Terzo posto in classifica con 17 punti dopo otto giornate di campionato, in coabitazione con la Juventus, probabilmente nemmeno il più ottimista tra i tifosi viola si sarebbe immaginato un inizio di stagione così. E alla ripresa del campionato, il 21 ottobre prossimo, la classifica di Nico Gonzalez e compagni potrebbe migliorare ancora visto che davanti a se si affronteranno a San Siro Milan e Juventus mentre al Franchi ci sarà il derby toscano contro l’Empoli. Una Fiorentina che sogna e fa sognare che porta principalmente la firma di Vincenzo Italiano.
Al terzo anno in viola l’allenatore calabrese ha migliorato di volta in volta quanto aveva a disposizione ottenendo risultati importanti e in qualche maniera inaspettati. Devoto al 4-3-3, col passare del tempo Italiano si è evoluto modificando il suo ‘creo’ calcistico in un 4-2-3-1. Al primo anno la qualificazione alla Conference League, la passata stagione ha fatto raggiungere alla Fiorentina le finali di Coppa Italia e Conference League. Quest’anno, pronti via, è tra le protagoniste assolute del campionato per le primissime posizioni in classifica.
Tutto questo non è certamente frutto del caso, di circostanze favorevoli, anche se fortuna e buona sorte sono sempre ben accette. Quello di Italiano e della sua squadra è un continuo processo di crescita e miglioramenti iniziato sin dal giorno in cui Rocco Commisso e Joe Barone lo hanno chiamato alla guida della Fiorentina, chiedendogli di dare una identità, una personalità alla loro squadra. Così ha fatto. Un processo di crescita passato da vittorie e sconfitte, da soddisfazioni ad amarezze, da belle prestazioni a gare da dimenticare. Oggi la Fiorentina di Italiano è una realtà, una certezza. Ha la consapevolezza di essere una ‘squadra’ che può raggiungere qualsiasi obiettivo contro ogni avversario.
Una squadra che ha voglia di vincere partita dopo partita, anche con la fatica nelle gambe perché giocare ogni tre-quattro giorni tra campionato e Conference League non permette sempre di recuperare a pieno le energie e di preparare bene le sfide successive. Col suo gioco che ha fatto innamorare Firenze e i tifosi viola, ma non solo. Non a caso la scorsa estate erano circolate voci di un interessamento del Napoli di De Laurentiis per il tecnico viola, poi gli azzurri hanno virato su Garcia. E proprio ieri sera al Maradona, in casa dei Campioni d’Italia, si è vista l’espressione migliore fino a oggi della squadra, del gioco di Vincenzo Italiano. Una Fiorentina matura, di grande personalità e carattere, che ha fatto la partita dall’inizio alla fine. Rischiando qualche volta qualcosa ma alla fine capace di controlla la gara. Un gioco fatto di pressing, velocità, sfruttamento massimo degli esterni con i fondamentali inserimenti centrali dei centrocampisti.
Certo, in questi anni le critiche non sono mancate: una su tutte e che col il suo gioco le punte centrali non segnano. Forse si, forse no (Nzola si è sbloccato contro il Cagliari, ora tutti in attesa anche del gol di Beltran), ma secondo una particolare classifica riguardane i 5 migliori campionati europei la Fiorentina nell’anno solare 2023 (prima della gara di Napoli) è al terzo posto per gol segnati (83 reti), preceduta solamente da Manchester City (109) e Real Madrid (92). Segno evidente che nelle squadre di Italiano segnano tutti, grazie al gioco corale. E quando segnano tutti ogni obiettivo è raggiungibile. Così anche in questa prima parte di campionato: terzo miglior attacco della Serie A, come la posizione in classifica. Così, grazie anche a Italiano i tifosi della Fiorentina sognano, sognano in grande.