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Europei: vaccini e tamponi, il protocollo anti covid

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Obiettivo evitare cluster e concludere il torneo con meno casi possibili, anche grazie al livello di vaccinazione raggiunto in tutta Europa. L’Uefa ha aggiornato il suo protocollo per le gare internazionali in vista degli Europei per evitare le situazioni pericolose, come successo troppo spesso nelle varie finestre delle nazionali durante il corso della stagione. Prima indicazione: vaccinare, dove possibile. L’Uefa ha infatti aggiunto il tema nel suo protocollo relativo alle partite. “La vaccinazione e’ una misura fondamentale nella lotta contro il virus ed e’ fortemente incoraggiata dalle autorita’ sanitarie”, si legge. “La Uefa raccomanda pertanto a tutte le squadre di perseguire le opzioni di vaccinazione non appena ragionevolmente disponibili nel rispettivo paese”. Chi sara’ vaccinato, come e’ successo per i giocatori dell’Italia, tuttavia dovra’ continuare ad essere testato con i tamponi per “proteggere coloro che non hanno ancora avuto la possibilita’ di essere vaccinati”. Tuttavia, i tamponi potrebbero anche essere interrotti “quando un numero significativo di membri della delegazione del team e’ stato vaccinato”, spiega l’Uefa. Il tema dei tamponi e della bolla resta comunque centrale. In linea di principio, i giocatori e lo staff piu’ vicino alle squadre saranno testati ad intervalli non superiore ai quattro giorni. Quando gli azzurri giocheranno a Roma, ad esempio, verranno testati uno o due giorni prima della partita, con risultati che dovranno essere consegnati al massimo sei ore prima dell’orario di inizio della partita. Per il resto, restera’ l’obbligo per ciascuna squadra della bolla, con spostamenti consentiti solo tra sede di allenamento e stadio. E se dovessero esserci contagi? I giocatori positivi, cosi’ come i contatti di positivi, potrebbero in caso essere sostituiti ma solo fino alla prima partita ufficiale nella competizione. Dopo, saranno considerati come ‘normali’ infortunati: serviranno almeno 13 giocatori disponibili e negativi ai test (tra i quali almeno un portiere) per scendere in campo. Nel caso in cui una delle nazionali non avesse a disposizione il numero minimo di cui sopra, la partita puo’ essere riprogrammata entro le 48 ore successive: nel caso in cui, invece, non potesse essere riprogrammata, la sanzione sara’ la sconfitta per 3-0 a tavolino per la nazionale senza abbastanza giocatori a disposizione. E i casi Covid potrebbero riguardare anche gli arbitri, per i quali l’Uefa prevede una ipotesi particolare: se risulta positivo un membro della squadra arbitrale designata per una partita, l’Uefa puo’ eccezionalmente nominare ufficiali di gara sostitutivi che possono essere della stessa nazionalita’ di una delle squadre in campo.

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Coppa Davis: Italia in finale per la seconda volta consecutiva

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In doppio o in singolare, Matteo Berrettini e Jannik Sinner non tradiscono. Dopo aver eliminato in coppia la ostica Argentina, il romano e l’altoatesino, cosi’ diversi e cosi’ simili, prendono per mano l’Italtennis per regalarle la seconda finale consecutiva. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Jose’ Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno.

Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti e’ stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di una partita mai in bilico. “Iniziare avanti 1-0 e’ diverso, grazie Matteo (Berrettini, ndr) e a tutti gli italiani qui – ha detto a caldo il fuoriclasse di San Candido – E’ bello tornare in finale. la Davis mi da’ una delle sensazioni migliori di sempre, e’ stato un match difficile oggi, sono felice di come sia andata”.

“Qui e’ come giocare in Italia – ha ammesso Berrettini – Adoro giocare in Davis, mi piace qeusta atmosfera, spero di giocare ancora di piu’ in nazionale nei prossimi anni”. “Matteo e Jannik hanno espresso un livello di tennis incredibile, ma abbiamo ancora uno step da fare”, ha sottolineato il capitano Filippo Volandri proiettandosi verso la finale di domani contro l’Olanda (ore 16).

Olanda che domani, contro i campioni uscenti, vivra’ la sua prima finale in Davis della sua storia. Fa bene Sinner ad avvertire che nel tennis non esiste nulla di scontato: dopo aver eliminato la Germania, gli Oranje di Haarhuis daranno di certo tutto in campo: Tallon Griekspoor, n.40 Atp, Botic van de Zandshulp, 80, e il doppista Wesley Koolhof, alla sua ultima apparizione da professionista, non saranno clienti facili. L’Italia pero’ ha un Sinner in piu’ nel motore, un campione che sta tornando come Berrettini, un ottimo giocatore come Lorenzo Musetti e la coppia Bolelli-Vavassari pronta all’occorrenza.

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Coppa Davis, Sinner: è stata dura, magnifico tornare in finale

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“E’ stata dura ma con tanti tifosi italiani in tribuna e un’atmosfera così è piu’ facile far bene”: lo ha detto Jannik Sinner dopo il successo su Alex De Minaur che ha regalato all’Italia la seconda finale di Coppa Davis di fila. “Matteo ha lottato e portato il primo punto, io volevo chiudere ed è andata bene”, ha aggiunto, “è magnifico essere di nuovo in finale dopo un anno. Daremo il 100% con l’Olanda e vedremo come andra’”. “Grazie mille a tutti!”, ha aggiunto in italiano rivolgendosi al pubblico. Sinner si conferma bestia nera di De Minaur: il punteggio di 6-3, 6-4 e’ stato più combattuto del 6-3, 6-0 della finale di Davis di un anno fa e speculare al 6-3, 6-4 rifilato all’australiano alle Finals di Torino. L’altoatesino ha una striscia aperta di vittorie in singolare (13, complessivamente sono 72 nel 2024) e in Davis non perde da due anni ed e’ reduce da 8 successi di fila tra singolo e doppio.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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