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Cronache

Giuseppe Marotta è il nuovo Presidente dell’Inter

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Il club nerazzurro ha ufficializzato la nomina di Giuseppe Marotta come nuovo presidente dell’Inter. In una nota, la società ha dichiarato: “F.C. Internazionale Milano S.p.A. annuncia oggi la proposta nomina di Giuseppe Marotta a nuovo Presidente”. Questo annuncio segue il recente cambio di proprietà del club. Il 22 maggio 2024, i fondi gestiti da Oaktree Capital Management hanno acquisito la proprietà dell’Inter a seguito del mancato rimborso del prestito triennale concesso da Oaktree alle holding dell’Inter.

Ecco tutti i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione

In vista dell’assemblea degli azionisti, l’Inter ha annunciato l’ingresso di sei nuovi membri nel Consiglio di Amministrazione, tutti in quota Oaktree. Insieme ai confermati Marotta e Antonello, e agli indipendenti Marchetti e Carassai, entreranno nel CdA:

  • Alejandro Cano (Managing Director e Co-Head Europe per la strategia Global Opportunities di Oaktree)
  • Katherine Ralph (Managing Director per la strategia Global Opportunities di Oaktree)
  • Renato Meduri (Senior Vice President per la strategia Global Opportunities di Oaktree)
  • Carlo Ligori (Associate per la strategia Global Opportunities di Oaktree)
  • Delphine Nannan (Senior Vice President per l’ufficio di Oaktree in Lussemburgo)
  • Fausto Zanetton (AD di Tifosy Capital & Advisory)

Il club ha sottolineato come il nuovo Consiglio riunisca competenze provenienti dall’Italia e dall’Europa, e come i nuovi membri forniranno esperienza e competenze essenziali per realizzare gli obiettivi a lungo termine della società, garantendo prosperità, crescita e successo per l’Inter.

Le parole di Giuseppe Marotta

Durante l’Assemblea dei soci, il neo presidente Marotta ha espresso gratitudine verso Oaktree per la fiducia riposta in lui: “Desidero ringraziare Oaktree per la decisione di nominarmi alla Presidenza dell’Inter. Sono onorato della fiducia che hanno riposto in me”. Marotta ha elogiato la nuova proprietà per la loro presenza e disponibilità al dialogo fin dal primo giorno dell’annuncio. Ha riconosciuto l’impegno di Oaktree per lo sviluppo della società, sottolineando la loro consapevolezza circa l’eredità storica, la tradizione e i valori dell’Inter.

Marotta ha ribadito l’importanza della sostenibilità finanziaria come chiave per il successo futuro del club, affermando che non esiste vittoria senza solidità finanziaria e senza un equilibrio nel medio termine per i conti dell’Inter. Ha riconosciuto la sfida che attende l’attuale gestione, ma ha espresso fiducia nella capacità di eccellere e mantenere il ruolo di leadership conquistato in Italia e ambito anche in Europa.

Impegno e dedizione

Marotta ha poi rivolto un pensiero al personale del club: “Ogni giorno dal dicembre 2018 ad oggi ho potuto constatare la dedizione, la professionalità e l’abnegazione delle donne e degli uomini che lavorano nel Club. Credo che in un’occasione così importante sia giusto menzionarli perché tutti noi sappiamo che nulla sarebbe possibile se nell’ombra non avessimo una squadra di persone che dedica il proprio tempo a costo di grandi sacrifici personali”.

Ha concluso il suo discorso con un riferimento personale alla sua lunga carriera nel calcio e alla grande emozione di diventare presidente dell’Inter: “Diventare Presidente di un club prestigioso come l’Inter genera una forte emozione che un ragazzino che a 17 anni entrava nello spogliatoio del Varese non avrebbe mai potuto immaginare. Quell’emozione, unita all’esperienza di quasi 50 anni di calcio, è a disposizione di questa comunità”.

L’Inter, con il suo nuovo presidente e il rinnovato CdA, guarda al futuro con l’obiettivo di continuare a crescere e raggiungere nuovi successi, sia sul campo che fuori.

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Cronache

Strage in famiglia: 17enne rivede i nonni in carcere

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A distanza di poco più di due settimane dalla strage di Paderno Dugnano, nel Milanese, avvenuta nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre, il 17enne, che ha ucciso a coltellate padre, madre e fratello di 12 anni, oggi ha incontrato nel carcere minorile Beccaria i nonni. Nonni che da giorni avevano chiesto di vederlo perché, comunque, malgrado ciò che è successo e che resta senza una vera spiegazione, hanno deciso di non abbandonare il nipote e di “sostenerlo”. Cinque giorni fa il Tribunale per i minorenni di Milano aveva autorizzato, su richiesta della difesa, il colloquio, dopo che sia il 17enne che i nonni, così come gli altri familiari, avevano manifestato la loro disponibilità. I nonni, ma allo stesso modo gli zii del ragazzo, hanno più volte ripetuto, infatti, che vogliono rimanergli vicino e vogliono aiutarlo nel suo percorso giudiziario. E oggi si è trattato ovviamente, da quanto si è saputo, di un incontro toccante, fatto di lacrime, parole e silenzi.

“Volevo proprio cancellare tutta la mia vita di prima”, aveva messo a verbale, interrogato, il ragazzo parlando di un suo “malessere” che durava da tempo, ma che si era acuito in estate, e dicendo di sentirsi “estraneo” rispetto al mondo. E aveva spiegato, però, che non ce l’aveva con la sua famiglia nello specifico e non aveva, dunque, fornito un movente preciso per la strage. La difesa, con legale Amedeo Rizza, intanto, punta su una consulenza psichiatrica affidata ad un esperto per una successiva richiesta di perizia, affinché venga accertato se al momento dei fatti il giovane avesse o meno un vizio di mente. Per la difesa, inoltre, non può reggere nel procedimento l’aggravante della premeditazione, contestata, invece, dalla procuratrice facente funzione per i minori di Milano, Sabrina Ditaranto, e dalla pm Elisa Salatino nell’accusa di triplice omicidio. Aggravante riconosciuta dalla gip Laura Pietrasanta nella misura cautelare.

Il ragazzo, dopo l’incontro con i nonni di oggi, è stato poi trasferito, da quanto si è saputo, dal carcere minorile Beccaria di Milano a quello di Firenze.

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Cronache

Maltempo: temporali e forti venti, allerta gialla in 10 regioni

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Una vasta perturbazione, attualmente centrata sull’area balcanica, determinerà un graduale inasprimento delle condizioni di maltempo sull’Italia, con precipitazioni sparse sul territorio, specie settori adriatici, più diffuse e persistenti su Emilia-Romagna e Marche. Inoltre, la formazione di un’aera di bassa pressione sul basso Tirreno genererà una intensificazione dei venti nord-orientali sui settori adriatici centro-settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna e Marche, dalla mattinata, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo e Molise, specie settori costieri, e su Campania, Puglia e Basilicata. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, dal primo mattino di domani, venti da forti a burrasca nord-orientali, su Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, specie su settori costieri e appenninici, con mareggiate sulle coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani allerta gialla su parte di Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, sugli interi territori di Molise, Basilicata e Puglia, su parte di Campania e Sardegna.

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Auto contro scooter, omicidio volontario dopo una lite

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Un incontro, questa volta casuale. Gli animi che si scaldano, ancora, per quella relazione sentimentale con sua sorella che proprio non gli andava giù. Il finestrino della sua auto frantumato con un martelletto, la rabbia che monta e l’inseguimento dello scooter a bordo del quale viaggiavano i due rivali. Infine la tragedia provocata da una collisione, a quanto pare voluta, che trasforma un diciannovenne nell’assassino di un ventenne. E’ il drammatico epilogo di una lite che andava avanti da qualche mese, caratterizzata anche da altri episodi su cui adesso si sta cercando di fare luce, la morte di Corrado Finale, speronato mentre era in fuga su uno scooter con un altro giovane che, per fortuna, è rimasto solo ferito. Contrariamente a quanto si era pensato in un primo momento non si è trattato di un incidente, uno dei tanti che funestano i weekend, ma di un atto voluto, deliberato, finalizzato a punire quei giovani suoi rivali.

E così ha trasformato la Fiat 500 in un ariete, facendo carambolare a terra i ragazzi che prima finiscono con lo scooter contro un palo e poi su una fioriera. Le condizioni di Corrado, disarcionato dal Beverly, sono sembrate subito molto gravi. E, purtroppo, il suo decesso è sopraggiunto poco dopo, per le gravi ferite riportate. Sarà l’esame autoptico disposto dalla Procura di Napoli Nord, a fornire l’esatta causa della morte. L’altro centauro, il ragazzino protagonista dell’osteggiata liaison amorosa, invece se l’è cavata: la sua prognosi è di 30 giorni, ma è vivo. E’ stato proprio lui a raccontare ai carabinieri la dinamica dell’accaduto (peraltro confermata dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite dagli investigatori), insieme con il movente: una relazione sentimentale contrastata con la sorella del 19enne fermato il quale, dopo l’incidente, si è allontanato senza prestare soccorso alcuno.

Solo successivamente si è consegnato in caserma accompagnato dall’avvocato. Ieri, l’investitore, che viaggiava su una Fiat 500, al termine dell’interrogatorio è stato sottoposto a fermo, non per omicidio stradale, come sembrava logico in un primo momento, ma per i ben più gravi reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Nell’auto c’era anche la sorella la quale ha confermato la lite che da mesi andava avanti tra il fratello e il fidanzatino. In caserma, davanti al pm, sono stati convocati e ascoltati anche alcuni parenti del sopravvissuto. Uno ha fatto riferimento a un grave episodio risalente a qualche settimana fa, quando è stata lanciata una bottiglia incendiaria contro il portone della sua abitazione. Un episodio inquietante ma non denunciato. Secondo questa persona sarebbe stato proprio quel giovane fermato l’autore del gesto intimidatorio, ma lui, che ha reso dichiarazioni parzialmente confessorie, ha smentito di avere compiuto quell’attentato. Sequestrati per le perizie la vettura, il parafango bianco di una Fiat 500 trovato su via del Mare, teatro dell’incidente, e lo scooter sul quale viaggiava la vittima.

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