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F1: altro show di Leclerc in Ferrari, quarta pole di fila a Baku

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Chi pensava che la vittoria a Monza fosse soltanto un episodio si sbaglia: la Ferrari e Charles Leclerc hanno dominato le prove del Gran Premio dell’Azerbaigian, conquistando la pole position a Baku, la quarta di fila per il pilota monegasco su questo tracciato, la terza della stagione. Una festa quasi completa per la Rossa con il terzo posto di Carlos Sainz, preceduto soltanto dalla McLaren di Oscar Piastri (si tratta della stessa griglia di partenza vista quest’anno a Montecarlo: in quella occasione il monegasco ha vinto precedendo proprio l’australiano e lo spagnolo).

A Baku in numeri sono dalla parte di Leclerc. Il ferrarista fa poker con il tempo di 1:41.365 e per la Ferrari è la quinta pole su questo tracciato. Il monegasco può approfittare anche del momento non positivo di Max Verstappen con la Red Bull. L’olandese è soltanto sesto preceduto dal compagno di squadra Sergio Peres, quinto, e dalla Mercedes di George Russell. Addirittura 17mo Lando Norris con la McLaren rimasto vittima di una bandiera bianca che ne ha condizionato il giro lanciato. Tra le sorprese delle qualifiche c’è sicuramente l’argentino Franco Colapinto che, al suo secondo gran premio su una Formula 1, ha centrato la Q3 con la Williams e si è poi piazzato nono davanti al compagno di squadra Alexander Albon. Settima la Mercedes di Lewis Hamilton, davanti all’Aston Martin di Fernando Alonso.

Su una pista dove contano molto le capacità di tenuta dei piloti, Leclerc sa di giocarsi una buona chance per il prosieguo della stagione. “Baku è una delle mie piste preferite ma non è stato un weekend facile – spiega – L’incidente nelle prove non mi ha fatto perdere fiducia anche se poi ho dovuto recuperare tempo. L’importante però era stare il più lontano possibile dai muri. La macchina mi ha dato buone sensazioni. E stare in pole è fantastico”. “Sainz terzo? E’ il miglior risultato al quale ci potevamo auspicare – continua il pilota monegasco – La gara sarà molto lunga. In passato siamo stati bravi in qualifica e meno in gara. Ma quest’anno abbiamo una macchina forte in gara quindi possiamo farcela. Voglio finire il lavoro in gara”. Poi un passaggio sulla vittoria a Monza.

“Ogni gara bisogna resettare rispetto a quelle precedenti e lo abbiamo fatto”, conclude Leclerc. Un pensiero condiviso dal compagno di squadra Carlos Sainz: “Penso che abbiamo avuto qualifiche solide e ci siamo messi in buone condizioni per domani – spiega lo spagnolo – In genere questa pista non mi piace e sono contento del terzo posto anche perché il mio passo gara è buono”. Tra i due ferraristi c’è la McLaren di Oscar Piastri a poco più di tre decimi dal monegasco: “Questa è una pista che premia il rischio. Non sono riuscito a sfruttare al massimo la prima parte della pista. Penso che da questa posizione di partenza si può lottare per la vittoria ma è difficile sorpassare chi ti precede”, conclude sapendo però che rispetto al Gran Premio di Montecarlo qui le occasioni sono più numerose.

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Morto Toto’ Schillaci, eroe delle notti magiche

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Totò Schillaci, idolo di Italia 90, è morto a 59 anni. L’ex calciatore era stato ricoverato in gravi condizioni lo scorso 7 settembre nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico a Palermo. Lo comunica l’azienda sanitaria. Il bomber della Nazionale, della Juve e dell’Inter sembrava nei giorni scorsi rispondere alle cure del medici. Tanto che i bollettini segnalavano un leggero ma costante miglioramento. Nelle ultime ore le sue condizioni si sono aggravate. La camera ardente potrebbe essere allestita nello stadio Renzo Barbera del Palermo. 

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Salta la prima panchina in serie A, la Roma esonera Daniele De Rossi

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L’AS Roma ha annunciato ufficialmente di aver sollevato Daniele De Rossi dall’incarico di allenatore della Prima Squadra. La decisione, come spiegato dal Club, è stata presa nell’interesse della squadra, con l’obiettivo di riprendere il percorso auspicato in un momento in cui la stagione è ancora nelle sue fasi iniziali.

Il Club giallorosso ha espresso gratitudine a De Rossi per il lavoro svolto nei mesi trascorsi come tecnico, sottolineando la passione e la dedizione con cui ha guidato la squadra. Nonostante la separazione professionale, De Rossi sarà sempre considerato una figura di casa nella Roma, simbolo di un legame indissolubile con i colori giallorossi.

La società ha inoltre fatto sapere che seguiranno ulteriori comunicazioni riguardanti la guida tecnica della squadra, con l’intento di dare una nuova direzione al progetto sportivo per il resto della stagione.

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Champions: Thiago esordio da sogno, Juve fa 3-1 con PSV

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La Juve di Champions è la versione più bella di questo inizio stagione. I bianconeri travolgono il Psv per 3-1, Thiago Motta vive un debutto da sogno e Yildiz fa impazzire i 40mila dello Stadium: la perla del turco è degna del miglior Del Piero, a 19 anni e 136 giorni supera proprio Alex nella classifica dei marcatori più giovani della Juve nella competizione. A tempo scaduto arriva il 3-1 di Saibari che “rovina” l’imbattibilità dei bianconeri, ma non la festa. Thiago Motta fa solo due cambi rispetto alla squadra che ha cominciato ad Empoli: nell’undici titolare non c’è Douglas Luiz ma McKennie con Locatelli davanti al quartetto difensivo formato da Kalulu, Gatti, Bremer e Cambiaso.

In porta torna Di Gregorio, resta ancora fuori Danilo mentre davanti vengono confermati Gonzalez e Koopmeiners con Yildiz alle spalle di Vlahovic. Bosz lancia De Jong come punta centrale del tridente completato da Bakayoko e Tillman. Tra i pali non c’è Benitez, rientrato in Olanda per la nascita del figlio, bensì il suo vice Drommel. E’ l’esordio di Thiago Motta in Champions, ma anche di Chiellini nella sua nuova veste: l’ex capitano bianconero è tornato in società da dirigente, il “battesimo” è avvenuto al pranzo Uefa al ristorante “Del Cambio” in pieno centro a Torino.

Allo Stadium torna a suonare la “musichetta” a distanza di 685 giorni dalla sfida contro il Psg di novembre 2022, il primo tiro in porta è del Psv con Veerman dopo sette minuti ma Di Gregorio blocca a terra senza affanni. La manovra olandese appare più fluida, i bianconeri rispondono con un colpo di testa di Nico Gonzalez smorzato da Dams.

E’ il segnale che la Juve sta prendendo le misure, al 21′ arriva il vantaggio: Yildiz prende palla e punta Ledezma, poi fa partire un destro a giro che si infila sotto l’incrocio dei pali. E’ il classico gol alla Del Piero, proprio l’idolo del turco che esulta con la linguaccia di “Pinturicchio” e quasi non si rende conto della sua prodezza al debutto in Champions. Lo Stadium è una bolgia, la squadra di Thiago Motta spinge sull’acceleratore e va subito vicina al raddoppio ma Drommel si supera di piede su McKennie.

Il Psv barcolla e si salva anche su Nico Gonzalez, poi al 27′ becca il 2-0 firmato dall’americano che questa volta non sbaglia. I due allenatori non fanno cambi nell’intervallo, ma soprattutto non cambia l’atteggiamento offensivo dei bianconeri che trovano subito il tris: Vlahovic si traveste in uomo-assist, Nico Gonzalez è dimenticato in mezzo all’area e tutto solo batte ancora Drommel. Thiago Motta inserisce Danilo e Thuram e al 69′ concede lo standing ovation a Yildiz, Bosz prova a scuotere il suo Psv con Saibari e Lang.

La reazione della sua squadra è tutta in un destro centrale di Saibari, Vlahovic si divora il poker e a tempo scaduto arriva il gol della bandiera per gli olandesi realizzato proprio dal subentrato marocchino. La Juve può esultare per l’esordio vincente in Champions, sabato sempre allo Stadium ci sarà il big-match contro il Napoli: l’obiettivo è ripartire anche in campionato dopo due 0-0 di fila, all’orizzonte c’è il primo crash-test per lo scudetto contro il grande ex Antonio Conte.

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