Un grossolano errore di Ibanez, che forse stava pensando già alle convocazioni mondiali che il ct del Brasile Tite renderà note domani, e la propria sterilità offensiva condannano la Roma alla sconfitta nel derby della capitale. E’ una vittoria che rilancia la Lazio fino al terzo posto e di cui è protagonista un altro brasiliano, quel Felipe Anderson che in Qatar non andrà ma che quando Sarri lo chiama in causa risponde quasi sempre presente.
Così è stato anche oggi, pur considerando che senza la collaborazione di Ibanez, che si è fatto scippare il pallone da Pedro andato in pressing sul rivale, l’ex del Santos non avrebbe segnato. E, va ricordato, non è la prima volta che Ibanez ‘tradisce’ la sua squadra nella stracittadina: era già successo a gennaio del 2021 quando il brasiliano aveva commesso due topiche, sui gol di Immobile e Luis Alberto. Ma è inutile addossare la croce soltanto al n.3 dei giallorossi, la Roma continua a scontare i propri problemi offensivi, in un reparto dove Abraham è irriconoscibile e così facendo si sta giocando la possibilità di andare ai Mondiali, mentre Belotti sconta la mancata preparazione estiva ed è quindi lontano dalla forma migliore.
Resta il rammarico per la traversa di Zaniolo nel primo tempo, quando la Lazio era già passata in vantaggio, e a rendere ancor più nera la giornata romanista si è messo l’infortunio di Lorenzo Pellegrini, costretto a uscire anzitempo per un problema al flessore. Nel secondo tempo la ‘Magica’, sospinta dal pubblico, ha provato ad attaccare ma non si è mai resa realmente pericolosa, nonostante l’impegno del subentrato Volpato, ragazzo davvero interessante. In ogni caso la difesa della Lazio non è sembrata mai in affanno, molto solida nella coppia centrale Romagnoli-Casale (aveva ragione Sarri, in estate, ad invocare l’arrivo dei due) e con un Provedel puntuale in ogni uscita, a differenza di quanto succedeva l’anno scorso quando fra i pali laziali c’era Strakosha.
A rendere ancor più amara la sconfitta della Roma è la constatazione che i ‘cugini’ erano privi dei loro due uomini migliori, lo squalificato Milinkovic Savic e l’infortunato Immobile, comunque andato in panchina a fare il tifo per i compagni. Ed è inutile, per i romanisti, anche attaccarsi all’alibi della mancanza di Dybala e di quel Wijnaldum che finora non si è mai visto. Camara è un’altra cosa, e non in meglio. E’ stato comunque un derby non bello ma come sempre caldo, forse troppo come dimostrano l’espulsione di Foti, assistente di Mourinho, per qualche parola di troppo e soprattutto il principio di rissa nei minuti finali dopo un contatto fuori campo, apparso fortuito, tra Rui Patricio e Radu, con il romeno che era finito a terra.
Il gol del successo biancoceleste arriva al 29′, con Ibanez che esita nel passare la palla, Pedro che lo pressa, lo anticipa e serve Felipe Anderson, il quale, a tu per tu con Rui Patricio, non sbaglia. Ed è questo l’episodio di una partita che, altrimenti, con ogni probabilità sarebbe finita senza reti vista la voglia primaria di entrambe le squadre di non perdere. Invece c’è una vincitrice, e il significato di questo successo è tutto nell’espressione e le urla di gioia di Romagnoli sotto la curva nord dopo il fischio finale. Sembra tornato il bambino che, ad Anzio, impazziva per Nesta.
Matteo Berrettini e Jannik Sinner hanno battuto in due set, 6-4 7-5, Maximo Gonzalez e Andres Molteni, nel doppio decisivo tra Italia e Argentina del quarto di finale di Coppa Davis in corso sul veloce del “Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena” di Malaga. L’Italia batte, così, l’Argentina 2-1 e approda in semifinale dove affronterà l’Australia.
Pep Guardiola ha rinnovato per altri due anni, quindi fino al 20 giugno del 2027, il contratto che lo lega al Manchester City, e che era in scadenza al termine di questa stagione calcistica. L’annuncio è stato dato dal club campione d’Inghilterra. Secondo la stampa locale, nel nuovo accordo non ci sarebbe una clausola che permetterebbe al tecnico di liberarsi nel caso il City fosse retrocesso a tavolino per i casi di infrazioni al fair play finanziario della Premier per i quali è sotto inchiesta.
La Juventus ha lanciato una nuova iniziativa per i tifosi. “Da giovedì 21 novembre dalle ore 10:00 sarà disponibile il mini Abbonamento ‘8 games pass’ a partire da 285 euro” si legge sul sito ufficiale del club. Sarà possibile, dunque, assicurarsi un posto per le ultime gare casalinghe di campionato nella stagione 2024/2025: le partite comprese sono contro Empoli, Inter, Hellas Verona, Atalanta, Genoa, Lecce, Monza e Udinese. L’iniziativa “consentirà sia il cambio nominativo sia la rimessa in vendita del posto, darà inoltre la prelazione sul posto per le partite di Coppa che eventualmente la Juventus disputerà in casa nelle fasi successive e con il raggiungimento del 75% delle presenze (6 partite su 8) darà anche la possibilità della prelazione sul rinnovo dell’abbonamento della prossima stagione”.