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Estate da star: vip da tutto il mondo sbarcano in Campania

Madonna, Robert De Niro, Mark Zuckerberg e altre celebrità internazionali scelgono la Campania per le loro vacanze estive. Capri, Positano, Ischia e Napoli diventano il fulcro del jet set mondiale, tra feste esclusive e momenti di relax.

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La Campania, con le sue iconiche località costiere e isole da sogno, si conferma ancora una volta la meta preferita delle star internazionali. Questa estate, la regione accoglie un’incredibile concentrazione di celebrità, pronte a godersi le bellezze naturali e culturali della Costiera Amalfitana, Capri, Ischia e Napoli.

Madonna è una delle presenze più attese. La regina del pop, che il 16 agosto festeggerà il suo 66° compleanno, ha scelto per la quarta volta l’Italia come destinazione per celebrare questa ricorrenza speciale. Si vocifera che la Material Girl possa spegnere le candeline in un esclusivo party a Capri, su un maxi yacht con vista sui Faraglioni, o agli Scavi di Pompei, durante una cena intima con pochi amici. Anche se i dettagli sono top secret, si sa che Madonna ha già scelto l’abito per la serata, creato dal suo fidato couturier, Francesco Scognamiglio, che è già sull’isola pronto ad accoglierla.

Nel frattempo, Robert De Niro ha scelto Ischia per il suo soggiorno. Accompagnato dalla moglie Tiffany Chen e dalla loro figlia Gia Virginia, l’attore ha esplorato le delizie culinarie locali, facendo tappa in rinomati ristoranti dell’isola, tra cui l’Eden e Indaco di Chef Pasquale Palamaro.

Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, ha fatto base al porto di Castellammare con il suo mega yacht “Launchpad”. Da lì, ha esplorato Pompei, il Vesuvio e Capri, facendo anche un’incursione segreta a Napoli per scoprire alcuni dei tesori nascosti della città.

Anche Russell Crowe ha visitato la Campania, esibendosi in un concerto al teatro antico di Pompei. Il celebre attore ha chiuso lo show con la canzone “Sarà perché ti amo”, conquistando il pubblico.

Bernard Arnault, CEO di LVMH, ha optato per Capri, dove ha trascorso giornate tranquille lontano dai soliti itinerari turistici, preferendo passeggiate lungo via Krupp e partite di tennis con i suoi figli.

Gli dei del basket, Magic Johnson e Michael Jordan, hanno scelto la Costiera Amalfitana e Capri per le loro vacanze. Jordan, accompagnato dalla moglie Yvette Prieto e dalle figlie, ha trascorso una serata mondana alla Taverna Anema e Core di Capri, un locale che ha visto anche la presenza di altre star come Zac Efron, Chiara Ferragni e Jennifer Lopez.

Infine, Leonardo Di Caprio ha solcato le acque del Mediterraneo a bordo del suo superyacht, accompagnato dalla fidanzata Vittoria Ceretti e dall’amico Tobey Maguire. Le tappe della loro crociera hanno incluso Capri, Positano e Nerano, con una sosta gastronomica al rinomato ristorante Lo Scoglio.

Anche Jennifer Lopez, senza il marito Ben Affleck, è tornata a incantare la Costiera Amalfitana, confermando ancora una volta la sua passione per queste località che offrono un mix irresistibile di bellezza naturale, lusso e privacy.

Questa estate, la Campania brilla non solo per le sue meraviglie paesaggistiche, ma anche per la presenza di alcune delle più grandi star internazionali, che la scelgono come rifugio esclusivo e luogo di svago.

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Non solo sciolti per mafia, ipotesi tutor per i Comuni

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Un delicato equilibrio tra il rispetto del voto dei cittadini e la gravità dell’infiltrazione criminale. Questo il tema che oggi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha portato all’attenzione dell’Anci, lanciando la proposta di rimodulare l’articolo del testo unico sugli enti locali sullo scioglimento delle amministrazioni ‘sospette’. L’idea del titolare del Viminale è quella di creare una nuova figura, una sorta di tutor, che possa intervenire nelle situazioni meno gravi e complesse evitando quindi lo scioglimento del Comune, provvedimento “lacerante e doloroso”, come ha spiegato lui stesso all’assemblea dei sindaci riunita a Torino. Ma non solo, Piantedosi ha anche confermato l’intenzione del governo di voler ripristinare le Province, con l’elezione diretta e la rimodulazione delle competenze. “La cosiddetta abolizione si è rivelata fallimentare – ha detto – pensiamo ad un un passo indietro”. Il focus dell’intervista che oggi ha visto protagonista il ministro dell’Interno è stato quello della riforma del Tuel, un testo che – ha detto lo stesso Piantedosi – “ha ormai un quarto di secolo di vita”.

“Credo – ha ribadito – che ci sia un unanime convincimento che la riforma sia indispensabile e necessaria”. Tra le “questioni da limare” ci sarebbe proprio quella delle province, un tema che già dal suo insediamento anche il ministro per l’Autonomia, Roberto Calderoli, aveva fortemente rilanciato. “Noi – le parole di Piantedosi – cercheremo di condividere questa ipotesi di riforma con tutte le parti politiche, compresa l’attuale opposizione”. La revisione del testo, inoltre, potrebbe prevedere anche novità sullo scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose, previsto dall’articolo 143. “L’esperienza pratica ci ha insegnato” che è meglio mettere “nel sistema qualcosa in mezzo tra scioglimento e non scioglimento, come misure di affiancamento, una sorta di commissariamento”.

“Nessuno – ha sottolineato il titolare del Viminale – immagina di poter arretrare rispetto ai presidi di legalità. Ma è sempre lacerante e doloroso il fatto che ci siano misure molto forti che incidono sui principi democratici. Bisogna cercare una ulteriore forma di equilibrio tra mantenimento dell’esito dei circuiti democratici e il presidio di legalità”. Prima di lasciare il palco, il ministro è tornato a ribadire la volontà del governo di spingere sulla videosorveglianza nella città. “Vorremmo creare un paniere di risorse economiche per implementare e aggiornare i sistemi – ha concluso -. Non è che ci piace il Grande Fratello, ma i dati ci dicono che più del 50% dei reati che viene scoperto si avvale di strumenti di indagine legati alla videosorveglianza. Andiamo incontro all’intelligenza artificiale, è illusorio pensare che la privacy possa frenare le enormi potenzialità che questi sistemi danno. Credo che la soluzione sia nell’avere fiducia nelle istituzioni”.

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Porno attore italo-egiziano arrestato in Egitto, la preoccuoazione della mamma in Italia

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Del figlio non sa più nulla dal 10 novembre scorso, dal giorno dopo un arresto al Cairo dai contorni tutti da chiarire. E’ la vicenda che riguarda Elanain Sharif, 44enne nato in Egitto ma cittadino italiano, di cui la madre dice di avere perso le tracce dopo che è stato fermato dalle autorità egiziane al suo arrivo dall’Italia. Un caso seguito con la “massima attenzione” dalla Farnesina dopo la denuncia della donna che era col figlio al momento del fermo. L’uomo si troverebbe, comunque, in una struttura nota anche alle autorità italiane. La madre avrebbe appurato che si trova nel carcere di Alessandria d’Egitto.

Sharif e la madre erano atterrati al Cairo provenienti dall’Umbria. L’uomo vive, infatti, da alcuni anni a Terni mentre la madre è residente a Foligno ed è sposata con un italiano. “E’ una vicenda che inevitabilmente ci riporta ai casi di Regeni e Zaky – afferma l’avvocato Alessandro Russo, legale della famiglia -. Sono andati al Cairo dove hanno un appartamento, erano lì per commissioni come avevano fatto tante altre volte ma appena arrivato è stato bloccato e gli hanno sequestrato il passaporto italiano”. Su punto a quanto si apprende, essendo anche cittadino italiano, Sharif aveva scelto di rientrare in Egitto col passaporto egiziano, e anche per questo è stata più lenta la procedura per una visita consolare. Sui motivi dell’arresto gli elementi sono al momento pochi. “Ciò che ha portato all’arresto non è chiaro, si tratterebbe di qualcosa legato a contenuti su Facebook ma non abbiamo capo di imputazione”, dice l’avvocato. Sharif lavora nell’industria del porno (è noto come Sheri Taliani) e questo potrebbe essere il motivo dell’arresto e in particolare l’avere diffuso immagini vietate dalle leggi egiziane.

“In aeroporto è stato tenuto a lungo negli uffici della polizia e poi la madre lo ha visto uscire con le manette ai polsi – aggiunge – Le procedure di arresto sono state effettuate utilizzando solo il passaporto egiziano, quello dell’Italia gli è stato restituito alcuni giorni dopo”. Sharif è stato, quindi, trasferito nel carcere della Capitale. “E’ stato lì per alcuni giorni, in condizioni inumane: senza potere dormire, poteva stendersi solo per mezzora, per sedersi su una sedia, anche per pochi minuti, doveva pagare. La madre l’ha visto per pochi istanti, il 10 novembre poi più nulla”, aggiunge il legale.

Russo ha immediatamente allertato la Farnesina e l’ambasciata italiana. La sede diplomatica al Cairo, in stretto coordinamento con il Ministero degli Esteri, sta seguendo “con la massima attenzione il caso” e l’ambasciata sta avendo costanti contatti con la madre dell’uomo. La donna, non senza difficoltà, è riuscita ad appurare che Sharif è stato trasferito nel carcere di Alessandria d’Egitto. “Lei ora è lì, assieme al fratello che lavora nella polizia egiziana e spera di avere notizie di un suo rilascio ma è preoccupatissima”, aggiunge Russo.

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Imprenditore campano arrestato in Gallura per frode fiscale

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Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari. Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca. Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti. E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia. A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

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