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Cronache

Giuramento d’amore per Napoli dinanzi al mare e al Vesuvio, chi ama Partenope la rispetta

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Sarà il primo giuramento popolare d’amore a Napoli. A lanciare l’evento i ragazzi di Sii Turista Della Tua Città, che il prossimo 21 dicembre, insieme a tanti altri cittadini napoletani, si ritroveranno nei pressi del Castel dell’Ovo, dinanzi al mare, per giurare a Napoli amore eterno, proprio su quell’isolotto di Megaride che vide sorgere il primo nucleo della città.

E anche la data scelta non è casuale: il 21 dicembre del 475 a.C. è la data simbolica della fondazione di Neapolis.

“Questo evento nasce dalla volontà di condividere un’idea romantica e molto semplice, non si tratta di una campagna di comunicazione, è solo un messaggio d’amore. Alcuni anni fa, mentre mi trovavo vicino al mare, a Posillipo – racconta Luca De Martino, presidente dell’associazione Sii Turista Della Tua Città – lessi su un muro una scritta: ‘Giurai dinanzi al mare, son servo di questa terra, Partenope me l’ha donata e morirò per difenderla’. Mi misi a ripetere quelle parole. A Napoli ho giurato amore incondizionato e quella scelta ha dato un senso alla mia vita”.

Sii Turista Della Tua Città. Luca De Martino e altri innamorati di Partenope che ogni giorno dimostrano coi fatti il loro amore

Il prossimo 21 dicembre Luca ripeterà ancora una volta quelle parole d’amore, ma ci tiene a precisare che “il giuramento è per ognuno di noi un momento intimo e personale: non vogliamo vincolare le persone ad un messaggio precostituito”. Ciascuno pronuncerà le parole che gli verranno dal cuore. 

L’appuntamento è fissato allora per sabato 21 dicembre alle 15:30, di fronte al Castel dell’Ovo, per il giuramento d’amore alla città. Più tardi, intorno alle 16:30, è previsto il taglio di una torta e poi un piccolo spettacolo pirotecnico, per festeggiare simbolicamente il “compleanno” della città dalla storia plurimillenaria.

Storia e mito si confondono nel tracciare le origini della città. La storia ci racconta che proprio nei pressi di Megaride, sul Monte Echia, (l’attuale collina di Pizzofalcone), i cumani fondarono il primo nucleo abitato che chiamarono Partenope, o Palepoli (città vecchia). Alcuni secoli dopo arrivarono a spingersi più nell’interno per farvi sorgere la città nuova, Neapolis. Secondo il mito, la sirena Partenope, affranta per non esser riuscita a sedurre Ulisse con il suo canto ammaliante, si suicidò e il suo corpo alla deriva si incagliò negli scogli dell’isolotto di Megaride. Dalle sue ceneri nacque la città di Partenope.

I napoletani che parteciperanno all’evento invece, sono tutti quelli sedotti dalla sirena Partenope, incapaci di sottrarsi al fascino di una città speciale dalle ataviche contraddizioni, cui sono ineluttabilmente legati, nel bene e nel male, in maniera viscerale. Poi ci sono quelli che sono andati via per cercare fortuna altrove, ma non per questo hanno reciso quel legame così intenso e profondo.

“Ci hanno scritto anche tanti napoletani emigrati all’estero – spiega Luca – che hanno apprezzato la nostra iniziativa, ma non potendo essere lì con noi fisicamente, ci hanno chiesto di poter fare una diretta oppure dei video. Un modo per partecipare e fare il giuramento dalla Germania, dall’Inghilterra, dalla Spagna e da ogni angolo del mondo”. Perché Napoli è in tutto il mondo, e tutto il mondo è qua. Da oltre duemila anni.

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Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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