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Cronache

Giornalista aggredito, 4 di Casapound ai domiciliari

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Lo hanno fatto una volta e potrebbero rifarlo. L’aggressione al giornalista Andrea Joly potrebbe ripetersi ai danni di qualsiasi altro. E’ per questo che i militanti di Casapound devono essere arrestati. Ecco il senso dell’ordinanza con cui, a più di un mese di distanza dal fatto, un gip del tribunale di Torino ha disposto i domiciliari per quattro indagati: le modalità dell’azione e il suo ‘futile movente’ sono lo specchio “dell’indole violenta, di un istinto criminale spiccato e, dunque, del pericolo di recidivanza specifica”. Joly, lo scorso 20 luglio, era stato circondato e picchiato perché stava riprendendo in video una festa nel tratto di strada su cui si affaccia l’Asso di Bastoni, il locale di riferimento degli attivisti dell’ultradestra subalpina.

“Sei dei nostri?”, gli avevano chiesto. Per poi passare alle vie di fatto senza dargli il tempo di qualificarsi. La giudice Odilia Meroni, per sostenere che misure meno afflittive degli arresti domiciliari sarebbero inadeguate, lo ha definito “un pestaggio educativo preventivo”. Ma non solo verso un giornalista del quotidiano La Stampa come Joly o, più in generale, verso la categoria dei professionisti dell’informazione. Verso chiunque. Tanto è vero che, come osserva la stessa gip, ai frequentatori dell’Asso di Bastoni, in quel momento impegnati a tirare fuochi d’artificio e a posare per una foto di gruppo, Joly “non poteva che apparire un mero privato cittadino incuriosito dai festeggiamenti”.

L’ordinanza, eseguita dalla polizia, ha raggiunto Euclide Rigato, 45 anni, tassista, torinese; Marco Berra, 35 anni, operaio, di Cuneo; Igor Bosonin, 46 anni, valdostano, ex candidato sindaco a Ivrea (Torino); Paolo Quintavalle, 33 anni, di Chivasso. Tutti individuati dalla Digos di Torino già nei giorni successivi. Un quinto indagato, Maurizio Galiano, 53 anni, ferroviere, torinese, non è stato toccato dalla misura e, anzi, sembra destinato a uscire di scena. Il fascicolo è aperto per violenza privata e lesioni personali (“modestissimo traumatismo di tipo contusivo-escoriativo giudicate guaribili in meno di una settimana”) e, almeno in questa fase, non contiene alcun riferimento all’attività politica di Casapound. Da Roma, il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, rinnova comunque la richiesta di sciogliere il sodalizio ai sensi della legge Scelba del 1952.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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