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Cronache

Fedez, ancora un malore e ancora un ricovero urgente in ospedale: notte difficile ma sto bene

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Ancora un malore e ancora un ricovero in ospedale, fortunatamente durato poche ore, che ha costretto Fedez ad annullare il suo ritorno sul palcoscenico, una esibizione programmata per ieri sera a Gallipoli. “Dopo l’ultimo ricovero che mi ha costretto ad annullare alcune date – spiega il rapper sui social informando i suoi fan – non vedevo l’ora di salire sul palco. Purtroppo durante il volo sono stato male e appena atterrato sono stato portato direttamente in ospedale, speravo di riuscire ad essere dimesso per tempo, così non è stato”. Nemmeno tre settimane fa, il 13 luglio il cantante aveva dovuto annullare tre concerti: “Ho bisogno di riposo e di recuperare un po’ le forze”, aveva spiegato su Instagram.

Pochi giorni prima era stato ricoverato al Policlinico di Milano a causa di un’emorragia interna. Ieri il rapper era su un volo privato diretto in Puglia dove in serata avrebbe dovuto esibirsi sul palco a Gallipoli, che sarebbe stato il primo dopo l’ultima pausa forzata di luglio. Mentre era in aereo si è sentito male e, atterrato a Brindisi, è stato portato con un’ambulanza del 118 direttamente al pronto soccorso dell’ospedale Perrino. “E’ arrivato alle 22.29 con dolori addominali e vomito – ha fatto sapere questa mattina la Asl – è stato preso in carico e sottoposto a prelievo di sangue e terapia con antidolorifici. Alle 3.51 di oggi è stato dimesso su sua richiesta”. Ieri sera era stato lo staff ad annunciare il nuovo ricovero e l’annullamento della serata di Gallipoli. Questa mattina Fedez ha voluto di persona informare e rassicurare i sui fan sempre dai social. “E’ stata una nottata intensa ma ora sto meglio – ha scritto – Vi mando un abbraccio e spero ci si possa rivedere presto. Grazie per il supporto. Sono davvero rammaricato di non essere riuscito ad essere con voi anche questa volta”. “In primo luogo ci tengo a ringraziare tutto lo staff del pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi – ha scritto ancora – In secondo luogo mando un abbraccio a tutte le persone che ieri sera erano presenti al Praja di Gallipoli”. “Dopo l’ultimo ricovero che mi ha costretto ad annullare alcune date – aggiunge – non vedevo l’ora di salire sul palco. Purtroppo durante il volo sono stato male e appena atterrato sono stato portato direttamente in ospedale, speravo di riuscire ad essere dimesso per tempo, così non è stato”.

Il malore di Fedez di ieri sera è l’ultimo in ordine di tempo di una serie di altri problemi di salute e ricoveri che il rapper ha subito da quando, nel marzo 2022 si è dovuto sottoporre ad un delicato intervento chirurgico per la rimozione di un tumore neuroendocrino del pancreas. Un intervento cui sono seguiti una serie problemi, tra cui in diverse occasioni alcune emorragie interne che hanno già in passato costretto il rapper a rinunciare a date programmate per le sue esibizioni.

L’11 luglio era stato ricoverato per una “piccola emorragia”, In quella occasione lo staff aveva sottolineato che si era trattato di un problema meno grave di quello che, nel settembre 2023 lo aveva portato al ricovero al Fatebenefratelli per un’altra emorragia. La mamma del cantante, Annamaria Berrinzaghi, intervistata da Rtl 102.5 ha detto che il malore di ieri è stato causato da un’intossicazione alimentare e che quindi non avrebbe nulla a che vedere con i problemi seguiti all’operazione di due anni fa. “Ha mangiato dei funghi”, ha spiegato.

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Strage in famiglia: 17enne rivede i nonni in carcere

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A distanza di poco più di due settimane dalla strage di Paderno Dugnano, nel Milanese, avvenuta nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre, il 17enne, che ha ucciso a coltellate padre, madre e fratello di 12 anni, oggi ha incontrato nel carcere minorile Beccaria i nonni. Nonni che da giorni avevano chiesto di vederlo perché, comunque, malgrado ciò che è successo e che resta senza una vera spiegazione, hanno deciso di non abbandonare il nipote e di “sostenerlo”. Cinque giorni fa il Tribunale per i minorenni di Milano aveva autorizzato, su richiesta della difesa, il colloquio, dopo che sia il 17enne che i nonni, così come gli altri familiari, avevano manifestato la loro disponibilità. I nonni, ma allo stesso modo gli zii del ragazzo, hanno più volte ripetuto, infatti, che vogliono rimanergli vicino e vogliono aiutarlo nel suo percorso giudiziario. E oggi si è trattato ovviamente, da quanto si è saputo, di un incontro toccante, fatto di lacrime, parole e silenzi.

“Volevo proprio cancellare tutta la mia vita di prima”, aveva messo a verbale, interrogato, il ragazzo parlando di un suo “malessere” che durava da tempo, ma che si era acuito in estate, e dicendo di sentirsi “estraneo” rispetto al mondo. E aveva spiegato, però, che non ce l’aveva con la sua famiglia nello specifico e non aveva, dunque, fornito un movente preciso per la strage. La difesa, con legale Amedeo Rizza, intanto, punta su una consulenza psichiatrica affidata ad un esperto per una successiva richiesta di perizia, affinché venga accertato se al momento dei fatti il giovane avesse o meno un vizio di mente. Per la difesa, inoltre, non può reggere nel procedimento l’aggravante della premeditazione, contestata, invece, dalla procuratrice facente funzione per i minori di Milano, Sabrina Ditaranto, e dalla pm Elisa Salatino nell’accusa di triplice omicidio. Aggravante riconosciuta dalla gip Laura Pietrasanta nella misura cautelare.

Il ragazzo, dopo l’incontro con i nonni di oggi, è stato poi trasferito, da quanto si è saputo, dal carcere minorile Beccaria di Milano a quello di Firenze.

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Maltempo: temporali e forti venti, allerta gialla in 10 regioni

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Una vasta perturbazione, attualmente centrata sull’area balcanica, determinerà un graduale inasprimento delle condizioni di maltempo sull’Italia, con precipitazioni sparse sul territorio, specie settori adriatici, più diffuse e persistenti su Emilia-Romagna e Marche. Inoltre, la formazione di un’aera di bassa pressione sul basso Tirreno genererà una intensificazione dei venti nord-orientali sui settori adriatici centro-settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna e Marche, dalla mattinata, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo e Molise, specie settori costieri, e su Campania, Puglia e Basilicata. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, dal primo mattino di domani, venti da forti a burrasca nord-orientali, su Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, specie su settori costieri e appenninici, con mareggiate sulle coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani allerta gialla su parte di Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, sugli interi territori di Molise, Basilicata e Puglia, su parte di Campania e Sardegna.

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Auto contro scooter, omicidio volontario dopo una lite

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Un incontro, questa volta casuale. Gli animi che si scaldano, ancora, per quella relazione sentimentale con sua sorella che proprio non gli andava giù. Il finestrino della sua auto frantumato con un martelletto, la rabbia che monta e l’inseguimento dello scooter a bordo del quale viaggiavano i due rivali. Infine la tragedia provocata da una collisione, a quanto pare voluta, che trasforma un diciannovenne nell’assassino di un ventenne. E’ il drammatico epilogo di una lite che andava avanti da qualche mese, caratterizzata anche da altri episodi su cui adesso si sta cercando di fare luce, la morte di Corrado Finale, speronato mentre era in fuga su uno scooter con un altro giovane che, per fortuna, è rimasto solo ferito. Contrariamente a quanto si era pensato in un primo momento non si è trattato di un incidente, uno dei tanti che funestano i weekend, ma di un atto voluto, deliberato, finalizzato a punire quei giovani suoi rivali.

E così ha trasformato la Fiat 500 in un ariete, facendo carambolare a terra i ragazzi che prima finiscono con lo scooter contro un palo e poi su una fioriera. Le condizioni di Corrado, disarcionato dal Beverly, sono sembrate subito molto gravi. E, purtroppo, il suo decesso è sopraggiunto poco dopo, per le gravi ferite riportate. Sarà l’esame autoptico disposto dalla Procura di Napoli Nord, a fornire l’esatta causa della morte. L’altro centauro, il ragazzino protagonista dell’osteggiata liaison amorosa, invece se l’è cavata: la sua prognosi è di 30 giorni, ma è vivo. E’ stato proprio lui a raccontare ai carabinieri la dinamica dell’accaduto (peraltro confermata dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite dagli investigatori), insieme con il movente: una relazione sentimentale contrastata con la sorella del 19enne fermato il quale, dopo l’incidente, si è allontanato senza prestare soccorso alcuno.

Solo successivamente si è consegnato in caserma accompagnato dall’avvocato. Ieri, l’investitore, che viaggiava su una Fiat 500, al termine dell’interrogatorio è stato sottoposto a fermo, non per omicidio stradale, come sembrava logico in un primo momento, ma per i ben più gravi reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Nell’auto c’era anche la sorella la quale ha confermato la lite che da mesi andava avanti tra il fratello e il fidanzatino. In caserma, davanti al pm, sono stati convocati e ascoltati anche alcuni parenti del sopravvissuto. Uno ha fatto riferimento a un grave episodio risalente a qualche settimana fa, quando è stata lanciata una bottiglia incendiaria contro il portone della sua abitazione. Un episodio inquietante ma non denunciato. Secondo questa persona sarebbe stato proprio quel giovane fermato l’autore del gesto intimidatorio, ma lui, che ha reso dichiarazioni parzialmente confessorie, ha smentito di avere compiuto quell’attentato. Sequestrati per le perizie la vettura, il parafango bianco di una Fiat 500 trovato su via del Mare, teatro dell’incidente, e lo scooter sul quale viaggiava la vittima.

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