Secondo le Nazioni Unite è “angosciante”, secondo l’Unione Europea “sconcertante”: sono esplicite le critiche della comunità internazionale alla nuova legge per la Propagazione della Virtù e la prevenzione del Vizio approvata di recente in Afghanistan, che di fatto rende la voce delle donne illegale se udita in pubblico, ma questo non ha fatto arretrare i talebani di un centimetro. “È una visione angosciante per il futuro dell’Afghanistan”, ha affermato Roza Otunbayeva, capo della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan, sottolineando che si tratta di una legge che “estende le già intollerabili restrizioni sui diritti delle donne e delle ragazze afghane”.
Approvata in tempi strettissimi dalla guida suprema dei talebani, l’invisibile emiro Hibatullah Akhundzada, che governa l’Afghanistan per decreto dalla sua roccaforte di Kandahar, la nuova legge stabilisce in particolare che “le donne devono coprire completamente il corpo in presenza di uomini che non appartengono alla loro famiglia”, compreso il viso, “per evitare tentazioni”. Ma soprattutto, le donne non devono far sentire la propria voce in pubblico, ad esempio cantando o recitando poesie. Questa norma in particolare “priva di fatto le donne afghane del loro diritto fondamentale alla libertà di espressione”, ha sottolineato l’Unione Europea in una nota in cui si sottolinea che “il decreto conferma ed estende le severe restrizioni alla vita degli afghani imposte dai talebani”.
Sì perché l’ennesimo giro di vite, per promuovere le virtù, abbraccia, o meglio soffoca, tutti gli afghani, non solo le donne. La legge, che consta di 31 articoli, prevede infatti divieti ad esempio anche per i conducenti di veicoli: vieta loro di trasportare donne non vestite adeguatamente, donne che sono insieme a uomini non membri della loro famiglia, oltre ovviamente ad ogni tipo di musica. E ancora, sono vietati l’adulterio, l’omosessualità, il gioco d’azzardo, i combattimenti tra animali, la creazione o la visione di immagini di esseri viventi su un computer o un telefono cellulare. E’ obbligatoria la barba, ma è vietato averla troppo corta, sono illegali i tagli di capelli “contrari alla Sharia” e persino l’amicizia con “un infedele”, ovvero un non musulmano.
Nel condannare “totalmente” la nuova legge “che vuole zittire le donne afghane”, il ministero degli Esteri spagnolo ha notato che l’approvazione avviene nei giorni che segnano il terzo anniversario del ritorno dei talebani al potere. Circostanza che non è stata invece apparentemente ricordata dal presidente americano Joe Biden, che oggi ha reso omaggio ai 13 soldati americani morti e a quelli feriti nel caotico ritiro dall’Afghanistan. Così come la candidata democratica alla Casa Bianca Kamala Harris, che a sua volta ha reso omaggio a quei caduti e anche al presidente Biden che “ha preso la coraggiosa e giusta decisione di porre fine alla guerra più lunga d’America”.