Collegati con noi

Cronache

I carabinieri portano Formigoni nel carcere di Bollate, deve scontare la condanna in Cassazione per corruzione

Pubblicato

del

È stato condannato a 5 anni e 10 mesi , con un leggero sconto di pena per prescrizione, l’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni accusato di corruzione nel processo Maugeri-San Raffaele. Lo ha deciso la Cassazione, che ha respinto anche gli altri ricorsi dei coimputati. In particolare, è stata confermata la condanna a 7 anni e 7 mesi per Costantino Passerino, ex manager della Maugeri e quella a 3 anni e 4 mesi per l’imprenditore Carlo Farina; inammissibile il ricorso di Carla Vites che era già stata assolta ed aveva impugnato la sentenza per avere un proscioglimento più ampio.

Il sostituto procuratore generale di Milano Antonio Lamanna ha firmato poche ore dopo la condanna l’ordine di esecuzione della pena per l’ex governatore Formigoni. Ad eseguire il provvedimento sono stati delegati i Carabinieri, e sarebbe stato indicato come carcere la struttura di Bollate (Milano). È attesa anche l’esecuzione dell’ordine di carcerazione per Costantino Passerino, coimputato di Formigoni e che ieri si è visto rigettare il ricorso e confermare dalla Cassazione la pena di 7 anni e 7 mesi inflitta in appello. Anche nei suoi confronti dovrebbe essere indicata la struttura di Bollate. Per l’imprenditore Claudio Farina, al quale sono stati confermati i 3 anni e 4 mesi per riciclaggio decisi dalla Corte d’Appello di Milano, è prevista la sospensione dell’esecuzione della pena.

Dunque o Formigoni si presenta all’ufficio matricola del carcere di Bollate oppure sarà portato dai carabinieri in carcere. Fuori il carcere milanese ci sono già telecamere e giornalisti. Tutti ad immortalare la caduta del Celeste. Non dovrebbero esserci problemi di esecuzione dell’ordine di carcerazione, nel senso che Formigoni dovrebbe farsi trovare e cominciare così a scontare la pena. Il politico andrà in carcere grazie alla legge spazzacorrotti voluta dal M5S. CI resterà per non molto tempo. Il tempo giusto per chiedere i domiciliari per l’età e per poter svolgere servizio civile. Ma su questo versante di vedrà. Prima c’è il carcere.  La difesa di Roberto Formigoni, ha in ogni caso depositato una istanza per chiedere la detenzione domiciliare per l’ex governatore lombardo. La richiesta è stata presentata dall’avvocato Mario Brusa, storico difensore di Formigoni al sostituto procuratore generale di Milano Antonio Lamamma. Lo stesso pg  che ha firmato l’ordine di carcerazione per Formigoni che è già arrivato nel carcere di Bollate.

L’ex Governatore della Lombardia. Roberto Formigoni condannato deve scontare 5 anni e 10 mesi di reclusione

Per tutti in Regione Lombardia Roberto Formigoni è, o per lo meno era, il Celeste, lo stesso appellativo tributato all’imperatore cinese. D’altronde per quasi vent’anni – dal 1995 al 2013 – l’ormai ex governatore, condannato stasera in via definitiva dalla Cassazione a cinque anni e dieci mesi per corruzione, ha guidato la Regione con piglio e un consenso di ampia portata, costruendone la nuova sede, un grattacielo di 161 metri, e plasmandone l’attivita’. Nato a Lecco nel 1947, politicamente Formigoni e’ cresciuto nella Dc. Si e’ laureato in Filosofia alla Cattolica. Ma sulla sua formazione l’impronta forte e’ stata soprattutto quella di don Luigi Giussani, il fondatore di Cl, di cui Formigoni e’ allievo, tanto da consacrare la sua vita ai precetti del movimento, un aspetto su cui gli oppositori hanno ironizzato per via delle vacanze di lusso al centro dei processi. Fondatore del Movimento Popolare, alle elezioni europee del 1984 Formigoni e’ stato recordman di preferenze (450mila). Rieletto nel 1989, per un periodo e’ stato anche vicepresidente del Parlamento europeo finche’ nel 1993 e’ arrivata la nomina a sottosegretario all’Ambiente del governo Ciampi. Con l’arrivo di Silvio Berlusconi, Formigoni ha fatto la sua scelta di campo: fuori dal Ppi per fondare il Cdu con Rocco Buttiglione, e poi confluire in Forza Italia e nel Pdl. Un lungo rapporto con il Cavaliere (non sempre idilliaco, tanto che Celeste inizialmente era un aggettivo usato ironicamente anche per distinguerlo dai veri azzurri) fino all’adesione all’Ncd di Angelino Alfano, poi Alternativa popolare e infine in Noi per l’Italia. Negli anni in cui ha guidato la Lombardia, a piu’ riprese si e’ parlato di un suo salto alla politica nazionale. Per due volte – nel 2006 e nel 2008 – Formigoni e’ stato eletto al Senato ma ha deciso di rimanere a Milano. E’ in questi anni che ha maturato quella che sembra una svolta ‘pop’ con l’abito da cerimonia sostituito da cravatte sgargianti, camicie hawaiane, giacche dalla foggia poco convenzionale.

Negli anni ha portato avanti una serie di riforme in Lombardia, la piu’ importante quella del sistema sanitario, con l’apertura al settore privato. Le indagini – proprio riguardo un giro di tangenti nella sanita’ – lo hanno travolto nel 2012. L’anno dopo, eletto al Senato, ha abbandonato il Pirellone per diventare presidente della commissione Agricoltura. Alle scorse elezioni, candidato Noi per l’Italia, non e’ stato invece rieletto. Nel frattempo il processo a suo carico e’ andato avanti con una condanna a sei anni in primo grado, salita a sette anni e sei mesi in appello lo scorso settembre, per arrivare infine al giudizio definitivo della Cassazione con la condanna a cinque anni e dieci mesi.

Advertisement

Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

Pubblicato

del

Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

Continua a leggere

Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

Pubblicato

del

Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

Continua a leggere

Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

Pubblicato

del

Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto