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Figlio del pm e promessa del volley morti in incidente

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Aveva visto giocare e vincere la sua ‘campionessa’ per poi attenderla e trascorrere insieme qualche ora. Una gioia per la vittoria che Matteo e Matilde, i due giovani fidanzati morti ieri sera in un incidente stradale nel Brindisino, hanno potuto condividere per pochi minuti. Matteo Buccoliero aveva 20 anni, Matilde Chionna tra poche settimane sarebbe diventata maggiorenne, ed intanto si divideva tra la scuola e la pallavolo. Il ventenne viveva con la sua famiglia a Sava, in provincia di Taranto, ed era figlio del pubblico ministero Mariano Buccoliero che ha seguito diverse importanti inchieste come quella sull’omicidio di Sarah Scazzi e fa parte del pool degli investigatori nel processo ‘Ambiente Svenduto’ sull’ex Ilva. Ieri dopo la partita, a Oria, i due fidanzati stavano raggiungendo Mesagne.

Meno di 20 chilometri a dividere i due comuni: alle porte del centro abitato di Mesagne lo scontro frontale tra la Fiat Grande Punto guidata da Matteo ed una Bmw guidata da un 32enne. L’auto dei due giovani dopo l’impatto è finita accartocciata in un uliveto. Vano è stato ogni tentativo di soccorso da parte dei sanitari del 118. A bordo di un’altra ambulanza, invece, il 32enne è stato trasferito al Perrino di Brindisi: l’uomo è sotto choc, ma non in pericolo di vita. La Procura di Brindisi, intanto, ha sequestrato le due auto per gli accertamenti.

Le indagini per ricostruire l’accaduto sono coordinate dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza, e sono condotte dalla polizia locale di Mesagne. Le salme dei due fidanzati sono state riconsegnate alle famiglie per poter svolgere i funerali. Il dolore per la morte dei due giovani ha unito le comunità di Sava dove viveva il 20enne, e Latiano, comune in provincia di Brindisi dove risiedeva Matilde Chionna.

Nel piccolo centro ionico la famiglia Buccoliero è molto conosciuta e apprezzata. In tanti hanno voluto testimoniare la propria vicinanza al pubblico ministero del caso ‘Scazzi’. “Ciao piccola leonessa”, è, invece, uno dei tanti messaggi dedicati giovanissima promessa del volley brindisino, ricordata questa mattina anche nella sua scuola, con una mazzo di rose sul suo banco ed un minuto di raccoglimento durante la pausa per la ricreazione. La ragazza frequentava la 3/a AL del liceo scienze umane, economico sociale e linguistico Ettore Palumbo di Brindisi. La dirigente scolastica, Serena Oliva, nel suo intervento dopo il minuto di raccoglimento ha voluto sottolineare le doti umane e l’impegno quotidiano di Matilde Chionna non solo a scuola ma anche nello sport.

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Scarcerato dopo 15 anni di carcere il boss di camorra Maurizio Brandi

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Dopo aver scontato 15 anni di carcere, Maurizio Brandi è tornato alla sua casa nel quartiere Arenella di Napoli, segnando il suo rientro in libertà per “fine pena”. Brandi, considerato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia uno dei principali esponenti della criminalità organizzata che ha dominato la zona collinare, ha trovato un benvenuto speciale, con decine di fuochi artificiali accesi per celebrare la sua scarcerazione.

Al suo ritorno, Brandi, oggi 58enne, ha ritrovato un quartiere che è cambiato profondamente negli ultimi 15 anni. I residenti e i commercianti che lo hanno visto tornare non hanno potuto fare a meno di notare i segni lasciati dal lungo periodo di detenzione. Brandi, che ha trascorso gli ultimi anni di reclusione nel penitenziario di Opera a Milano, è ora soggetto al regime della libertà vigilata, ma il suo arrivo ha sollevato non poche preoccupazioni tra i cittadini.

Maurizio Brandi è stato coinvolto in numerose inchieste giudiziarie riguardanti i clan della zona, tra cui il clan Polverino di Marano e altri gruppi criminali locali. Nel 2010, un’offensiva della Procura antimafia aveva colpito vari ras e affiliati dei clan vomeresi, tra cui Brandi, condannato a 18 anni di carcere. Il suo nome era emerso in intercettazioni che lo ritraevano mentre dava indicazioni sui compensi per gli affiliati e intessendo rapporti con altri gruppi criminali.

Il ritorno di Brandi è stato celebrato con una serie di fuochi artificiali, un rituale che accompagna spesso le scarcerazioni eccellenti nella zona. Tuttavia, la coincidenza con la recente scarcerazione di Maria Giovanna Caiazzo, figlia del boss Antonio Caiazzo, ha accentuato le preoccupazioni. La Caiazzo, pur avendo scontato la pena, è anch’essa una figura di rilievo nel panorama criminale.

L’evento ha suscitato timori di una possibile ripresa di attività illecite nella zona. La comunità locale, pur rispettando il principio che chi ha scontato la pena ha saldato i propri debiti con la giustizia, non può fare a meno di chiedersi se la presenza di Brandi e altri elementi di spicco possa influenzare negativamente la sicurezza e la stabilità del quartiere.

Il ritorno di Maurizio Brandi, così come quello di Maria Giovanna Caiazzo, solleva interrogativi sulle dinamiche di reintegrazione e sulla sicurezza del quartiere Arenella. Sebbene entrambi abbiano scontato le loro pene, la loro presenza riaccende il dibattito su come gestire il reinserimento di ex detenuti con legami con la criminalità organizzata e su come garantire la tranquillità e la sicurezza delle comunità che hanno vissuto gli effetti della loro attività.

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Alex, il cane sordo e cieco massacrato di botte muore dopo 3 giorni

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Alex, il cane sordo e cieco massacrato di botte muore dopo 3 giorni

Alex era un cane anziano, cieco e sordo. A Bono attirava simpatia e amore . La notte del 31 agosto scorso, quando il paese del Sassarese festeggiava il patrono San Raimondo, qualcuno ha massacrato di botte Alex, che dopo tre giorni di agonia è morto. L’associazione animalista Leidaa (Lega italiana difesa degli animali e dell’ambiente) ha presentato denuncia ai carabinieri, che hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili. Secondo quanto risulta all’associazione, Alex sarebbe stato massacrato di botte da un gruppo di ragazzini. “Era un cane debole e vecchio, che non disturbava nessuno – scrive la presidente di Leidda Fatima Fiocca – colpito sotto gli occhi indifferenti di tanti da ragazzini che hanno perso o forse mai avuto il rispetto per un simile o un animale. Mi chiedo cosa spinga i ragazzi a gesti così efferati e crudeli come l’uccisione di un cane vecchio e indifeso. Mi auguro che vengano presi provvedimenti e che tali eventi che stanno aumentando sempre di più vengano risolti con pene severe”.

Tutto il paese del Goceano ha condannato l’episodio dissociandosi nettamente da chi, senza motivo, ha massacrato Alex. Sdegno rilanciato sui social, a cui anche il sindaco di Bono, Michele Solinas, ha affidato il suo commento: “Non conosco i fatti, e per questo non esprimo giudizi affrettati. Ma se veramente questo povero cane cieco e sordo è stato brutalmente picchiato fino alla morte l’unica domanda che mi pongo è perché? – scrive il primo cittadino su facebook – Quale colpa aveva questo povero animale se non quella di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato? Sin da subito ci siamo messi a disposizione dell’autorità giudiziaria affinché, se i fatti come narrati corrispondessero al vero, i responsabili possano essere perseguiti nelle sedi opportune.Maltrattare un animale oltre a essere un’azione deplorevole e incommentabile è un reato”.

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Giampiero Di Paolo nuovo Ad di Thales Alenia Space Italia

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Giampiero Di Paolo è il nuovo amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, Succede a Massimo Claudio Comparini appena nominato Managing Director della Space Business Unit di Leonardo e presidente del consiglio di amministrazione di Thales Alenia Space. La nomina, con effetto immediato, è annunciata dalla stessa azienda. Di Paolo è inoltre nominato Deputy Ceo e Senior Vice President per Osservazione, Esplorazione e Navigazione della Thales Alenia Space.

“A nome di Thales Alenia Space, desidero ringraziare Massimo Claudio Comparini per la sua forte dedizione e leadership nei vari ruoli ricoperti in azienda e, in particolare, per gli eccellenti risultati raggiunti in questi quattro anni a capo del business dell’ Osservazione, Esplorazione e Navigazione e come Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia. Nel suo ruolo di Deputy CEO, ha contribuito ai successi dell’azienda con preziose intuizioni. I suoi contributi sono stati d’importanza strategica nell’ecosistema spaziale a livello globale ed è stato un piacere collaborare con lui” – ha commentato Hervé Derrey, Ceo di Thales Alenia Space. “Desidero anche esprimere – ha aggiunto – le mie congratulazioni e la mia piena fiducia a Giampiero Di Paolo. La sua enorme esperienza e reputazione nell’ industria spaziale, unita a una profonda conoscenza della nostra azienda, saranno fondamentali per gestire con successo le sfide che ci attendono e garantire una crescita sostenibile di Thales Alenia Space”.

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