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Garcia non si arrende: il Napoli può riprendere tutti

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Un derby contro la Salernitana in cui il Napoli “deve proseguire nella strada positiva che lo ha visto, contro il Milan, saper tornare dallo 0-2 a quasi il 3-2 nella ripresa”. Rudi Garcia ha le idee chiare alla vigilia del match di domani e indica la strada: un Napoli di personalità e di gioco che il tecnico vuole vedere con continuità, per iniziare in campionato una rimonta possibile. A chi gli fa notare che la capolista Inter ha già 7 punti sugli azzurri, replica: “Siamo a un quarto del campionato, restano tre quarti ancora da giocare per tornare in alto in classifica e raggiungere tutte le squadre che sono davanti a noi”.

Passi da dover fare come pretendono i tifosi, ancora delusi, e anche il presidente De Laurentiis che parteciperà alla trasferta a Salerno dove sono attesi pochi napoletani allo stadio in un clima di scontro tra tifoserie che Garcia respinge con forza: “Pensavo si giocasse in un clima di rispetto reciproco, essendo città a 50 chilometri di distanza. Ora so che non è così ma in tempo di guerre vere non ha senso. Non deve diventare una guerra tra tifosi. Ne abbiamo di guerre vere abbastanza, ci vuole sostegno ma non odio”. I tifosi napoletani restano perplessi sui risultati e sul gioco messo in campo dal successore di Spalletti, ma Garcia è stato ben accolto quando due giorni fa è andato al murales di Maradona ai Quartieri Spagnoli: “Mi trovo – spiega Garcia – sempre meglio a Napoli.

Quando c’è stata un po’ di tempesta per la panchina ho sempre detto che in città trovo tanti tifosi che mi incoraggiano”. La squadra è ancora senza Osimhen, di ritorno a Napoli dalla Nigeria nel week-end, e ora deve puntare non a palle per il bomber ma a manovre offensive più corali. Domani si parte con il solito 4-3-3, con Raspadori al centro di Kvaratskhelia e Politano e il ritorno dal 1′ di Anguissa a centrocampo insieme a Zielinski e Lobotka, mentre in difesa Rrahmani è pronto a tornare al fianco di Ostigard.

Cambi pronti ma soprattutto la ricerca del gioco per 90′ anche puntando a cambiare schemi con un 4-2-3-1, con Raspadori alle spalle di Simeone: “lo abbiamo dimostrato non solo contro il Milan – spiega Garcia – che questo modulo è utile e sappiamo metterlo in campo. Ma in generale dobbiamo concedere meno gol, dobbiamo essere più concentrati sulla fase riaggressiva. I ragazzi sanno che dobbiamo essere in 11 a difendere e altrettanto pronti ad attaccare insieme”. In campo cerca spazio anche Lindstrom: “Per adesso togliere il posto a Kvaratskhelia e Matteo è complicato per i compagni. Chi entra, anche con poco tempo davanti, deve dimostrare di saper essere decisivo. Non vale solo per Lindstrom, ma per tutti coloro che subentrano”.

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Coppa Davis: Italia in finale per la seconda volta consecutiva

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In doppio o in singolare, Matteo Berrettini e Jannik Sinner non tradiscono. Dopo aver eliminato in coppia la ostica Argentina, il romano e l’altoatesino, cosi’ diversi e cosi’ simili, prendono per mano l’Italtennis per regalarle la seconda finale consecutiva. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Jose’ Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno.

Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti e’ stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di una partita mai in bilico. “Iniziare avanti 1-0 e’ diverso, grazie Matteo (Berrettini, ndr) e a tutti gli italiani qui – ha detto a caldo il fuoriclasse di San Candido – E’ bello tornare in finale. la Davis mi da’ una delle sensazioni migliori di sempre, e’ stato un match difficile oggi, sono felice di come sia andata”.

“Qui e’ come giocare in Italia – ha ammesso Berrettini – Adoro giocare in Davis, mi piace qeusta atmosfera, spero di giocare ancora di piu’ in nazionale nei prossimi anni”. “Matteo e Jannik hanno espresso un livello di tennis incredibile, ma abbiamo ancora uno step da fare”, ha sottolineato il capitano Filippo Volandri proiettandosi verso la finale di domani contro l’Olanda (ore 16).

Olanda che domani, contro i campioni uscenti, vivra’ la sua prima finale in Davis della sua storia. Fa bene Sinner ad avvertire che nel tennis non esiste nulla di scontato: dopo aver eliminato la Germania, gli Oranje di Haarhuis daranno di certo tutto in campo: Tallon Griekspoor, n.40 Atp, Botic van de Zandshulp, 80, e il doppista Wesley Koolhof, alla sua ultima apparizione da professionista, non saranno clienti facili. L’Italia pero’ ha un Sinner in piu’ nel motore, un campione che sta tornando come Berrettini, un ottimo giocatore come Lorenzo Musetti e la coppia Bolelli-Vavassari pronta all’occorrenza.

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Coppa Davis, Sinner: è stata dura, magnifico tornare in finale

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“E’ stata dura ma con tanti tifosi italiani in tribuna e un’atmosfera così è piu’ facile far bene”: lo ha detto Jannik Sinner dopo il successo su Alex De Minaur che ha regalato all’Italia la seconda finale di Coppa Davis di fila. “Matteo ha lottato e portato il primo punto, io volevo chiudere ed è andata bene”, ha aggiunto, “è magnifico essere di nuovo in finale dopo un anno. Daremo il 100% con l’Olanda e vedremo come andra’”. “Grazie mille a tutti!”, ha aggiunto in italiano rivolgendosi al pubblico. Sinner si conferma bestia nera di De Minaur: il punteggio di 6-3, 6-4 e’ stato più combattuto del 6-3, 6-0 della finale di Davis di un anno fa e speculare al 6-3, 6-4 rifilato all’australiano alle Finals di Torino. L’altoatesino ha una striscia aperta di vittorie in singolare (13, complessivamente sono 72 nel 2024) e in Davis non perde da due anni ed e’ reduce da 8 successi di fila tra singolo e doppio.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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