Francis Ford Coppola ha intentato una causa contro Variety, accusando la pubblicazione di aver diffuso notizie false e diffamatorie riguardo al suo comportamento sul set del suo ultimo film, Megalopolis. L’articolo incriminato, pubblicato a luglio, affermava che il celebre regista avrebbe gestito il set in modo non professionale, comportandosi con impunità e tentando di baciare delle comparse femminili. Coppola, noto per capolavori come Il Padrino e Apocalypse Now, ha chiesto almeno 15 milioni di dollari di risarcimento.
La denuncia, depositata presso la Corte Superiore di Los Angeles, arriva a poche settimane dall’uscita negli Stati Uniti del tanto atteso film Megalopolis, finanziato dallo stesso regista. Coppola, 85 anni, è descritto nella causa come un “genio creativo”, e si sostiene che le accuse mosse da Variety siano motivate da gelosia e basate su “falsità avventate”. Tra le accuse riportate dall’articolo vi è quella secondo cui Coppola avrebbe creato un ambiente in cui chiunque avesse lamentele, anche riguardanti molestie, non aveva a chi rivolgersi.
Il regista ha rilasciato una dichiarazione giovedì, in cui esprime il suo sgomento: “Nulla nella mia carriera è paragonabile agli sforzi difficili ma trionfanti per realizzare Megalopolis. È stata una collaborazione di centinaia di artisti, dalle comparse alle star, a cui ho mostrato costantemente il massimo rispetto e la mia più profonda gratitudine. Vedere i nostri sforzi collettivi macchiati da reportage falsi, avventati e irresponsabili è devastante”.
L’articolo di Variety, basato su fonti anonime e video girati dai membri della troupe durante una scena girata in un nightclub ad Atlanta, accusava Coppola di aver tentato di baciare giovani comparse femminili e di agire con impunità sul set. Il video mostrava il regista, vestito di bianco, mentre camminava tra la folla ballante e si avvicinava a diverse donne per abbracciarle o baciare loro la guancia. Coppola, tuttavia, contesta tutte le accuse, affermando che nessuna delle donne fosse senza maglietta, come erroneamente riportato da un altro articolo del Guardian citato da Variety.
La vicenda si è ulteriormente complicata quando Lauren Pagone, una delle comparse coinvolte, ha parlato con Variety, affermando di essere stata “scioccata” dal comportamento di Coppola, che l’avrebbe toccata, abbracciata e baciata senza il suo consenso. Pagone ha successivamente presentato una causa civile in Georgia contro il regista, sostenendo che il suo comportamento costituisse aggressione e batteria civile.
In risposta a queste accuse, Coppola ha dichiarato in un’intervista all’Associated Press di non voler neanche discutere dell’argomento: “Non voglio nemmeno parlarne. È una perdita di tempo”. Successivamente, ha difeso il proprio comportamento, affermando di avere sempre rispettato le donne, un valore che gli era stato insegnato da sua madre.
La causa contesta anche un’altra affermazione contenuta nell’articolo di Variety, secondo cui Coppola si sarebbe accidentalmente inserito in una ripresa, rovinandola. Il regista sostiene che fosse consapevole della sua presenza in alcuni angoli di ripresa e che fosse previsto che apparisse nella scena.
Il film Megalopolis, un’epopea ambientata in una New York futuristica, ha per protagonisti Adam Driver e Nathalie Emmanuel ed è stato in gran parte autofinanziato da Coppola stesso, che ha venduto parte del suo impero vinicolo per coprire i costi di produzione.