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Cronache

Grillo Jr, si riaccende scontro su notte presunto stupro

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Le dichiarazioni dei consulenti della parte civile hanno riacceso lo scontro tra le parti nel processo per la presunta violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo norvegese contestato a Ciro Grillo, figlio di Beppe, e a tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta. Nessuno degli imputati oggi era presente: domani, invece, per la seconda volta dall’inizio del processo, è atteso in aula Corsiglia: risponderà a tutte le domande, avendo già reso spontanee dichiarazioni a novembre dello scorso anni.

Il ragazzo negò ogni addebito: “Non le ho mai usato violenza, lei era consenziente. Ho fatto sesso con lei, ma nessuna violenza. Nessuna”, sono state le sue parole. Nella prima delle due udienze – sempre a porte a chiuse – fissate per giugno, davanti ai giudici del tribunale di Tempio Pausania hanno parlato la psichiatra Marina Loi che sta seguendo la presunta vittima, 19enne all’epoca dei fatti, e il medico legale Lorenzo Marinelli. E dalle loro relazioni è emerso che la ragazza la notte tra il 16 e 17 luglio del 2019, quando sarebbe avvenuto lo stupro nella villetta di Porto Cervo della famiglia Grillo, era in uno stato di completa ubriachezza, come lei stessa ha dichiarato più volte.

Non solo: secondo la psichiatra lo stato fisico in cui versava l’ha resa “passiva”, non partecipe del rapporto. Il pool difensivo è insorto e ha subito chiesto al tribunale che venisse di nuovo proiettato il video di quella notte, già visionato durante una delle udienze di gennaio, quando fu ascoltata in audizione protetta la studentessa, che però si rifiutò di assistere alla proiezione. Sono stati così riproposti tre spezzoni di video della durata complessiva di 28 secondi, immagini che erano state girate dai quattro imputati con i loro telefonini.

La ragazza ha dichiarato in più occasioni di aver consumato un ingente quantitativo di alcol nel corso della serata trascorsa in Costa Smeralda, prima con amici nel lounge bar Zamira della Promenade du Port di Porto Cervo, poi nella discoteca Billionaire. La studentessa ha anche detto di essere partita nel tardo pomeriggio del 16 luglio alla volta di Porto Cervo da Porto Pollo, località di Palau dove era in vacanza, e di aver bevuto anche lì due cocktail alcolici.

Un altro bicchiere di vino prosecco lo aveva poi bevuto appena arrivata a casa del suo amico Alex Cerato, con cui aveva un appuntamento per uscire e trascorrere la serata nei vari locali di Porto Cervo. Proprio con Cerato era andata al Billionaire dove aveva incontrato il gruppo di genovesi. I ragazzi, avendo riservato un tavolino, avevano a disposizione due bottiglie di alcolici che hanno consumato in undici persone. Altri super alcolici sarebbero stati poi bevuti nella villetta dei Grillo. Tutto il processo si gioca su questo: le condizioni di inferiorità fisica e psicologia in si trovava la studentessa erano tali da impedirle di reagire? Secondo il medico legale della parte civile, sì: la presunta vittima del caso Grillo non poteva difendersi e neanche opporsi ai quattro coetanei che erano con lei.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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