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Cronache

Ecoreati e prescrizione, la frustrazione della Procura di Napoli Nord: processi fermi al palo

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La procuratrice di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone, ha lanciato un allarme durante un’audizione in Commissione parlamentare antimafia, evidenziando la crescente frustrazione per il numero di processi legati agli ecoreati che finiscono prescritti. Il fenomeno riguarda i crimini ambientali, come i roghi e gli scarichi tossici nella Terra dei Fuochi, dove spesso le inchieste finiscono per arenarsi a causa dei ritardi nei procedimenti giudiziari.

Troncone ha parlato di un problema cronico che riguarda non solo la difficoltà di identificare i colpevoli, ma soprattutto il lungo tempo che intercorre tra la commissione del reato e l’inizio del processo. “Troppi processi vengono fissati a distanza di anni e ciò porta alla prescrizione, vanificando il lavoro della Procura”, ha dichiarato la procuratrice, rispondendo a una domanda del parlamentare Francesco Borrelli (Verdi).

Secondo Troncone, gli arresti per ecoreati sono limitati e si verificano solo in casi di flagrante, come è accaduto recentemente in un campo rom dove sono state appiccate fiamme a elettrodomestici e pneumatici. Tuttavia, la difficoltà principale risiede nella complessità delle indagini: i responsabili spesso agiscono nell’ombra e i fatti risalgono a molti anni prima, rendendo difficile dimostrare la continuità del reato.

Questa lentezza è aggravata dalla carenza di risorse e dai vuoti di organico tra i magistrati. Troncone ha spiegato che, nonostante gli sforzi della Procura di sequestrare beni e chiedere il rinvio a giudizio, i processi spesso si concludono con la prescrizione.

Anche il presidente del Tribunale di Napoli Nord, Pierluigi Picardi, ha confermato la gravità della situazione, definendo l’analisi di Troncone come “corrispondente alla realtà”. Picardi ha sottolineato l’enorme carico di arretrati che il tribunale si trova a gestire, nonostante i progressi fatti negli ultimi anni, come dimostrano le 1700 sentenze in più emesse lo scorso anno rispetto al precedente.

Il vero nodo della questione, come evidenziato sia da Troncone che da Picardi, è la mancanza di magistrati. Nonostante il Ministero della Giustizia abbia assegnato dieci nuovi magistrati alla pianta organica, solo tre sono arrivati nella sezione penale. Questo rallenta ulteriormente i procedimenti, aumentando il rischio di prescrizione e compromettendo la possibilità di fornire risposte efficaci ai crimini ambientali.

La Terra dei Fuochi continua a essere teatro di gravi crimini ambientali, con roghi di rifiuti industriali, sversamenti abusivi di rifiuti e traffici legati all’industria delle false griffe. Le indagini coinvolgono non solo i responsabili diretti, ma anche manager aziendali, esponenti politici e amministratori locali, in un intreccio di interessi illeciti che necessita di un’azione rapida e risolutiva.

La mancanza di risorse, la lentezza dei processi e la prescrizione rappresentano un ostacolo insormontabile per le indagini, mentre il territorio continua a essere devastato. Il grido d’allarme lanciato dalla Procura di Napoli Nord richiama l’urgenza di investimenti e di attenzione istituzionale, per evitare che i crimini ambientali rimangano impuniti e che il lavoro delle procure sia reso vano dalla burocrazia e dalla mancanza di risorse.

In questo contesto, è essenziale un maggiore supporto da parte delle istituzioni, per garantire che la giustizia ambientalevenga finalmente fatta e che la Terra dei Fuochi possa trovare una via di riscatto.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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