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Cronache

Figlio in ospedale, negato impedimento ad avvocata

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“È stata una vicenda traumatica, quando mi hanno comunicato la decisione del tribunale che ha negato il legittimo impedimento ad essere presente in aula ero in ospedale con mio figlio, sono svenuta”. È il racconto dell’avvocato Ilaria Salamadra, 39 anni, a cui i giudici di Roma, il 14 aprile, hanno detto “no” alla richiesta di legittimo impedimento presentata perché il figlio doveva essere sottoposto ad un esame in day hospital al Bambino Gesù, nella sede distaccata di Palidoro al trentesimo chilometro dell’Aurelia. “L’istanza l’ho presentata il 12 aprile ed era dettagliatissima e circostanziata – aggiunge la penalista che sulla vicenda ha anche pubblicato un video sui social diventato virale in poche ore -. Per scrupolo e anche un po’ umiliandomi ho anche allegato il referto dell’ultimo intervento svolto, sempre in day hospital, da mio figlio che ha appena due anni. Non ho voluto tralasciare nulla proprio perché volevo dimostrare che quel giorno il mio obiettivo era stare accanto al mio bambino”.

La mamma-avvocata era quindi sicura che i giudici, un tribunale collegiale composto da tre donne, recepisse la richiesta aggiornando il procedimento ma così non è stato. I magistrati hanno respinto l’istanza affermando che il bambino avrebbe potuto essere accompagnato in ospedale dal padre e hanno proseguito regolarmente con l’udienza . “Una decisione incomprensibile – aggiunge Salamandra – che mi è stata comunicata proprio mentre ero in ospedale in attesa che mio figlio si riprendesse dopo l’esame effettuato. Ho avuto un malore tanto che gli operatori si sono dovuti prendere cura anche di me oltre che di mio figlio”, aggiunge la penalista ricordando anche un episodio vissuto quando era in cinta.

“Ero al settimo mese, era estate e faceva caldissimo, per comodità indossai delle scarpe da ginnastica e mi fu chiesto se fossi effettivamente un avvocato. ‘Lei viene vestita così in aula?’ mi disse il giudice che però poi riconobbe l’errore chiedendomi scusa”. Su quanto avvenuto venerdì a piazzale Clodio è intervenuto l’Ordine degli avvocati della Capitale “stigmatizzando” la decisione dei giudici. “È un episodio intollerabile, siamo pronti ad agire in tutte le sedi opportune – afferma il Presidente del Consiglio dell’ordine, Paolo Nesta -. Non è la prima volta che capita un episodio del genere nel Tribunale di Roma: ricordiamo il caso di una collega cui venne negato il legittimo impedimento nel giorno della data presunta del parto. Ora questo nuovo caso, che lede non solo la dignità e il decoro della professione forense, ma la dignità stessa della donna: assurdo, in un’epoca in cui si parla di parità di genere e di cosa fare per eliminare le disparità”.

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Cronache

Esplosione a Forcella: crolla un palazzo, tre feriti estratti dalle macerie

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Tragedia nel cuore di Napoli: nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 19:00, una bombola di gas è esplosa in vico Pace, al civico 8, nel quartiere Forcella, provocando il crollo di un solaio e seppellendo sotto le macerie alcuni residenti del palazzo. L’esplosione ha scosso l’intera zona, richiamando sul posto i Vigili del Fuoco, il personale del 118 e le forze dell’ordine.

Secondo le prime testimonianze, le persone coinvolte nell’incidente sarebbero tutte di origine extracomunitaria. I soccorritori, intervenuti tempestivamente, sono riusciti a estrarre dalle macerie tre feriti, che sono stati immediatamente trasportati in ospedale per ricevere le cure necessarie. Tuttavia, i soccorsi non si sono fermati: le operazioni proseguono per verificare se sotto i detriti ci siano altre persone coinvolte.

I video dei soccorsi sono stati inviati al deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha commentato la vicenda: “Stiamo seguendo costantemente gli sviluppi di questo drammatico episodio. Dai primi riscontri sono stati estratti dalle macerie tre feriti e si cerca di capire se ci siano altre persone coinvolte o ferite. Subito dopo sarà necessario capire le cause dell’esplosione, verificando la staticità dei palazzi contigui.”

Sul posto è presente anche Antonio Raio, presidente dei commercianti di Forcella, che sta monitorando da vicino la situazione insieme alle autorità. Le verifiche strutturali sugli edifici circostanti saranno cruciali per assicurare che non vi siano ulteriori pericoli per i residenti della zona.

L’esplosione ha gettato nel panico il quartiere di Forcella, noto per la sua densità abitativa e le condizioni spesso precarie degli edifici. La causa dell’incidente è ancora in fase di accertamento, ma si ipotizza che possa essere legata a un malfunzionamento o a un utilizzo improprio della bombola di gas. Le indagini proseguiranno nelle prossime ore per fare chiarezza su quanto accaduto e prevenire ulteriori tragedie.

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Corona Virus

La Corte Ue per diritti dell’uomo boccia sanitari novax

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Curve Covid stabili. Verso l'estate senza mascherine

La Corte europea per i diritti dell’uomo, dopo la Corte Costituzionale italiana, boccia i sanitari novax che durante l’emergenza Covid-19 rifiutarono nel 2021 la somministrazione del vaccino essendo per questo sospesi dalla loro funzione. Con una sentenza pubblicata il 29 agosto, la Corte europea afferma infatti che non vi fu violazione dei diritti, ritenendo “manifestamente infondata” l’accusa di discriminazione. Intanto, il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, invita a non sottovalutare la persistente diffusione del virus ed a proteggere i soggetti fragili. I sanitari che hanno fatto ricorso alla Corte Ue sono 26: 19 sammarinesi, 6 italiani e uno di nazionalità moldava, tutti impiegati presso l’Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino. Avevano rifiutato la vaccinazione contro il Covid-19 ed erano stati sospesi per questo dalla loro attività di operatori sanitari, per poi essere reintegrati passata la fase di emergenza. Secondo la Corte, non vi fu però violazione dei diritti e le misure adottate furono proporzionate e giustificate al fine della protezione della salute della popolazione in generale, compresi i richiedenti. “L’obiettivo delle misure – si legge infatti nella sentenza – era proteggere la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza, nel contesto di una pandemia che aveva rappresentato un grave rischio per la popolazione in generale”.

Ed ancora: “Le persone non vaccinate erano più vulnerabili alle gravi conseguenze della malattia”. Le parti hanno ora tre mesi di tempo per fare ricorso. La Corte Europea, afferma Anelli, “promuove le misure adottate durante il Covid e le considera non sproporzionate e adeguate per la tutela della salute pubblica e per garantire le necessarie condizioni di sicurezza anche nei confronti delle persone non vaccinate, in quanto più vulnerabili alle gravi conseguenze della malattia”. La sentenza della Corte Ue, rileva, “segue quella della Corte Costituzionale italiana, che aveva sottolineato che le misure adottate dal legislatore al fine di prevenire la diffusione del virus, limitandone la circolazione, non possano ritenersi né irragionevoli né sproporzionate”. Una sentenza che arriva mentre il virus SarsCoV2 continua a diffondersi, anche se i dati italiani segnano attualmente una fase di stabilizzazione dei contagi. Medici ed epidemiologi esortano tuttavia a non abbassare la guardia, ribadendo come le persone fragili siano maggiormente a rischio e vadano protette anche per mezzo di un nuovo richiamo vaccinale.

I dati sul Covid “sono sicuramente sottostimati perchè buona parte dei cittadini non fa più i tamponi ed oggi – spiega Anelli – non abbiamo una reale percezione di quello che sta avvenendo. Personalmente, però, ogni giorno faccio diagnosi di Covid, largamente diffuso al momento soprattutto tra i giovani”. Il Covid, nella forma attuale, precisa, “non sta creando seri problemi: si presenta in genere come una influenza più forte che si autorisolve nel giro di pochi giorni. Tuttavia, il problema sussiste per gli anziani con malattie importanti che possono andare incontro a scompenso anche grave. E’ pertanto opportuno raccomandare il tampone se si hanno sintomi simili all’influenza, per essere coscienti del proprio stato ed evitare il contatto con soggetti fragili se si è positivi”. Quanto alla prossima campagna vaccinale, “al momento non abbiamo indicazioni in merito alla somministrazione del vaccino anti-Covid – aggiunge – e aspettiamo che le autorità sanitarie ci facciano sapere come e quando iniziare la campagna vaccinale per Covid e influenza, che appare opportuna soprattutto per i malati cronici”. A fronte di una attuale stabilità dei contagi, anche l’epidemiologo Cesare Cislaghi esorta tuttavia a non abbassare la guardia: “Si sta andando verso l’autunno e l’esperienza suggerisce che il virus probabilmente circolerà maggiormente. E’ per questo che consiglio una maggior protezione vaccinale ed una maggior precauzione soprattutto a protezione dei soggetti più fragili”.

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Cronache

Sesso troppo rumoroso, arrivano i carabinieri per calmare gli animi

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L’amore troppo rumoroso ha scatenato una lite tra vicini a Scandiano, nel Reggiano, che ha reso necessario l’intervento dei carabinieri. È successo la notte scorsa intorno alle 2 quando un uomo, infastidito dai gemiti di una coppia che vive nello stesso condominio, avrebbe reagito in maniera spropositata lanciando bottiglie di plastica contro la loro finestra e urlando per invitarli a smettere. A quel punto la coppia si è spaventata e ha chiamato il 112. Sul posto sono arrivati i militari per riportare la situazione alla calma. Nessun provvedimento, ma i carabinieri hanno semplicemente cercato di mediare consigliando alla coppia di rispettare il riposo notturno del vicino e a quest’ultimo di non reagire con violenza.

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