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Cronache

Il 2024 verso record di anno più caldo della storia

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Nell’anno delle Olimpiadi, anche il pianeta Terra è lanciato per battere un record. Ma non vincerà una medaglia. Il record è quello di anno più caldo della storia, finora detenuto dal 2023. Il pronostico lo fa il servizio meteo della Ue, Copernicus, nel suo bollettino mensile sul clima mondiale. Date le temperature dei primi sette mesi, e le previsioni per i prossimi cinque, il 2024 con ogni probabilità batterà il record di caldo dell’anno precedente. Intanto, in Italia si prepara un fine settimana rovente. Per il meteorologo Lorenzo Tedici de ilMeteo.it, sarà il weekend più caldo dell’anno, con 40°C a Ferrara, Firenze, Forlì, Terni, e valori simili su gran parte del Sud e sulle isole maggiori.

Colpa dell’anticiclone africano, che è aumentato a dismisura, favorendo ondate di caldo anomalo alternate a nubifragi e grandinate. Il ministero della Salute ha annunciato bollino rosso in 8 città venerdì (Perugia, Roma, Brescia, Campobasso, Frosinone, Latina, Palermo e Rieti) e in 9 sabato (le stesse più Firenze). Bollino arancione in 6 città venerdì (Bolzano, Firenze, Genova, Napoli, Verona e Viterbo) e in 11 sabato (Bologna, Bolzano, Civitavecchia, Genova, Messina, Napoli, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo). Copernicus spiega che il mese di luglio 2024 è stato il secondo luglio più caldo della storia, dopo quello del 2023 (che è stato anche il mese più caldo di tutti i tempi). Curiosamente, il mese scorso ha interrotto una serie di 13 mesi consecutivi, ognuno dei quali era il più caldo del suo genere (il gennaio più caldo, il febbraio più caldo, e così via).

Nei primi sette mesi del 2024, la temperatura media globale sulla superficie terrestre è stata di 0.70°C sopra la media trentennale di riferimento 1991-2020, e di 0.27°C più calda rispetto allo stesso periodo del 2023. Perché il 2024 non sia più caldo del 2023, la temperatura media dei prossimi 5 mesi dovrebbe scendere di 0,23°C. Questo è accaduto raramente negli ultimi decenni, nota Copernicus, quindi è sempre più probabile che quest’anno batta il record dell’anno precedente. E le brutte notizie non finiscono qui. Negli ultimi 12 mesi, dall’agosto 2023 al luglio 2024, la temperatura media sulla Terra è stata di 1,64°C sopra i livelli pre-industriali (1850-1900). In pratica, nell’ultimo anno il pianeta ha sforato costantemente il limite di 1,5°C per il riscaldamento globale, fossato dall’Accordo di Parigi e dalla Cop26 di Glasgow.

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Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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Dati rubati: oggi a Milano l’interrogatorio di Del Vecchio jr

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E’ stato fissato per oggi pomeriggio un interrogatorio, davanti ai pm, di Leonardo Maria Del Vecchio (foto Imagoeconomica in evidenza) – 29 anni e uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022 – indagato nell’inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali per concorso in accessi abusivi a sistema informatico. L’interrogatorio, da quanto si è saputo, è stato richiesto dallo stesso Del Vecchio per difendersi dalle accuse e chiarire. L’audizione si terrà, da quanto si è appreso, non al Palazzo di Giustizia milanese ma in un altro luogo, una caserma degli investigatori.

“Dalle imputazioni preliminari e dall’esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti”, aveva già spiegato l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, che aveva parlato della “infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico”.

Stando agli atti dell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, del pm della Dda Francesco De Tommasi e del collega della Dna Antonello Ardituro, Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere di Equalize e che avrebbe creato dossier con dati riservati prelevati in modo illecito, avrebbe realizzato anche un falso “atto informatico pubblico” per “offuscare l’immagine di Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo”.

Calamucci avrebbe creato, in particolare, un finto “rapporto” della Polizia di New York con cui “si dava atto” falsamente “di un controllo eseguito in quella città” nei confronti del fratello di Leonardo. Nel falso report, redatto all’apparenza nel 2018, si segnalava che era “in compagnia” di una persona “registrata” per “crimini sessuali” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il gruppo di hacker, poi, avrebbe dovuto inserire nell’estate 2023, secondo l’accusa per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, un “captatore informatico” sul cellulare della fidanzata e modella Jessica Serfaty, ma non ci riuscì malgrado diversi tentativi di inoculare “il trojan”. A quel punto, sarebbero stati creati falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”.

Tra gli indagati anche il collaboratore dell’imprenditore, Marco Talarico. Secondo le indagini, le ricerche di informazioni di Del Vecchio jr, richieste al gruppo di Equalize attraverso i suoi collaboratori, si sarebbero inserite nella contesa in corso sull’eredità di famiglia. Nel procedimento milanese una nomina come persona offesa è stata depositata nei giorni scorsi da Claudio Del Vecchio.

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Detenuto suicida a Poggioreale, aveva 28 anni

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Caso di suicidio nel carcere di Poggioreale, a Napoli, dove si è tolto la vita un uomo di 28 anni originario della provincia partenopea. È il quarto suicidio dall’inizio dell’anno a Poggioreale, l’undicesimo in tutta la regione. Sono 81 in tutta Italia, con il carcere di Prato e quello di Poggioreale al primo posto per numero di detenuti che si sono tolti la vita.

“Il sistema penitenziario – spiega il garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello – è sull’orlo del baratro, una strage continua ma la politica tace ed è assente. Nessun argine da provvedimenti governativi o parlamentari, solo populismo mediatico e penale anche contro la dignità delle persone detenute, dei diversamente liberi.

Celle sovraffollate e tensione alle stelle, condizioni difficili che favoriscono atti di autolesionismo, scioperi della fame, scioperi sanitari. Nessun commento pubblico sui suicidi di Stato, che interrogano anche l’opinione pubblica. Ci sono omissioni di Stato, questi suicidi e gli atti di autolesionismo e le proteste rilevano un quadro inquietante che è sotto gli occhi di tutti. Indignarsi non basta più”. “Dall’inizio dell’anno ad oggi – prosegue Ciambriello – sono 1842 i tentativi di suicidio, 11503 gli atti di autolesionismo. Tra gli 81 detenuti che si sono suicidati l’età media è di 40 anni, tra questi 8 avevano un’età compresa tra i 18 e 25 anni”.

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