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F1, negli Usa è ancora duello Verstappen-Hamilton

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Anche ad Austin, in Texas, sara’ duello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. E’ il leit motiv del Mondiale di F1 e sara’ cosi’ anche nel Gp degli Stati Uniti dove i due grandi protagonisti di questa annata hanno ottenuto rispettivamente il primo e secondo tempo nelle qualifiche. Tutto cio’ al cospetto di un gran pubblico, in buona parte composto da messicani che fanno il tifo per l’altro pilota della Red Bull, il loro connazionale Sergio Perez, secondo il quale “in gara conteranno molto le gomme, perche’ avranno parecchio degrado”. Intanto ha ottenuto il terzo tempo e provera’ a dire la sua, per fare contenti i suoi tifosi. Felice Verstappen, alla dodicesima pole della carriera, con una tornata conclusiva in cui ha inflitto 0.209 a Hamilton. “E’ stato entusiasmante fare questo tempo – dice-, all’ultimo giro anche se c’era qualche goccia nell’ultimo settore. Io non ero sicuro che sarei riuscito a tenere il tempo, poi invece e’ stato impressionante. Domani ci sara’ enorme battaglia fin dalla partenza e sara’ cio’ che vuole la gente, spero di ottenere il meglio”. A testimonianza della rivalita’ tra i due che non mostra segni di cedimento, il fatto che Hamilton non sia andato a congratularsi con il rivale che aveva ottenuto la pole. E le Ferrari? Sono dietro alle due scuderie con le vetture migliori, e quindi Red Bull e Mercedes. Leclerc e’ quinto, Sainz sesto, ma scaleranno di un posto in griglia per la penalizzazione di cinque posizioni inflitta a Bottas per il cambio del motore endotermico. Ora non rimane che attendere il gran premio, in cui in particolare il monegasco vuole dare il meglio di se stesso. “Sono contentissimo del mio giro – dice Leclerc – e domani provero’ a sfruttare questa opportunita’, in Q2 sulla media abbiamo fatto un bel giro. Niente sorprese in queste prove, lavoreremo e cercheremo di fare una buona partenza e di lasciare i nostri principali ‘competitor’ dietro”.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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Verona sconfitto al Bentegodi, Inter fa cinquina

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Incubo Verona, cinquina Inter. Grandinata di reti per la squadra di Simone Inzaghi al Bentegodi. Un quarto d’ora di partita vera, poi un assolo, un autentico monologo per l’Inter capace di realizzare cinque reti nella sola prima frazione. Un divario assoluto, ma resa del Verona inspiegabile dopo la prima rete subita. Perchè, per assurdo, è l’Hellas a sfiorare per prima il vantaggio ma poi, dopo la rete di Correa, l’Inter fa il bello e cattivo tempo. Una sorta di allenamento per i campioni d’Italia che sbancano Verona senza eccessiva fatica. Inter senza Lautaro, influenzato e Calhanoglu infortunato, è Correa che forma con Thuram il tandem d’attacco. Verona che si schiera a specchio con Tengstedt che accompagna Mosquera per un Hellas a due punte.

Avvio a dir poco frizzante. Belahyane scalda i riflessi di Sommer, poi Tengstedt, ben assistito da Tchatchoua, spacca la traversa della porta di Sommer. Ma l’Inter reagisce alla grande. Correa di testa fa le prove generali del gol cogliendo la parte alta della traversa di Montipò, poi spettacolare l’azione del vantaggio. De Vrji spacca il pressing e cerca Correa, velo per Thuram che chiude il triangolo e colpo sotto dell’argentino a mandare in visibilio i tifosi nerazzurri. Ma l’Inter non è sazia e raddoppia di lì a poco. Correa ricambia l’assist a Thuram con una bella palla in profondità, male la coppia dei centrali gialloblù Magnani e Dawidowicz, Thuram salta Montipò e fa il bis. Difesa del Verona imbarazzante. Altra imbucata centrale, difesa schierata male e Thuram copia e incolla l’azione precedente per la propria doppietta personale.

Non c’è più partita, l’Inter gioca sul velluto, il Verona è già sotto la doccia. Alla mezz’ora è poker, Aslani per De Vrij che gira con il destro e fulmina Montipò. Alla festa ospite si iscrive anche Bisseck che difende palla nel cuore dell’area gialloblù e cadendo riesce a mettere le spalle sotto l’incrocio dei pali di un Montipò tristemente abbandonato al suo destino. Ad inizio ripresa Inzaghi toglie Barella ed inserisce Zielinski che prova subito la sestina ma trova una pronta risposta di Montipò, Zanetti, invece, effettua quattro cambi per dare un po’ di fiducia ad una squadra imbarazzante ed arrendevole. E’ una ripresa senza emozioni, l’unica proprio allo scadere con una gran traversa colpita da Correa. L’Inter agguanta, almeno momentaneamente, la testa della classifica e, indubbiamente, manda segnali forti alle dirette avversarie.

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Tennis, sorpresa Djokovic: “Murray nuovo coach, benvenuto a bordo”

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Andy Murray sarà il nuovo allenatore di Novak Djokovic. L’annuncio a sorpresa è dello stesso giocatore serbo con un post sui social dove ha pubblicato una foto che lo ritrae insieme al campione britannico ed una didascalia criptica: “Non gli è mai piaciuto ritirarsi”. “Benvenuto a bordo, leggenda”, ha poi aggiunto ufficializzando la novità. Lo stesso Murray ha poi rilanciato il post dell’ex rivale. “Sono entusiasta di avere uno dei miei più grandi rivali sullo stesso lato della rete, come mio allenatore. Non vedo l’ora di iniziare la stagione e competere in Australia insieme a Andy con il quale ho condiviso molti momenti eccezionali sul suolo australiano”, ha dichiarato Djokovic a SkyNews Uk.

“Mi unirò alla squadra di Novak, aiutandolo a prepararsi per l’Australian Open. Sono davvero entusiasta e non vedo l’ora di passare del tempo sullo stesso lato della rete per una volta, aiutandolo a raggiungere i suoi obiettivi”, ha replicato lo scozzese che pochi mesi fa ha annunciato il suo ritiro come giocatore giocando il suo ultimo incontro ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. “Rivali, compagni di doppio, amici e amanti? (vedi diapositiva 3💋)”, aveva scritto Murray pubblicando tre foto che lo ritraevano con Djokovic fin da adolescenti, a testimonianza di una lunga amicizia. Per Murray è la prima esperienza da allenatore.

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