“Voglio ringraziarvi per i messaggi di incoraggiamento. Mi dispiace che vi siate preoccupati senza motivo. Voglio dirvi che non è successo niente, che sto bene. E che oggi mi prendo cura dei miei nipotini Benjamin, Dieguito Mattia, e per mio figlio Diego Fernando. Vi mando un bacio a tutti!!! 💪❤️”. È questo il messaggio che Diego Armando Maradona ha inviato ai suoi fans appena lasciato l’ospedale di Buenos Aires dove è rimasto per alcune ore in osservazione. Con lui, per tutto il tempo, ad assisterlo, a stargli vicino, c’era Diego Junior, il figlio napoletano che oramai, dopo anni di incomprensioni, ha un rapporto eccellente col suo papà.
Dalla paura al sollievo. ”Nulla di grave” per Diego Armando Maradona che per poche ore è stato ricoverato per precauzione in ospedale a Buenos Aires. Emorragia gastrica era stato detto. Ma il campione argentino è stato dimesso tremore dopo il ricovero. Il Pibe de Oro era stato trattenuto nella clinica Olivos, nella zona nord di Buenos Aires, dove l’ex numero 10 del Napoli e della nazionale argentina si era recato per una serie di controlli di routine prima di ripartire per il Messico, dove allena la squadra dei Dorados di Sinaloa. I medici si erano accorti che qualcosa non quadrava e il problema constatato aveva richiesto una serie di ulteriori accertamenti, tra cui una endoscopia. Appena scattato l’allarme, Maradona era stato raggiunto in clinica dalle sorelle, dalle figlie e dal figlio Diego Junior, che da un paio di settimane si trova in Argentina per il battesimo del figlio Dieguito Matias.
Maradona è rimasto così solo poche ore in osservazione nel centro clinico che ha potuto lasciare in serata a bordo di un SUV nero. E Dalma, figlia maggiore dell’ex calciatore del Boca Juniors e del Napoli e ora allenatore dei Dorados di Sinaloa messicani, ha confermato via Twitter la notizia della fine dell’emergenza, ringraziando quanti si erano preoccupati per la sua salute. Non si sa se per il momento se Diego potrà imbarcarsi per il Messico, come voleva fare domenica, o se dovrà osservare alcuni giorni di riposo in Argentina. Proprio poche ore prima del ricovero, l’agente di Maradona, Matias Morla, aveva annunciato che il suo assistito avrebbe continuato ad allenare i Dorados di Sinaloa, e sarebbe tornato in Messico “non appena avrà completato degli esami medici di routine”. L’annuncio di uno degli avvocati dell’ex fuoriclasse del Napoli era arrivato per smentire le voci di un addio del suo assistito alla panchina della squadra che gioca nella serie B messicana. Quindi l’ex ‘Pibe’ vuole prendersi la rivincita dopo aver perso contro l’Atletico San Luis la doppia finale dei playoff promozione. E anche per via del ricovero Maradona non fara’ in tempo a dirigere la sua squadra nella prima partita del campionato, che comincia domenica, quella contro il Celaya. ”Diego Maradona ha raggiunto l’accordo per continuare con i Dorados – ha twittato Morla – e continuerà ad essere l’allenatore della squadra. Riprendera’ a dirigere gli allenamenti non appena avra’ completato degli esami medici qui in Argentina”. Il 4 gennaio evidentemente e’ una data che non porta fortuna a Maradona. Proprio 19 anni fa, il 4 gennaio del 2000, il campione argentino fu vittima di un’overdose di cocaina e venne ricoverato in coma nella clinica Cantegril di Punta del Este, in Uruguay, dove si trovava per trascorrere le festività di fine anno.
Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.
Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.
Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.
“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.