro il 5% del mese di agosto).

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Salgono del 30% i casi di Covid, in 7 giorni 11.164

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Dopo il calo delle ultime settimane, tornano a salire i contagi da Covid-19 in Italia. Dal 19 al 25 settembre sono stati 11.164 i nuovi positivi, rispetto agli 8.490 della settimana precedente, pari a un aumento di circa il 30%. La regione con più casi è la Lombardia (3.102), seguita dal Veneto (1.683) e Lazio (1.302). E a crescere sono anche i decessi settimanali, passati da 93 a 112. Stabile l’impatto sugli ospedali mentre cresce la variante Xec.

Questi i dati dell’ultimo bollettino settimanale pubblicato dal ministero della Salute e del monitoraggio a cura dell’Istituto superiore di Sanità. Ad aumentare sono stati anche i tamponi, passati dai 81.586 del 12-18 settembre a 85.030, mentre il tasso di positività è passato dal 10% al 13%. Stabile invece il numero di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti di area medica (pari a 3% con 1.885 ricoverati), così come quelli occupati in terapia intensiva (0,7% con 62 ricoverati). I tassi di ospedalizzazione e mortalità restano più elevati nelle fasce di età più alte.

L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero, è pari a 0,9, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente. Mentre l’incidenza è di 19 casi per 100mila abitanti, anche questa in aumento rispetto alla settimana precedente (14 casi per 100mila abitanti). L’incidenza più elevata è in Veneto (35 casi per 100mila abitanti) e la più bassa nelle Marche (1 per 100mila). In base ai dati di sequenziamento genetico, nell’ultimo mese circolano insieme differenti sotto-varianti di Jn.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di Kp.3.1.1 (68%). In crescita, e pari a circa il 5%, i sequenziamenti del lignaggio ricombinante Xec, appartenente alla famiglia Omicron.

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