Collegati con noi

Cronache

Giugliano, arrestati un consigliere comunale e un dirigente per concussione

Pubblicato

del

La Guardia di Finanza di Napoli, gruppo di Giugliano in Campania, ha arrestato il consigliere comunale P.L.  e il dirigente dell’ufficio Politiche sociali, Cultura e Sport del comune, G.D.R.. I due funzionari sono ora agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione, in base a un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Napoli Nord.

Le accuse

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due indagati avrebbero minacciato il titolare della società che gestisce il centro sportivo Antares a Giugliano in Campania dal 2018. Il complesso comprende campi da tennis, padel, calcetto e servizi di ristorazione. Le minacce, descritte come “reiterate”, consistevano nella richiesta di somme di denaro in cambio della rimozione di presunte irregolarità del centro sportivo. I due avrebbero anche minacciato di revocare la concessione dell’impianto sportivo.

Estorsione e arresti

Le richieste di denaro erano iniziate con una somma di 30mila euro, ma i due arrestati avrebbero costretto il titolare del centro sportivo a versare una cifra ridotta, pari a 15mila euro. Il 4 settembre scorso, un avvocato che fungeva da intermediario tra i due funzionari e il titolare del centro sportivo, era stato arrestato in flagranza di reato mentre riceveva il denaro presso il suo studio legale. Tuttavia, dopo il ricorso al Tribunale del Riesame, l’avvocato era stato rilasciato.

Le indagini e la denuncia del titolare del centro sportivo

L’indagine è stata condotta dalla Procura di Napoli Nord, guidata da Maria Antonietta Troncone, e dall’aggiunto Patrizia Dongiacomo. Il titolare del centro sportivo Antares aveva deciso di denunciare quanto stava accadendo alla Guardia di Finanza il 30 luglio scorso. Le indagini sono scaturite da un controllo effettuato dai vigili urbani presso il centro sportivo, che aveva rivelato irregolarità nella costruzione dei campi da padel e nell’assegnazione di lavori in subappalto.

L’intermediario e la richiesta di denaro

Il titolare del centro sportivo aveva inizialmente cercato di regolarizzare le anomalie senza ottenere risposte dai funzionari comunali. Successivamente, aveva richiesto la consulenza di un avvocato di fiducia, che poco dopo aveva informato il suo cliente della richiesta di 30mila euro da parte dei due amministratori comunali. In cambio del pagamento, la situazione sarebbe stata “sanata”, ma in caso di mancato pagamento, la concessione sarebbe stata revocata.

Advertisement

Cronache

Cosenza: costringono madre e figlia minorenne a prostituirsi, due arresti

Pubblicato

del

I carabinieri della compagnia di Cosenza hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo e una donna per gravi indizi in ordine ai delitti, ipotizzati nei loro confronti in concorso, di induzione e sfruttamento della prostituzione, anche minorile, in danno di due donne, madre e figlia, quest’ultima minorenne.

Per l’uomo di Cosenza, cui è stato contestato anche il delitto di violenza sessuale in danno della minore, è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre alla donna che conviveva con lui, e lo aiutava fornendo alle vittime abiti e indicando loro i comportamenti da assumere in occasione degli incontri con i clienti, è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Le indagini, che si sono articolate nell’acquisizione delle denunce delle vittime presso la stazione dei carabinieri di Castrolibero (CS) e di elementi a riscontro (ovvero il sequestro di una pistola scacciacani utilizzata per costringere le due donne alla prostituzione e alla corresponsione degli introiti), hanno consentito di delineare la gravità indiziaria circa la sussistenza di un’attività di induzione e sfruttamento della prostituzione, nonché del reato di violenza sessuale.

Continua a leggere

Cronache

Insulti razzisti in partita di calcio, due Daspo

Pubblicato

del

Due persone, di 65 e 79 anni, hanno ricevuto dal Questore di Padova, Marco Odirisio, notifica di Daspo per 5 anni in seguito agli insulti razzisti nei confronti di un assistente di gara in occasione della partita del Campionato Dilettanti di Promozione – girone C, tra il Nuovo Monselice e Torre del 29 settembre scorso. Nell’occasione la partita venne sospesa dopo che i due tifosi, di Monselice e di Ferrara, avevano augurato all’assistente di gara dell’arbitro di tornare nel proprio paese e di morire. Gli agenti della Digos e della Divisione Polizia Anticrimine hanno accertato che, presso lo stadio comunale di Monselice, a partire dal ventesimo minuto del secondo tempo alcuni spettatori del settore della tifoseria locale, avevano più volte indirizzato offese e insulti razzisti al guardalinee, un 30enne ivoriano proveniente dalla provincia di Treviso i quale aveva poi denunciato il fatto.

Sulla base delle testimonianze e anche dal resoconto arbitrale è emerso che i due tifosi, già noti per simili episodi, hanno ininterrottamente offeso l’assistente anche dopo la fine della gara e insultandolo anche quando stava lasciando lo stadio con la propria auto. La gravità della situazione aveva, pertanto, indotto l’arbitro a sospendere definitivamente l’incontro di calcio. I due destinatari dei provvedimenti sono anche stati segnalati per il reato di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, aggravati dall’aver agito in un luogo dove si stava svolgendo una manifestazione sportiva. Il questore aveva preso un analogo provvedimento quando a Camin (Padova) il 3 dicembre, una 16enne, arbitro di basket, fu bersaglio dei supporters della squadra ospite di insulti sessisti oltre a frasi ingiuriose oltre ad augurarle di fare “la fine di quella di Vigonovo!”, con chiaro riferimento alla morte di Giulia Cecchettin avvenuta pochi giorni prima. All’autore fu notificato un Daspo per 5 anni da tutte le manifestazioni.

Continua a leggere

Cronache

Tragico incidente sulla Palermo-Sciacca: tre vittime e tre bambini feriti gravemente

Pubblicato

del

Un drammatico incidente stradale si è verificato oggi lungo la statale Palermo-Sciacca, lasciando un tragico bilancio di tre persone decedute e tre bambini gravemente feriti. L’impatto, avvenuto in circostanze ancora da chiarire, ha coinvolto più veicoli e ha richiesto l’intervento immediato dei soccorsi.

I soccorsi e l’intervento dei vigili del fuoco

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118, i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno lavorato per estrarre le vittime dalle lamiere contorte dei veicoli coinvolti. L’operazione di soccorso si è rivelata estremamente complessa a causa delle gravi condizioni in cui versavano i mezzi.

Tre bambini in codice rosso trasportati in ospedale

I tre bambini feriti, trasportati in codice rosso presso l’ospedale, sono attualmente sotto osservazione dei medici. Le loro condizioni sono giudicate critiche, e i sanitari stanno facendo il possibile per garantire loro le cure necessarie.

Statale chiusa al traffico

La strada statale Palermo-Sciacca è stata temporaneamente chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso e mettere in sicurezza l’area. Le autorità stanno lavorando per ricostruire la dinamica dell’incidente e capire cosa abbia causato questa tragica fatalità.

Indagini in corso per accertare le cause dell’incidente

Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto per chiarire le responsabilità e comprendere cosa abbia provocato l’incidente. La zona rimarrà presidiata per garantire il corretto svolgimento delle operazioni di recupero e messa in sicurezza.

(la foto in evidenza per illustrare l’articolo è frutto della creazione dell’IA) 

 

Per non perderti le ultimissime notizie di Juorno iscriviti al Canale Whatsapp cliccando qui 

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto