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Cronache

Google Maps chiude l’A22 un giorno, poi la riapre

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Una volta, prima dell’arrivo degli smartphone, quando un locale dava al forestiero un’indicazione stradale sbagliata, non si faceva caso. Errare humanum est. Il discorso evidentemente cambia per l’intelligenza artificiale, come dimostra il clamore suscitato dalla chiusura fantasma su Google Maps dell’autostrada del Brennero a Vipiteno, durata quasi un giorno. Ieri mattina, verso le 10.30, la sala operativa dell’Autobrennero ha notato un improvviso assalto degli automobilisti all’uscita di Vipiteno, di solito non molto frequentata.

In poco tempo è stato chiarito il rebus: secondo Google Maps, l’autostrada era interrotta nei pressi di Raminges, poco oltre l’attraversamento della funivia di Montecavallo sopra l’A22, e per questo motivo invitava gli automobilisti ad uscire proprio a Vipiteno e proseguire verso il valico lungo la strada statale del Brennero. Il risultato sono stati intasamenti sulla strade della cittadina della alta valle Isarco.

Inoltre la coda davanti al piccolo casello autostradale in poco tempo è arrivata in autostrada, bloccando i viaggiatori ‘diversamente smart’ che, ignari del blocco fantasma, volevano invece tirare dritto. L’Autobrennero – spiega il suo direttore tecnico generale Carlo Costa – si è subito attivata per risolvere il problema, la ‘riapertura’ è arrivata però solo questa mattina. Non sono mancati i commenti ironici sul web e sulla stampa (“Quando l’app va in papp”, ha titolato Massimo Gramellini il suo Caffè).

Un portavoce di Google ha fatto sapere: “Siamo stati informati del problema e il team competente ha lavorato rapidamente per implementare una soluzione”. Restano da chiarire le cause di questo clamoroso errore che – così Autobrennero in una nota – “a partire da ieri mattina, ha ‘dematerializzato’ un tratto di autostrada e indotto un gran numero di utenti dell’autostrada diretti a nord ad uscire alla stazione autostradale di Vipiteno e a proseguire il viaggio lungo la viabilità ordinaria fino in territorio austriaco”. Il problema si è verificato nel giorno del Corpus Domini, festivo in Austria, e per questo caratterizzato da traffico intenso, “producendo rilevanti disagi alla viabilità”.

Nel frattempo, sui panelli luminosi lungo l’arteria transalpina si informava che l’autostrada non era bloccata. A seguito della segnalazione di A22, i tecnici di Google Maps hanno eliminato il ‘bug’ e ripristinato le corrette indicazioni. In questo fine settimana da bollino nero per il rientro dei turisti tedeschi, Autobrennero invita gli utenti “a consultare le previsioni traffico sui canali della Società prima di mettersi in viaggio”.

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Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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Dati rubati: oggi a Milano l’interrogatorio di Del Vecchio jr

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E’ stato fissato per oggi pomeriggio un interrogatorio, davanti ai pm, di Leonardo Maria Del Vecchio (foto Imagoeconomica in evidenza) – 29 anni e uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022 – indagato nell’inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali per concorso in accessi abusivi a sistema informatico. L’interrogatorio, da quanto si è saputo, è stato richiesto dallo stesso Del Vecchio per difendersi dalle accuse e chiarire. L’audizione si terrà, da quanto si è appreso, non al Palazzo di Giustizia milanese ma in un altro luogo, una caserma degli investigatori.

“Dalle imputazioni preliminari e dall’esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti”, aveva già spiegato l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, che aveva parlato della “infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico”.

Stando agli atti dell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, del pm della Dda Francesco De Tommasi e del collega della Dna Antonello Ardituro, Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere di Equalize e che avrebbe creato dossier con dati riservati prelevati in modo illecito, avrebbe realizzato anche un falso “atto informatico pubblico” per “offuscare l’immagine di Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo”.

Calamucci avrebbe creato, in particolare, un finto “rapporto” della Polizia di New York con cui “si dava atto” falsamente “di un controllo eseguito in quella città” nei confronti del fratello di Leonardo. Nel falso report, redatto all’apparenza nel 2018, si segnalava che era “in compagnia” di una persona “registrata” per “crimini sessuali” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il gruppo di hacker, poi, avrebbe dovuto inserire nell’estate 2023, secondo l’accusa per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, un “captatore informatico” sul cellulare della fidanzata e modella Jessica Serfaty, ma non ci riuscì malgrado diversi tentativi di inoculare “il trojan”. A quel punto, sarebbero stati creati falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”.

Tra gli indagati anche il collaboratore dell’imprenditore, Marco Talarico. Secondo le indagini, le ricerche di informazioni di Del Vecchio jr, richieste al gruppo di Equalize attraverso i suoi collaboratori, si sarebbero inserite nella contesa in corso sull’eredità di famiglia. Nel procedimento milanese una nomina come persona offesa è stata depositata nei giorni scorsi da Claudio Del Vecchio.

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