L’avvocato vorrebbe spalancare le porte del Movimento “alla società civile”, buona parte della quale è scappata a gambe levate da un M5S chiuso, tetragono e familistico. Conte parla di possibilità di “valutare anche un cambio del nome”. E i presenti avrebbero non detto sì ma annuito.
Conte potrà scegliere la segreteria che lo aiuterà a “rifondare” il Movimento. Alla cerimonia di investitura dell’uomo della rifondazione c’erano Luigi Di Maio, Roberto Fico, Alfonso Bonafede, Paola Taverna, il reggente-veggente Vito Crimi, Stefano Patuanelli e Riccardo Fraccaro. Manca solo Davide Casaleggio, che ha scelto di non esserci perché ha respinto l’ invito del Garante.
Prima grana per Conte, se dovesse accettare l’invito a diventare il riformatore, c’è l’ondata di ricorsi degli espulsi che rischia di essere una bella grana per il nuovo capo politico. E allora dice che dovrà “studiare bene” Statuto e regolamenti. E capire se è necessaria una nuova associazione giuridica, magari con un nuovo nome, oppure se si può procedere con quella attuale, cambiando lo Statuto.
Crimi gli chiede di far votare comunque il comitato a cinque, già approvato dagli iscritti. Ma Conte vuole sceglierla, la segreteria. Tenendo dentro big come Di Maio, a cui ha già chiesto la disponibilità: da capo. Ma è meglio non definirlo così, almeno non ora, dicono. Perché i big notano le parole dell’ex ministro Vincenzo Spadafora, a Mezz’ora in più: “Non va fatta un’immissione a freddo di Conte, ma serve un percorso con modalità di partecipazione concrete”. Soprattutto, Spadafora sostiene: “Il M5s vive sempre di piccoli cerchi temporanei in cui si decidono le cose, ora vanno create regole democratiche e chiare”. Ergo, il timore ai piani alti è che monti l’insurrezione interna contro un nuovo leader calato dall’alto.
Per questo fonti vicine all’ex premier precisano: “Conte non ha voluto alcun incarico formale, lavorerà al progetto e solo se verrà condiviso da tutti si impegnerà a realizzarlo con gli iscritti”. Un altro modo per dire che l’avvocato vuole un diffuso consenso. “Sentirò tutti” fa sapere. E potrebbe cercare anche il big che si è fatto di lato, Alessandro Di Battista che sui social, lui che di recente scriveva molto, tace. Mentre scrive qualcosa Luigi di Maio, talent scout di Conte e possibile futuro braccio destro dell’avvocato. Nel ruolo di spalla, Di Maio spiega che “sono anni che ci danno per morti, sbagliando. Il MoVimento 5 Stelle non solo è vivo, il MoVimento è il presente e scriverà il futuro di questo Paese”. E aggiunge che “è una giornata molto importante” perchè “Giuseppe Conte ha raccolto il nostro invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo e di rilancio dell’azione del M5S”.