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Goggia torna regina anche in SuperG, show a St.Moritz

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Alla prima occasione, Sofia Goggia ha dimostrato a tutte le rivali del circo bianco di essere ancora il punto di riferimento nella velocità. Con una gara batticuore alla sua maniera, tirando il massimo dove le altre erano più prudenti, si è imposta nettamente nel superG di coppa del mondo a St.Moritz, esordio stagionale per le prove veloci, chiudendo con quasi un secondo di vantaggio sulla seconda classificata. Se l’ultima sua vittoria nella specialità risaliva a due anni fa, con questo successo tocca quota 23 in carriera in cdm, esattamente come Federica Brignone, oggi quinta, che l’aveva superata con la doppia affermazione in gigante a Mont Tremblant.

La competizione tra le due – più o meno enfatizzata dai media – sta dando comunque buoni frutti. L’azzurra ha vinto con il tempo di 1’16”63 e sul podio con lei sono salite l’austriaca Cornelia Huetter (1’17”58) ed una annichilita svizzera Lara Gut-Behrami (1.17.65), dunque indietro di oltre un secondo. “Il tanto lavoro fatto in gigante con le buone gare disputate stanno pagando. In realtà in questo superG non pensavo di andare tanto bene ed in alcuni passaggi mi pareva di inclinarmi un po’ troppo e di andare un po’ lunga. Ma evidentemente ho fatto correre bene gli sci”, ha detto soddisfatta l’azzurra che ora ha come obiettivo in questa stagione non solo una nuova coppa di discesa ma pure quella di superG.

Quanto alla rivalità con Brignone, ha dichiarato: “Ben venga, tiene vivo l’interesse sullo sci e in Italia ne abbiamo bisogno, ma noi siamo diverse: lei più tecnica, io più velocista”. Come da previsioni su una pista sempre molto amata, l’Italia ha fatto nel complesso una grande gara. Sotto una leggera nevicata e con visibilità non perfetta anche perchè la ‘Corviglia’ ha grandi dossi e belle curve ma in campo aperto, solo prati innevati e senza alberi sopra i 2.000 metri di quota, Brignone ha chiuso quinta (1’17”84) subito alle spalle dell’americana Mikaela Shiffrin e già questo dice moltissimo. Per un errore di linea su un salto a ridosso del traguardo, Brignone ha perso infatti una sicura piazza d’onore visto che il crono le stava dando abbondantemente ragione rispetto a Huetter e Gut-Behrami.

“Sono furiosa con me stessa perche senza quell’errore il secondo posto o almeno il podio potevo sicuramente agguantarlo. Ma sono comunque contenta di come ho gareggiato. Avanti cosi’ nelle prossime gare”, ha detto. Poi c’è’ stata Marta Bassino, settima, una buona prestazione per la campionessa del mondo in carica. Momenti di spavento per l’attesa Elena Curtoni, protagonista senza danni di una spettacolare caduta ad alta velocità, avvenuta appena dopo la discesa di Goggia. L’azzurra, superato qualche momento di stordimento, si è rialzata ed è arrivata al traguardo dopo aver recuperato uno sci che era volato via. Per l’Italia c’è’ stato oggi anche il 16/o posto di Laura Pirovano. Domani, sempre a St.Moritz, c’è in programma una discesa libera e domenica ancora un superG con previsioni che danno un meteo in miglioramento e soprattutto con Goggia, Brignone e tutte le ragazze jet azzurre che gia’ scalpitano. Gli uomini invece saranno in Francia, in Val d’Isere: domani una gara di gigante e domenica uno speciale .

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Paolini batte Sramkova, l’Italia vince la Billie Jean King Cup di tennis femminile

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L’Italia ha vinto l’edizione 2024 della Billie Jean King Cup di tennis femminile. Nella finale a Malaga le azzurre hanno battuto 2-0 la Slovacchia grazie alle vittorie di Lucia Bronzetti e di Jasmine Paolini che nel secondo incontro ha superato 6-2 6-1 Rebecca Sramkova. Per l’Italia, capitanata da Tathiana Garbin, è il quinto successo nella manifestazione.

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Calcio: Neres, col Napoli spero di raggiungere molti traguardi

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“Per me essere un calciatore significa cercare sempre di migliorare rispetto al giorno prima e dare sempre il 100%. Non ho un sogno in particolare, ma cerco sempre di migliorarmi e cercherò sempre di dare il 100% in campo, ma anche fuori. Spero che riusciremo a raggiungere molti traguardi importanti sia quest’anno che nelle prossime stagioni”. Lo ha detto David Neres, esterno del Napoli, in un’intervista al sito del club azzurro.

Il 27enne brasiliano è arrivato in estate al Napoli dal Benfica per 30 milioni di euro ed è diventato uno dei protagonisti dell’avvio di stagione della squadra di Conte, proponendosi come vice di Kvaratskhelia o anche di Politano, segnando un gol finora contro il Como al Maradona: “La prima volta che ho fatto gol con il Napoli non ho neppure sentito il mio nome dagli altoparlanti e dai tifosi, perché ero molto emozionato. Ma quando ho capito che stavano gridando il mio nome è stata una sensazione davvero bella. Allo stadio c’erano mia moglie e mia figlia, è stato bello”. Neres, brasiliano nato a San Paolo, ricorda la sua crescita: “Ho avuto un’infanzia felice – ha ricordato – mi piaceva giocare con gli amici all’aria aperta, correvo molto e giocavo sempre a calcio. I vari Ronaldinho, Messi e Neymar sono diventati i miei idoli calcistici. Nel 2002 il Brasile ha conquistato il Mondiale. Non ricordo tutto alla perfezione, ma ricordo la finale e il gol su punizione di Ronaldinho contro l’Inghilterra. Ricordo anche il 2005, quando il San Paolo vinse il Mondiale per Club. Anche quello è stato un grande momento per me”.

Neres ha cominciato proprio nelle giovanili del San Paolo, prima di sbarcare in Europa all’Ajax e poi al Benfica prima del Napoli, dove è fiducioso di poter prendere spazio in squadra, in un gruppo molto unito. Neres oggi si è allenato a Castel Volturno nel gruppo di Conte che si sta ricomponendo velocemente in vista della sfida di domenica contro la Roma al Maradona. In campo anche Lukaku che è in buone condizioni e sarà in campo, come anche McTominay, tornato a Napoli dopo essere uscito per infortunio nel match della nazionale scozzese contro la Polonia, ma che ora non ha alcun problema fisico ed è a disposizione del tecnico azzurro che ha avuto presto a disposizione anche Rahmani. Conte aspetta infine il ritorno di Olivera, che ieri ha pareggiato 1-1 contro il Brasile nelle qualificazioni ai Mondiali con la sua nazionale dell’Uruguay.

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Nadal: viaggio straordinario, ricordatemi per la persona che sono

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“Sono stato molto fortunato, i titoli, i trofei, sono lì. Ma vorrei essere ricordato per la persona che sono stato perché la vita mi ha dato l’occasione di fare un viaggio straordinario. Ma vorrei essere ricordato come una brava persona che ha ottenuto molto di più di quanto aveva sognato”. Lo ha detto Nadal lasciando il Palacio de Deportes José María Martín Carpena, dopo aver ricevuto ieri sera l’applauso lunghissimo, la commozione di Carlos Moya, del presidente dell’ITF, di tutti i tifosi. Si chiude così la carriera del tennista iberico, celebrato a Malaga dopo la sconfitta della Spagna contro l’Olanda che segna anche la conclusione della sua straordinaria carriera. Ma non sono i successi a renderlo maggiormente fiero.

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