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Cronache

Elezioni in Sardegna, il caso exit poll sballati arriva in Parlamento: il M5S chiede di revocare l’appalto affidato al Consorzio Opinio

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Approda in Parlamento il caso degli exit poll commissionati dalla Rai al Consorzio Opinio in occasione delle recenti elezioni regionali in Sardegna. In una interrogazione presentata ieri di cui è primo firmatario il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Marilotti e rivolta al presidente e all’amministratore delegato della Rai, si chiede se nel contratto stipulato tra la tv pubblica e il Consorzio Opinio sia prevista una clausola sulla qualità del servizio erogato, se non si ravvisino violazioni contrattuali e se contrattualmente sia stata prevista una clausola di recesso in caso di errori. “Il dato proposto per quel che riguardava i candidati a presidente, ben lontano dallo scostamento massimo del 3% diffuso dallo stesso Consorzio Opinio, si è rivelato infatti totalmente errato – spiega Marilotti – Da quando esiste l’elezione diretta del presidente della Regione Sardegna non si era mai verificato, come nelle presenti elezioni, un distacco cosi’ significativo tra il primo ed il secondo candidato (15 per cento a favore del primo, oltre 110.000 voti in piu’), mentre gli exit poll prevedevano un testa a testa”. Per Marilotti “questo ha generato una evidente distorsione del dibattito pubblico, sia nel corso della serata che, considerato anche il ritardo nell’arrivo dei dati reali, per buona parte della mattinata della giornata successiva, incidendo anche sull’orientamento dei titoli di tutti i giornali in edicola nella giornata del 25 febbraio”.

Ma che cosa è questo Consorzio Opinio? Da chi è composto?  La Rai si è così dotata dei partner per i relativi rilevamenti, affidando l’incarico a questo consorzio formato da Istituto Piepoli con Noto Sondaggi ed EMG, attraverso il consorzio Opinio, appositamente creato e che è stato preferito all’rti composto da SWG con Ipsos Italia e Ipsos France. La gara era relativa, nel dettaglio, all’affidamento di “servizi di monitoraggio degli eventi elettorali per varie tipologie di consultazioni, comprensive di eventuali turni di ballottaggio, necessari a fornire stime preventive rispetto alle comunicazioni ufficiali dei risultati da parte del Ministero dell’Interno, a supporto delle coperture giornalistiche degli eventi elettorali stessi. Le tipologie interessate sono: elezioni politiche (Camera dei Deputati e Senato della Repubblica); elezioni europee; referendum; elezioni amministrative regionali e comunali; turno di ballottaggio per elezioni politiche e per amministrative comunali/regionali. I servizi vanno erogati tramite: exit-poll, exit-poll ponderati e proiezioni”. L’importo dell’accordo è di 5.394.000 euro per 24 mesi. EMG, di cui è d.g. e partner Fabrizio Masia, fa capo ad Acqua Group; Noto Sondaggi, invece, a IPR Marketing, guidato sempre da Antonio Noto, founder e direttore di quest’ultimo. La vittoria con Istituto Piepoli del bando ha portato le tre sigle a dar vita a un nuovo consorzio, chiamato Opinio, la cui presidenza è stata affidata a Sandra Bruno, v.p. e direttore ricerche dell’istituto di Nicola Piepoli che, a sua volta, ne è diventato presidente emerito.

La nuova realtà, forte della ventina di milioni di euro di giro d’affari aggregato dei tre Gruppi cui fa capo, si potrà ora presentare ad altre eventuali gare con il citato marchio.

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Cronache

Madre uccide figlia di 10 mesi, era nella vasca da bagno

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Lo ripete ai carabinieri come un mantra: “Stiamo insieme da 18 anni, Perla era il nostro sogno. L’abbiamo voluta tantissimo”. Quasi a non credere a quello che è successo. Antonio Parrinello, 36 anni, è il papà della bimba di dieci mesi trovata senza vita, nel primo pomeriggio di oggi, a Nole, nel Torinese. Affogata, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, nella vasca da bagno dell’abitazione dei genitori, una villetta indipendente in via Grazioli, a due passi dal centro del paese. La piccola sarebbe morta per mano della mamma, Carola 34 anni, alle prese da qualche tempo con una grave depressione post partum. La donna ha anche tentato il suicidio: ora è ricoverata e piantonata all’ospedale Molinette di Torino, non in pericolo di vita. Si è colpita con un coltello al torace e al collo ma le ferite non hanno leso organi vitali.

E’ stata sottoposta a intervento chirurgico ed è in prognosi riservata. A dare l’allarme è stato proprio il compagno, rientrando a casa durante la pausa pranzo. Ha trovato l’abitazione stranamente sbarrata, compresa la chiave inserita nella porta d’ingresso dall’interno. Tanto che, per entrare, è stato costretto a passare da una finestra. Una volta all’interno dell’abitazione si è trovato di fronte alla bimba ormai esanime nella vasca da bagno e, poco distante, la mamma ferita al petto. Ha chiamato il 112 e ha tentato di rianimare la bimba: tutto inutile. Nel frattempo hanno raggiunto via Grazioli le ambulanze e i carabinieri della compagnia di Venaria. La mamma della piccola è stata stabilizzata e trasportata con l’elicottero in ospedale.

Il papà in caserma per essere ascoltato dagli investigatori. Poi sono iniziati i rilievi di rito che dovranno fare piena luce sull’accaduto. A quanto pare la donna era in cura già da qualche mese per la depressione. Proprio oggi pomeriggio era attesa dallo psicologo per una visita. Evidentemente la situazione si è aggravata negli ultimi giorni: circostanza, questa, avvalorata da alcuni biglietti che i militari dell’Arma avrebbero ritrovato all’interno dell’abitazione.

Messaggi, scritti proprio dalla mamma della piccola Perla, in grado probabilmente di rendere più chiaro il male che ha portato al drammatico gesto. Sul contenuto dei biglietti, per ora, massimo riserbo da parte degli inquirenti. Di certo la famiglia non aveva sottovalutato il problema: per questo motivo la donna era seguita da uno specialista che, nelle prossime ore, sarà probabilmente sentito dagli investigatori.

Anche per capire se, in un quadro già delicato come quello della depressione post parto, possano essersi sommati altri problemi nella gestione della piccola. Poche ore dopo il ritrovamento del corpo, il magistrato della procura di Ivrea, Elena Parato, ha effettuato un lungo sopralluogo della villetta. Sono ancora numerose le questioni sulle quali fare chiarezza. Per questo, nelle prossime ore, proseguiranno alcuni accertamenti tecnici, a partire da quelli sui telefoni cellulari dei genitori della bambina. Lo psichiatra Giancarlo Cerveri, membro del Consiglio della Società Italiana di Psichiatria, ricorda come il periodo post gravidanza sia “una fase di grandissima fragilità. Bisogna fare attenzione ai segnali d’allarme.

Tantissimi studi hanno evidenziato come fisiologicamente c’è una deflessione del tono dell’umore transitorio che in molti casi recede spontaneamente ma alcune donne, purtroppo, vanno incontro a una condizione depressiva molto grave, persistente, e che in alcuni casi può trasformarsi in quella che viene chiamata psicosi post partum in cui la condizione psichica della madre diventa ancora più grave”.

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Blitz di Extinction Rebellion in piazza del Viminale: 106 identificati, 33 fogli di via

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Sono state identificate tutte le 106 persone che hanno partecipato stamattina al blitz di Extinction Rebellion in piazza del Viminale s Roma. Tra le città di provenienza Torino, venezia, Verona, Pavia, Brescia, Milano, Treviso e Modena. Secondo quanto si apprende, per 68 è scattato l’accompagnamento negli uffici di polizia dove sono state portate a termine le operazioni di identificazione. Nei confronti 33 di loro è stata disposta la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio da 3 mesi a 6 anni, la cui durata è stata proporzionata ai precedenti di polizia di cui cui ciascuno di loro è gravato. Al termine delle operazioni, tutti hanno lasciato gli uffici di polizia. .

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Tentano di spacciare euro falsi, Carabinieri denunciano quattro ragazzi

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Hanno provato a spendere banconote false, un po’ come nel film “La banda degli onesti”, ma rispetto agli attempati interpreti della pellicola del 1956 Totò, Peppino De Filippo e Giacomo Furia, erano molto più giovani e alla fine sono stati anche scoperti e denunciati. È accaduto a San Felice a Cancello, nel Casertano, dove quattro ragazzi, tre minori di 16 e 17 anni e un 24enne sono stati bloccati mentre provavano a spendere banconote da 50 euro che erano vistosamente false. Più negozianti, che si erano rifiutati di accettare le banconote contraffatte, hanno chiamato i carabinieri, che si sono messi sulle tracce dei truffatori; questi ultimi, di fronte ai sospetti e ai rifiuti degli esercenti, non hanno desistito, passando da un negozio all’altro, fin quando non sono stati fermati a bordo della loro Panda in piazza Castra Marcelli. I carabinieri hanno perquisito i quattro, trovando e sequestrando loro sei banconote false da 50 euro e un’ulteriore somma di 720 euro formata da banconote di vario taglio ma non contraffatte, guadagnate probabilmente mediante lo spaccio di altri euro falsificati. I quattro ragazzi sono stati denunciati per il reato di spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate.

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