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Giro d’Italia, Primoz Roglic non si esalta ma ha quasi annullato il distacco da Valerio Conti

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La crono fra Riccione e San Marino non modifica la vetta, ma provoca i preventivati sconquassi nelle zone alte della classifica generale. Primoz Roglic ha quasi annullato il distacco da Valerio Conti, rimasto in rosa nonostante tutto, e lanciato un altro segnale molto preciso a chi ambisce alla conquista del 102/o Giro d’Italia di ciclismo. Lo si sapeva gia’, ma oggi e’ arrivata la conferma definitiva: chi vorra’ mettere le mani sulla maglia rosa a Verona, il giorno della festa della Repubblica, deve fare i conti con l’ex saltatore sugli sci. “Sono contento di avere disputato una buona cronometro, ho dato il massimo. Sono felice di essere qui, al Giro, mi sto godendo la corsa nonostante il maltempo – dice lo sloveno -. La pioggia non ha creato troppe differenze, ho scelto di non rischiare nella prima parte del percorso, perche’ c’erano tante curve e la strada era bagnata. Avevo studiato bene il tracciato, poi ho spinto a tutta in salita ed e’ arrivato il successo”. Roglic non vuole sentir parlare di Giro chiuso, o di ipoteche sulla corsa rosa.

 

“Mi trovo dove volevo in classifica – le parole dello sloveno -. Sono contento di avere questo vantaggio, ma la strada verso Verona e’ ancora molto molto lunga. Io vivo giorno dopo giorno, sulle montagne possono accadere tante cose. Nessuno e’ escluso dalla lotta per il primato”. “Come da programmi non ho preso troppi rischi. Le condizioni meteo erano incredibilmente pessime e ho disputato tutta la crono sotto un diluvio. Era perfino difficile vedere la strada – il commento di Valerio Conti, che si presenta al giorno di riposo in maglia rosa -. Ho spinto sulla salita, mantenendo alta la concentrazione e centrando il mio obiettivo: la difesa della maglia rosa. Avevo promesso ai miei compagni che avremmo trascorso il giorno di riposo con la maglia”. “Penso di avere disputato una buona prova, malgrado la pioggia: ho avuto un problema con la sella – che mi si e’ abbassata – dopo avere preso una buca. Quando ho visto Miguel Angel Lopez davanti a me ho capito che stavo facendo un buon tempo – aggiunge Vincenzo Nibali, autore di una prova straordinaria -. E’ stato positivo guadagnare qualcosa su Yates. Perdere da Roglic ci sta, lui e’ uno specialista. Non era facile oggi, pioveva e l’asfalto era viscido. A giorni entreremo nel vivo della corsa con le tappe che contano, domani potremo goderci il giorno di riposo”.

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Coppa Davis: Italia in finale per la seconda volta consecutiva

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In doppio o in singolare, Matteo Berrettini e Jannik Sinner non tradiscono. Dopo aver eliminato in coppia la ostica Argentina, il romano e l’altoatesino, cosi’ diversi e cosi’ simili, prendono per mano l’Italtennis per regalarle la seconda finale consecutiva. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Jose’ Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno.

Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti e’ stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di una partita mai in bilico. “Iniziare avanti 1-0 e’ diverso, grazie Matteo (Berrettini, ndr) e a tutti gli italiani qui – ha detto a caldo il fuoriclasse di San Candido – E’ bello tornare in finale. la Davis mi da’ una delle sensazioni migliori di sempre, e’ stato un match difficile oggi, sono felice di come sia andata”.

“Qui e’ come giocare in Italia – ha ammesso Berrettini – Adoro giocare in Davis, mi piace qeusta atmosfera, spero di giocare ancora di piu’ in nazionale nei prossimi anni”. “Matteo e Jannik hanno espresso un livello di tennis incredibile, ma abbiamo ancora uno step da fare”, ha sottolineato il capitano Filippo Volandri proiettandosi verso la finale di domani contro l’Olanda (ore 16).

Olanda che domani, contro i campioni uscenti, vivra’ la sua prima finale in Davis della sua storia. Fa bene Sinner ad avvertire che nel tennis non esiste nulla di scontato: dopo aver eliminato la Germania, gli Oranje di Haarhuis daranno di certo tutto in campo: Tallon Griekspoor, n.40 Atp, Botic van de Zandshulp, 80, e il doppista Wesley Koolhof, alla sua ultima apparizione da professionista, non saranno clienti facili. L’Italia pero’ ha un Sinner in piu’ nel motore, un campione che sta tornando come Berrettini, un ottimo giocatore come Lorenzo Musetti e la coppia Bolelli-Vavassari pronta all’occorrenza.

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Coppa Davis, Sinner: è stata dura, magnifico tornare in finale

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“E’ stata dura ma con tanti tifosi italiani in tribuna e un’atmosfera così è piu’ facile far bene”: lo ha detto Jannik Sinner dopo il successo su Alex De Minaur che ha regalato all’Italia la seconda finale di Coppa Davis di fila. “Matteo ha lottato e portato il primo punto, io volevo chiudere ed è andata bene”, ha aggiunto, “è magnifico essere di nuovo in finale dopo un anno. Daremo il 100% con l’Olanda e vedremo come andra’”. “Grazie mille a tutti!”, ha aggiunto in italiano rivolgendosi al pubblico. Sinner si conferma bestia nera di De Minaur: il punteggio di 6-3, 6-4 e’ stato più combattuto del 6-3, 6-0 della finale di Davis di un anno fa e speculare al 6-3, 6-4 rifilato all’australiano alle Finals di Torino. L’altoatesino ha una striscia aperta di vittorie in singolare (13, complessivamente sono 72 nel 2024) e in Davis non perde da due anni ed e’ reduce da 8 successi di fila tra singolo e doppio.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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