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F1 in Canada: trionfa Verstappen, gara horror della Ferrari

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Max Verstappen trionfa nel Gran Premio di Formula del Canada in una gara ricca di colpi di scena, compresa la corsa horror della Ferrari. Il campione del mondo della Red Bull precede la McLaren di Lando Norris e la Mercedes di George Russell che chiude sul podio un Gp cominciato in testa grazie alla pole position conquistata sabato. Da dimenticare le prestazioni delle Rosse, entrambe cosrette al ritiro dopo una corsa nelle retrovie e in continua difficolta: Charles Leclerc va fuori per problemi al motore, mentre Carlos Sainz si tocca con la Williams di Alexander Albon e non può far altro che tornare ai box.

Chiude quarta l’altra Mercedes di Lewis Hamilton che ha accarezzato anche il podio per poi lasciarlo al compagno di squadra più veloce e intraprendente. Nonostante la pioggia che inonda la pista la partenza del Gran Premio del Canada è regolare: scattando dalla pole Russell va subito in testa davanti a Verstappen, Norris, Piastri e Alonso. Dall’undicesima piazza Leclerc va dritto all’ultima curva, ma rientra in pista e dopo poco si ritrova in top 10. L’altra Rossa di Sainz staziona sulla posizione conquistata in qualifica, la dodicesima. Davanti la Mercedes di Russell prova ad allungare sulla Red Bull di Verstappen, ma le McLaren si rivelano velocissime e Norris, mentre la pista si asciuga grazie ad una breve tregua della pioggia, si scatena conquistando il comando sorpassando di slancio prima Verstappen e poi Russell.

Quando la gara sembra finita in mano alla McLaren con Norris, scatta prima la bandiera gialla e poi entra in pista la safety-car per l’impatto della Williams di Sargeant contro il muro. Tutti cambiano le gomme, le intermedie da bagnato nuove, mentre Norris tarda troppo la sosta ai box e quando rientra si ritrova da primo a terzo con Verstappen in testa grazie al susseguirsi di eventi favorevoli. Nelle retrovie la Ferrari di Leclerc con problemi al motore tenta il tutto per tutto montando le gomme da asciutto. L’azzardo del Cavallino va male e il monegasco finisce in coda al gruppo e doppiato.

Da parte sua Sainz non riesce proprio a risalire dando la chiara percezione di una gara da incubo per la Rossa dopo le gioie provate a Montecarlo. Da metà corsa in poi la Red Bull prende il largo e nemmeno l’arrivo del sole e la sostituzione delle gomme bagnate con quelle da asciutto cambiano le cose. Mentre si ritira la Ferrari di Leclerc frenata da problemi al motore, dietro a Verstappen si scatena la bagarre con Norris e Russell in lotta per la seconda piazza. Quando mancano 15 giri alla bandiera a scacchi succede di tutto: va a muro la Williams di Albon a contato con la Ferrari di Sainz ed è di nuovo safety-car.

La Rossa dello spagnolo si gira e fatica ad uscire dall’ erba per tornare in pista e poi ritirarsi. Quando esce di pista la safety-car, Verstappen è sempre al comando andando a chiudere davanti a tutti per la festa della Red Bull. Dietro all’olandese volante e sempre più leader del Mondiale, la lotta per il podio arriva fino agli ultimi giri con Russell che conquista la terza posizione nelle ultime curve ai danni del compagno e futuro ferrarista Hamilton.

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Euro 2024: Francia in semifinale, battuto Portogallo ai rigori

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La lotteria dei rigori arride alla Francia che prevale sul Portogallo al termine di una partita equilibrata, non risolta neppure dai supplementari. L’errore di un giocatore iberico consente stasera ai francesi di assicurarsi l’ingresso alla semifinale.

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Wimbledon: Sinner agli ottavi, Kecmanovic battuto in 3 set

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Jannik Sinner vola agli ottavi di finale di Wimbledon. L’azzurro numero 1 al mondo ha superato in 3 set (6-1, 6-4, 6-2) il serbo, numero 52 del ranking, Miomir Kecmanovic al termine di un match durato poco più di un’ora e mezza. Sinner nel prossimo turno giocherà contro uno tra Ben Shelton e Denis Shapovalov.

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Merino lancia la Spagna in semifinale, Germania ko

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La corazzata spagnola affonda anche la Germania e si proietta in semifinale con la quinta vittoria di fila e un finale thrilling che mette a dura prova le coronarie dei tifosi. I padroni di casa infatti pareggiano il gol iniziale di Dani Olmo con una prodezza di Wirtz all’ultimo respiro dei tempi regolamentari. Poi, quando aleggia lo spettro dei rigori, arriva il gol del ko, siglato da Merino su assist di Dani Olmo. E’ un epilogo feroce per i tedeschi (che non battono gli avversari in competizioni ufficiali da 36 anni) ma non scandaloso, in una gara equilibrata e ad alta tensione. Grandi proteste dei tedeschi con l’arbitro Taylor per un rigore non assegnato nei supplementari. Ad illuminare la sfida e’ da un lato Dani Olmo, decisivo con un gol e un assist, dall’altro il giovane Wirtz, chiamato forse in colpevole ritardo da Nagelsmann, che segna uno splendido gol.

La grande sfida di talenti tra Yamal e Musiala e’ in tono minore e la vince di un’incollatura lo spagnolo, che viene pero’ sostituito presto. Quella dei veterani e’ piu’ incerta: Rodri domina come di consueto la sua zona d’influenza con acume e continuita’. Kroos comincia con alcune falli, poi regala compattezza, creativita’ e resta in campo 120′ soffrendo e lottando. Il suo ritiro dall’attivita’ e’ una pessima notizia per tutti gli appassionati di calcio. Nella Germania Rudiger giganteggia reggendo la difesa nei momenti piu’ difficili anche per l’insufficiente apporto di Tah, ma e’ in ritardo nell’azione del gol di Merino. Gli da’ una robusta mano l’esperto Kimmich, che non perde un colpo e regala l’assist del pari. Nella Spagna, che deve rinunciare a Pedri dall’inizio, fa un figurone il suo sostituto Dani Olmo, autore del gol e migliore degli attaccanti.

Lascia a desiderare ancora una volta la direzione di Taylor. L’arbitro inglese disorienta i giocatori con una valutazione difforme degli interventi da giallo. Un mani che sembra netto di Cucurella nei supplementari su tiro di Musiala non viene sanzionato. Per come e’ andata poi a finire la partita resta una macchina non di poco conto. La grande bellezza della Spagna contro il mix di mestiere e talento della Germania. Il quarto che vale almeno una semifinale vive su grandi duelli e troppe aspettative. E’ la Spagna che parte col piede sull’acceleratore (tiro parato di Pedri dopo 54”) ma alle difficolta’ si oppone Toni Kroos, graziato del giallo dall’incerto arbitro Taylor per fallacci sui baby Pedri (che deve uscire subito) e Yamal in pochi minuti. Ma la Germania prende le misure con senso tattico e sacrificio: Gundogan pressa il suo ex compagno al City Rodri, Emre Can si appiccica a Fabian Ruiz, padrone del centrocampo per quattro gare. Ma anche Havertz arretra, a volta perfino Sane’ (preferito a Wirtz) e Musiala raddoppiano sugli spauracchi Nico Willams e Yamal. Il pressing e’ feroce per cui Unai Simon deve sempre rilanciare lontano. Poche le occasioni: Havertz conclude male due volte, Dani Olmo conclude forte da lontano. Nella ripresa la gara decolla al 7′: Yamal lavora bene un pallone a destra, non controllato dal modesto Raum, e centra rasoterra per Dani Olmo, che anticipa il nuovo entrato Endrich trovando l’angolino e ammutolisce lo stadio di Stoccarda.

La Spagna prende fiducia, la Germania prova le carte Wirtz e Fullkrug e la gara si infiamma con un assedio a testa bassa che produce belle azioni ma non troppe conclusioni grazie all’eccellente lavoro di Carbajal, Laporte e l’ineusaribile Rodri. Le occasioni arrivano lo stesso: al 31′ Wirtz apre per Fullkrug che pur cadendo a terra prende il palo, poi al 38′ errore grossolano di Unai Simon fuori dalla porta che regala palla a Havertz, ma il pallonetto e’ calibrato male. Ma il pareggio e’ solo rimandato: al 44′ ammucchiata selvaggia in area spagnolo: testa di Kimmich per Wirtz che al volo trova l’angolino opposto rimettendo in corsa la Germania. La Spagna affronta i supplementari senza il trio d’attacco di partenza, Nagelsmann sfrutta l’esperienza di Thomas Mueller. Lo sforzo sostenuto ha un prezzo perche’ la Spagna sembra meno stanca.

Al 13′ del pts Oyarzabal manda di poco fuori, come al 15′ Wirtz. Al 1′ sts Cucurella respinge col braccio largo su conclusione in area di Musiala, ma il Var non corregge Taylor. All’11’ spunto acrobatico di Fullkrug, che di testa manda di poco fuori, poi l’epilogo al 14′: Dani Olmo crossa per Merino che di testa manda in estasi i tifosi spagnoli. Nel recupero Carbajal viene espulso, poi ci prova ancora Fullkrug a riequilibrarla. Ma e’ troppo tardi: Germania fuori e Spagna in semifinale contro la vincente di Francia-Portogallo.

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