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Cronache

Gli cade addosso un contenitore, morto bimbo di 4 anni

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Una tragedia immensa ha scosso il piccolo comune di Acquasanta Terme in provincia di Ascoli Piceno, nel giorno già triste per il ricordo del terremoto di otto anni fa, che seminò morte e distruzione. Davide Marcozzi, un bimbo di soli quattro anni, ha perso la vita in un incidente domestico, schiacciato sul torace da un contenitore cadutogli addosso accidentalmente mentre si trovava con il padre nel garage della loro casa a Ficciano, una frazione della cittadina termale posizionata tra i Monti della Laga e i Sibillini. È bastato un attimo perché, intorno alle 10 si consumasse l’incidente che ha spezzato la giovane vita di Davide che coi giovani genitori viveva ad Acquasanta Terme da un paio d’anni.

Il padre è un operaio, impiegato in una ditta della zona, mentre la madre lavora in un ristorante. Il dramma si è consumato mentre padre e figlio erano nel garage, utilizzato come rimessa per attrezzi. Il piccolo, secondo la ricostruzione dei carabinieri di Acquasanta Terme, coordinati dal sostituto procuratore di Ascoli Piceno Gabriele Quaranta, aveva cercato di prendere un contenitore di metallo posizionato su uno scaffale che, improvvisamente, gli è caduto addosso: un fusto metallico reso ulteriormente pesante dal contenuto di oggetti in ferro.

Nonostante il papà fosse a pochi metri di distanza, non è riuscito a intervenire perché l’incidente si è verificato troppo rapidamente. Il genitore si è reso conto subito della gravità della situazione e ha chiamato i soccorsi con il numero per le emergenze. Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118 della Potes di Acquasanta e un’ambulanza medicalizzata partita dall’ospedale di Ascoli “Mazzoni. Allertato anche l’elisoccorso per un eventuale trasferimento all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona. I soccorritori hanno tentato in ogni modo di rianimare Davide per quasi due ore con le procedure previste in casi di schiacciamento del torace. Purtroppo il piccolo non ce l’ha fatta e i sanitari hanno dovuto dichiararne il decesso.

Il pm Quaranta si è recato sul posto per accertare la dinamica dei fatti. Con lui, i carabinieri di Acquasanta che hanno ascoltato i presenti. La dinamica però era chiara, un tragico incidente domestico, e non sono state disposte altre indagini scientifiche oltre alla ricognizione cadaverica che verrà eseguita presso l’obitorio dell’ospedale Mazzoni dove la salma è stata trasferita. Il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni, ha annunciato che verrà proclamato il lutto cittadino in occasione del funerale del piccolo Davide Marcozzi. “Il 24 agosto è una giornata di grande dolore nel ricordo del terremoto di 8 anni fa; mai – ha commentato – avrei immaginato di doverlo ricordare anche per questa terribile tragedia che colpisce tutta la nostra comunità”.

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Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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Cronache

Dati rubati: oggi a Milano l’interrogatorio di Del Vecchio jr

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E’ stato fissato per oggi pomeriggio un interrogatorio, davanti ai pm, di Leonardo Maria Del Vecchio (foto Imagoeconomica in evidenza) – 29 anni e uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022 – indagato nell’inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali per concorso in accessi abusivi a sistema informatico. L’interrogatorio, da quanto si è saputo, è stato richiesto dallo stesso Del Vecchio per difendersi dalle accuse e chiarire. L’audizione si terrà, da quanto si è appreso, non al Palazzo di Giustizia milanese ma in un altro luogo, una caserma degli investigatori.

“Dalle imputazioni preliminari e dall’esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti”, aveva già spiegato l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, che aveva parlato della “infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico”.

Stando agli atti dell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, del pm della Dda Francesco De Tommasi e del collega della Dna Antonello Ardituro, Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere di Equalize e che avrebbe creato dossier con dati riservati prelevati in modo illecito, avrebbe realizzato anche un falso “atto informatico pubblico” per “offuscare l’immagine di Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo”.

Calamucci avrebbe creato, in particolare, un finto “rapporto” della Polizia di New York con cui “si dava atto” falsamente “di un controllo eseguito in quella città” nei confronti del fratello di Leonardo. Nel falso report, redatto all’apparenza nel 2018, si segnalava che era “in compagnia” di una persona “registrata” per “crimini sessuali” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il gruppo di hacker, poi, avrebbe dovuto inserire nell’estate 2023, secondo l’accusa per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, un “captatore informatico” sul cellulare della fidanzata e modella Jessica Serfaty, ma non ci riuscì malgrado diversi tentativi di inoculare “il trojan”. A quel punto, sarebbero stati creati falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”.

Tra gli indagati anche il collaboratore dell’imprenditore, Marco Talarico. Secondo le indagini, le ricerche di informazioni di Del Vecchio jr, richieste al gruppo di Equalize attraverso i suoi collaboratori, si sarebbero inserite nella contesa in corso sull’eredità di famiglia. Nel procedimento milanese una nomina come persona offesa è stata depositata nei giorni scorsi da Claudio Del Vecchio.

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