Collegati con noi

Economia

Ferrari elettrica, la sfida vinta di Vigna e la visita in azienda di Mattarella

Pubblicato

del

Sergio Mattarella, il Presidente della Repubblica Italiana, ha inaugurato ieri la nuova fabbrica Ferrari con una visita che ha segnato un momento storico per il celebre marchio del Cavallino Rampante. Accolto dagli applausi delle tute rosse, Mattarella ha ricevuto in dono una lampada costruita con pezzi di motore, definendola un “bellissimo oggetto”. Questo evento rappresenta il primo passo nel futuro della Ferrari, un’azienda che continua a innovare e a mantenere le promesse.

Due anni fa, il sito ospitava capannoni industriali, oggi è sede di una fabbrica ultramoderna, l’e-building, disegnato dall’archistar Mario Cucinella. Questo impianto, che ha richiesto un investimento di 200 milioni di euro, è dotato di oltre 3.000 pannelli solari e sarà alimentato esclusivamente da energia rinnovabile. L’e-building offrirà spazio e flessibilità per riorganizzare la produzione, con l’obiettivo di assemblare modelli a benzina, ibridi e completamente elettrici.

Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari, ha sottolineato l’importanza di questa nuova struttura: «Lì l’elettrico non era possibile realizzarlo». La nuova fabbrica permetterà di produrre modelli come il Purosangue e la SF90 Stradale, nonché la prima supercar elettrica della Ferrari che vedrà la luce nel 2026. Quando l’e-building sarà a pieno regime, impiegherà 300 persone e permetterà di accorciare i tempi di attesa e aumentare le possibilità di personalizzazione delle auto, una caratteristica sempre più richiesta dai clienti.

Vigna ha chiarito che la Ferrari non punta a incrementare i volumi di produzione (circa 13.600 auto vendute lo scorso anno), ma a crescere in valore. Le nuove tecnologie elettriche richiedono processi innovativi e un nuovo know-how che, combinato con l’artigianalità tipica della Ferrari, promette di creare qualcosa di unico nel panorama automobilistico mondiale. La sfida per Vigna è di mantenere l’esclusività del brand, offrendo al contempo modelli tradizionali e elettrici.

La Ferrari sta affrontando una delle sue sfide più significative: introdurre una supercar elettrica senza perdere l’essenza del marchio. «C’è gente che ci scrive dicendo: “Non diventerò ferrarista finché non fate una supercar elettrica”. E altri: “Non comprerò elettrico finché non sarà Ferrari”», ha detto Vigna, evidenziando la necessità di flessibilità per soddisfare una clientela esigente e diversificata.

L’inaugurazione della nuova fabbrica Ferrari non rappresenta solo un ampliamento della capacità produttiva, ma un passo significativo verso il futuro dell’automobile, con un forte impegno verso la sostenibilità e l’innovazione. Dall’e-building si vedono le colline emiliane, simbolo di una tradizione che continua a evolversi senza perdere di vista le sue radici. La Ferrari si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua leggendaria storia, con la promessa di mantenere la sua eccellenza e unicità in ogni nuovo modello, sia esso tradizionale o elettrico.

Advertisement

Economia

Istat, da bonus coesione meno tasse su lavoro donne, non giovani

Pubblicato

del

I bonus assunzioni previsti dal decreto coesione appena approvato dal Parlamento avranno effetti diversi sulle imprese, risultando più convenienti per donne e lavoratori del Sud (anche se in questo caso solo nelle piccole aziende), meno per i giovani. E’ quanto emerge dall’analisi Istat sugli effetti dei provvedimenti fiscali sulle imprese. “A partire da settembre 2024, dopo l’entrata in vigore della nuova politica di coesione, il carico fiscale totale che i datori di lavoro dovranno sostenere per l’assunzione di donne sarà inferiore rispetto al 2023. – si legge – Al contrario, il beneficio fiscale per l’assunzione di giovani sarà nel 2024 inferiore rispetto al 2023. Per l’assunzione di dipendenti nelle regioni del Mezzogiorno, la riduzione del carico fiscale complessivo per il datore di lavoro sarà maggiore rispetto al 2023, ma solo per le imprese fino a 10 dipendenti”.

Continua a leggere

Economia

Nuovi vertici per Harmonic innovation group: Scaramuzzino presidente e Spampinato amministratore delegato

Pubblicato

del

Nuovi vertici per Harmonic innovation group Società benefit (Hig), impegnata a promuovere una via italiana all’innovazione, e il ruolo del Paese nei nuovi scenari geopolitici e nei modelli globali di innovazione. Con la nomina di Pasqualino Scaramuzzino nel ruolo di presidente, di Emanuele Spampinato nel ruolo di amministratore delegato e l’insediamento del nuovo Cda, sono stati completati tutti gli adempimenti a valle della recente delibera di integrazione con Eht Holding varata dall’Assemblea degli azionisti.

Una integrazione, è scritto in una nota, “da cui è nato uno dei più importanti player italiani per l’innovazione, sia in termini di leadership di pensiero che di numeri, con un fatturato proforma 2023 di circa 40 milioni di euro; un valore aggregato di produzione della rete consortile di circa 420 milioni; 60 milioni circa di capitali raccolti tra finanziamenti di importanti operatori, come Banca del Mezzogiorno di Gruppo Medio Credito Centrale, Intesa San Paolo e Azimut Libera Impresa Sgr, e investimenti di privati, imprese e istituzioni come Santo Versace, Luca Meldolesi, Gruppo Ferraro, Relatech, WebGenesys, EFM, Progetto CMR, Banca Etica e altri”. A Scaramuzzino e Spampinato, prosegue la nota, “il compito di guidare Hig nella nuova fase di sviluppo dando esecuzione all’importante piano industriale che sarà presentato entro fine anno.

Un piano che, con la sua caratterizzazione data dai principi dell’innovazione armonica, concepita dai fondatori del Gruppo come via per promuovere impatti economici, sociali e ambientali di lungo periodo in ottica mediterranea, sta registrando interesse da parte di importanti investitori internazionali. Tra i pilastri del progetto, una rete infrastrutturale diffusa di ‘luoghi del futuro’, in Italia e all’estero, il cui fulcro sarà rappresentato dall’Harmonic Innovation Hub Pitagora, a Tiriolo (Catanzaro) la cui apertura è prevista nel 2025, e l’Harmonic Innovation Hub Archimede, a Catania, la cui apertura è prevista nel 2026”.

Continua a leggere

Economia

Autostrade per l’Italia firma il Manifesto “Imprese per le Persone e la Società” dell’UN Global Compact Network Italia

Pubblicato

del

Il Gruppo Autostrade per l’Italia ha recentemente annunciato la firma del Manifesto “Imprese per le Persone e la Società”, un documento rivolto alle aziende e redatto dall’UN Global Compact Network Italia, la rete locale del Global Compact delle Nazioni Unite. Questa iniziativa rappresenta la più grande piattaforma mondiale per la sostenibilità d’impresa.

Firmando il Manifesto, Autostrade per l’Italia si impegna a integrare la dimensione sociale nelle sue strategie aziendali. Questo impegno non solo mira a generare valore a lungo termine per l’azienda stessa, ma anche a migliorare la catena di fornitura e le comunità in cui opera.

“L’impegno delle aziende per la sostenibilità sociale è per il nostro Gruppo un presupposto irrinunciabile della strategia industriale”, ha dichiarato Roberto Tomasi (nella foto in evidenza), Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. “L’impresa è, in primo luogo, persone: quelle che vi lavorano, quelle che usufruiscono dei suoi servizi o abitano i luoghi sui cui esercita, e quelle che interagiscono con l’organizzazione. La sostenibilità sociale per il gruppo significa sviluppo dei territori, inclusività, benessere e sicurezza dei lavoratori a tutti i livelli della filiera, attenzione e innovazione nell’esperienza di viaggio dei clienti”.

Il Global Compact delle Nazioni Unite è un’iniziativa speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite, progettata per guidare e sostenere la comunità imprenditoriale globale nella promozione degli obiettivi e dei valori delle Nazioni Unite attraverso pratiche aziendali responsabili. Con oltre 20.000 aziende e 3.500 firmatari non profit in 167 paesi e 62 reti locali, l’UN Global Compact rappresenta la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo.

In Italia, l’UN Global Compact opera attraverso l’UN Global Compact Network Italia (UNGCN Italia). Costituitasi in Fondazione nel 2013, dopo dieci anni di attività come gruppo informale, il Network italiano promuove i Dieci Principi dell’UN Global Compact tramite dialogo istituzionale, produzione di conoscenza e diffusione di buone pratiche di sostenibilità. Inoltre, è impegnato nell’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite per il 2030.

Oltre 600 imprese e organizzazioni non profit italiane partecipano all’UN Global Compact, dimostrando un forte impegno nazionale verso pratiche aziendali sostenibili e responsabili. La firma del Manifesto da parte di Autostrade per l’Italia rappresenta un ulteriore passo verso la promozione di una cultura d’impresa che pone al centro le persone e la società.

L’adesione di Autostrade per l’Italia al Manifesto “Imprese per le Persone e la Società” sottolinea l’importanza della sostenibilità sociale nelle strategie aziendali moderne. Questo impegno non solo rafforza la reputazione del Gruppo, ma contribuisce anche allo sviluppo di un futuro più sostenibile e inclusivo, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto