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Cronache

Funerali di Stato in Duomo, pronto l’ultimo saluto al Cav

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Milano si prepara a dare l’addio a Silvio Berlusconi con i funerali di Stato che si terranno domani alle 15 in Duomo e saranno celebrati dall’arcivescovo della città Mario Delpini. Sono imponenti le misure di sicurezza che saranno messe in campo per l’occasione visto che in città arriveranno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, almeno 32 esponenti del governo con un volo di Stato da Linate, oltre a capi di Stato e di governo stranieri, tra cui quello ungherese Viktor Orban. Inoltre in piazza Duomo, che sarà transennata dalle 10 di domani mattina e presidiata dalle forze dell’ordine come tutta l’area, sono attesi migliaia di cittadini che potranno assistere alle esequie del Cavaliere da due maxi schermi che sono stati montati per l’occasione. Per la gestione della piazza il Comune di Milano ha proposto il modello che si utilizza per i grandi eventi, come i concerti, con varchi di ingresso per i controlli, accesso libero ma, in questo caso, contingentato fino ad un massimo di circa 10mila persone.

Da Mattarella a Orban,i leader al funerale

Ci saranno poi percorsi di sicurezza per eventuali soccorsi visto che domani è prevista una giornata di sole con picchi di 27 gradi. Nel Duomo di Milano invece potranno sedere circa 2mila ospiti. Gli ingressi nella cattedrale sono infatti selezionatissimi: la famiglia siederà nel lato destro mentre le autorità nella parte sinistra. Sono attesi ai funerali molti esponenti politici, gli ex premier Mario Monti, Mario Draghi, Matteo Renzi, la segretaria del Pd Elly Schlein, Carlo Calenda, 80 parlamentari di Forza Italia e alcuni degli ex ministri dei governi Berlusconi. Non ci sarà invece Giuseppe Conte.

Presenti il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il governatore lombardo Attilio Fontana, quello del Veneto Luca Zaia e del Piemonte Alberto Cirio. In rappresentanza dell’Unione europea presenzierà Paolo Gentiloni, commissario per gli Affari economici, è arriverà anche il presidente del Ppe Manfred Weber. Oltre al premier ungherese Viktor Orban sono attesi fra gli altri l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad e presidente dell’Iraq Abdul Latif Rashid. Difficile poi non pensare alla presenza di esponenti del mondo dello spettacolo legati alla galassia di Mediaset a quello della finanza e dell’imprenditoria, e non solo e a esponenti del mondo del calcio, in primis del Milan e del Monza. Per le autorità è stato riservato un ingresso laterale del Duomo, vicino a piazza Fontana.

E’ un piano di ordine pubblico senza precedenti quello che si è messo in moto da questa mattina con una prima riunione in prefettura, presieduta da Renato Saccone, un sopralluogo nel pomeriggio in piazza Duomo e nella cattedrale e una seconda riunione in serata per limare i dettagli. Per garantire la sicurezza nell’area attorno alla cattedrale ci saranno tiratori scelti e saranno attivate misure anti terrorismo già collaudate nei più importanti eventi di piazza. Le bonifiche della zona, con cani anti esplosivo e la rimozione dei cestiti Amsa, inizieranno già dalle prime ore della mattina. Per motivi di ordine pubblico sarà chiusa dalle 10 alle 18 di domani la stazione della metropolitana del Duomo e saranno deviate diverse linee di tram e bus.

Il feretro di Silvio Berlusconi secondo indiscrezioni dovrebbe arrivare sul sagrato del Duomo, dove sosterà per pochi minuti, alle 14:50 mentre alle 14:45 è previsto l’ingresso delle autorità. L’omelia sarà tenuta dall’arcivescovo e, come da tradizione in duomo, non ci sarà alcuna orazione. A ricordare il leader di Forza Italia oggi sono stati i suoi familiari e gli amici più stretti nel corso di una funzione religiosa nella cappella di Villa San Martino, la residenza dove si tiene la camera ardente in forma privata e dove sono arrivati in serata anche la premier Giorgia Meloni, insieme al presidente del Senato Ignazio La Russa, e Matteo Salvini. La stessa cappella dove si erano tenuti i funerali della sorella del cavaliere Maria Antonietta che è stata cremata come con tutta probabilità lo sarà lui.

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Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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Dati rubati: oggi a Milano l’interrogatorio di Del Vecchio jr

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E’ stato fissato per oggi pomeriggio un interrogatorio, davanti ai pm, di Leonardo Maria Del Vecchio (foto Imagoeconomica in evidenza) – 29 anni e uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022 – indagato nell’inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali per concorso in accessi abusivi a sistema informatico. L’interrogatorio, da quanto si è saputo, è stato richiesto dallo stesso Del Vecchio per difendersi dalle accuse e chiarire. L’audizione si terrà, da quanto si è appreso, non al Palazzo di Giustizia milanese ma in un altro luogo, una caserma degli investigatori.

“Dalle imputazioni preliminari e dall’esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti”, aveva già spiegato l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, che aveva parlato della “infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico”.

Stando agli atti dell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, del pm della Dda Francesco De Tommasi e del collega della Dna Antonello Ardituro, Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere di Equalize e che avrebbe creato dossier con dati riservati prelevati in modo illecito, avrebbe realizzato anche un falso “atto informatico pubblico” per “offuscare l’immagine di Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo”.

Calamucci avrebbe creato, in particolare, un finto “rapporto” della Polizia di New York con cui “si dava atto” falsamente “di un controllo eseguito in quella città” nei confronti del fratello di Leonardo. Nel falso report, redatto all’apparenza nel 2018, si segnalava che era “in compagnia” di una persona “registrata” per “crimini sessuali” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il gruppo di hacker, poi, avrebbe dovuto inserire nell’estate 2023, secondo l’accusa per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, un “captatore informatico” sul cellulare della fidanzata e modella Jessica Serfaty, ma non ci riuscì malgrado diversi tentativi di inoculare “il trojan”. A quel punto, sarebbero stati creati falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”.

Tra gli indagati anche il collaboratore dell’imprenditore, Marco Talarico. Secondo le indagini, le ricerche di informazioni di Del Vecchio jr, richieste al gruppo di Equalize attraverso i suoi collaboratori, si sarebbero inserite nella contesa in corso sull’eredità di famiglia. Nel procedimento milanese una nomina come persona offesa è stata depositata nei giorni scorsi da Claudio Del Vecchio.

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Detenuto suicida a Poggioreale, aveva 28 anni

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Caso di suicidio nel carcere di Poggioreale, a Napoli, dove si è tolto la vita un uomo di 28 anni originario della provincia partenopea. È il quarto suicidio dall’inizio dell’anno a Poggioreale, l’undicesimo in tutta la regione. Sono 81 in tutta Italia, con il carcere di Prato e quello di Poggioreale al primo posto per numero di detenuti che si sono tolti la vita.

“Il sistema penitenziario – spiega il garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello – è sull’orlo del baratro, una strage continua ma la politica tace ed è assente. Nessun argine da provvedimenti governativi o parlamentari, solo populismo mediatico e penale anche contro la dignità delle persone detenute, dei diversamente liberi.

Celle sovraffollate e tensione alle stelle, condizioni difficili che favoriscono atti di autolesionismo, scioperi della fame, scioperi sanitari. Nessun commento pubblico sui suicidi di Stato, che interrogano anche l’opinione pubblica. Ci sono omissioni di Stato, questi suicidi e gli atti di autolesionismo e le proteste rilevano un quadro inquietante che è sotto gli occhi di tutti. Indignarsi non basta più”. “Dall’inizio dell’anno ad oggi – prosegue Ciambriello – sono 1842 i tentativi di suicidio, 11503 gli atti di autolesionismo. Tra gli 81 detenuti che si sono suicidati l’età media è di 40 anni, tra questi 8 avevano un’età compresa tra i 18 e 25 anni”.

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