Collegati con noi

In Evidenza

Ecco la nuova A: Inter parte da Genoa, Napoli da Verona

Pubblicato

del

La caccia all’Inter campione in carica è cominciata ufficialmente questa mattina negli studi di Roma di Rds dove la Lega Serie A ha svelato il calendario della prossima stagione. Trentotto giornate al via nel weekend del 17 e 18 agosto con fine il 25 maggio, in mezzo un solo turno infrasettimanale e quattro soste per le nazionali, ma non quella natalizia per un torneo che mantiene il format dell’asimmetria tra girone d’andata e ritorno. Per sapere date e orari delle prime tre giornate, però, bisognerà aspettare domani, quando la Lega diramerà anticipi e posticipi, più il tabellone della Coppa Italia.

Nel frattempo i tifosi possono “programmare le proprie vite”, ha detto scherzando, ma non troppo, il presidente della A, Lorenzo Casini. Dunque partirà poco dopo Ferragosto da Marassi, a Genova e contro il Genoa, la corsa dell’Inter che, secondo molti, sarà ancora la squadra da battere. Le avversarie per la lotta al titolo, poi, saranno sempre le stesse: Milan, Juventus e Napoli con Bobo Vieri che individua proprio nella squadra di Antonio Conte la competitor principale. Ma l’esordio per il neo tecnico partenopeo sarà lontano dal Maradona, con la prima giornata che lo vedrà impegnato al Bentegodi contro il Verona.

Al Milan di Fonseca, invece, toccherà il Torino in casa, mentre la Juventus ospiterà il Como. E proprio la squadra di Fabregas, insieme ad Atalanta e Venezia, comincerà il prossimo campionato in trasferta per via dei lavori da ultimare nei rispettivi stadi. Volerà a Cagliari la Roma di De Rossi, mentre la Lazio se la vedrà all’Olimpico con il Venezia. Per i primi big match, invece, non bisognerà aspettare tanto: alla terza giornata, quella che anticipa la prima sosta per le nazionali, ci saranno Juve-Roma (ritorno il 6 aprile, 12° turno) e Lazio-Milan (ritorno il 2 marzo, 27° turno).

Da circoletto rosso sul calendario anche la quinta giornata che se da una parte vedrà il derby della Madonnina, in programma il 22 settembre con il ritorno il 2 febbraio, dall’altra vedrà anche Antonio Conte tornare allo Juventus Stadium, ma con la divisa di quel Napoli che per anni è stato suo antagonista. La prima vera fase calda del campionato sarà quella ad autunno inoltrato perché all’ottava giornata ci saranno Juventus-Lazio e Roma-Inter, mentre in quella successiva il derby d’Italia tra nerazzurri e bianconeri. Attenzione, poi, all’unico turno infrasettimanale della stagione, quello del 30 ottobre, che di fronte metterà Milan e Napoli, tra l’altro nel giorno del compleanno di Diego Armando Maradona.

Altri quattro big-match ci saranno fra la dodicesima (10 novembre) e la tredicesima giornata (24 novembre, dopo la sosta per la Nazionale): prima Inter-Napoli (ritorno 2 marzo, 8° turno) e il derby Juventus-Torino (ritorno 12 gennaio, 1° turno), poi Milan-Juventus (ritorno il 19 gennai o, 2° turno) e Napoli-Roma (ritorno il 2 febbraio, 4° turno). Come detto si giocherà sempre, anche a Natale, con i turni del 22 e 29 dicembre, in quest’ultimo ci sarà spazio per Juventus-Fiorentina e Milan-Roma. Bisognerà invece aspettare il 5 gennaio, e dunque l’ultima del girone d’andata, per il derby romano con i giallorossi che chiuderanno invece la stagione con un tour de force simile a quello dell’annata appena conclusa visto che nelle ultime otto giornate affronteranno tra le altre: Juventus, Lazio, Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan.

Le polemiche sono già cominciate, così come quelle per un calendario sempre più congestionato visto che dal prossimo anno ci sarà la super Champions e anche il mondiale per club voluto dalla Fifa. Su quest’ultimo fronte è partita la battaglia delle leghe europee alla Fifa, come confermato anche dall’ad della A, Luigi De Siervo. “Tutto il contesto è in fibrillazione, ma non c’è nulla contro un’istituzione ma solo il tentativo di partecipare al processo decisionale e a un cambiamento – ha provato a spiegare l’amministratore delegato -. Quando Fifa e Uefa possono imporre nuove date di fatto comprimono l’attività delle leghe e dei club. C’è preoccupazione per l’ esplosione di gare che le nostre squadre dovranno affrontare.

Abbiamo visto quanto i nostri giocatori fossero sulle gambe all’Europeo. E noi siamo riusciti, in modo mirabolante a inserire un solo turno infrasettimanale, ma sacrificando la pausa invernale”. Difficile basti a contrastare la stanchezza dei giocatori che andranno in campo, ma se si vorrà dare la caccia all’Inter, bisognerà superare anche questo scoglio.

Advertisement

In Evidenza

Julien Bernard, un gesto di amore per la famiglia punito dal Tour de France

Il ciclista professionista Julien Bernard, durante la cronometro di Gevrey-Chambertin, si è fermato per abbracciare la moglie e il figlio. Il gesto, sebbene romantico e significativo, gli è costato una multa. Bernard difende con orgoglio la sua scelta, sottolineando l’importanza della famiglia nella sua vita.

Pubblicato

del

“Cos’ho fatto? Quello che farebbe qualunque marito e padre che vive otto mesi l’anno fuori casa e si trova improvvisamente davanti moglie e figlio durante un lungo viaggio. Mi sono fermato a baciarli e abbracciarli. È stato un momento meraviglioso, che avevo pianificato con cura e che per me vale come una vittoria”. Così Julien Bernard, ciclista professionista francese di 32 anni, ha raccontato il momento speciale vissuto durante la cronometro di Gevrey-Chambertin, in Borgogna.

Durante la tappa a cronometro che passava attraverso il suo villaggio natale, Julien ha deciso di fermarsi brevemente per abbracciare la moglie Margot e il piccolo Charles. Questo gesto, che ricorda i tempi più romantici del ciclismo, è avvenuto in un contesto sportivo frenetico, dove ogni secondo conta.

La giuria e l’Unione Ciclistica Internazionale non hanno apprezzato il gesto. Bernard è stato multato di 200 franchi svizzeri (circa 205 euro) per “comportamento inappropriato in corsa e danno all’immagine del ciclismo”. Questa sanzione viene di solito inflitta per comportamenti come fare pipì troppo vicino al pubblico o litigare con giudici o avversari. Le autorità hanno considerato il comportamento di Bernard potenzialmente pericoloso per gli altri corridori, anche se nessuno ha subito danni.

Nonostante la multa, Julien Bernard rimane fermo nella sua decisione e rifarebbe il gesto altre mille volte. «Nessun problema per la multa che pagherò appena finito il Tour — spiega Bernard — ma confermo che rifarei il gesto mille volte: l’avevo programmato a ottobre quando ho saputo che il tracciato sarebbe passato vicino a casa. Tra allenamenti, ritiri e gare passo 200 notti fuori casa. Mia moglie è sempre idealmente al mio fianco: senza i suoi enormi sacrifici non potrei mai fare questo lavoro».

Dietro al gesto di Julien c’era una meticolosa pianificazione. Aveva chiesto permesso alla squadra, spiegando che avrebbe recuperato il tempo perso spingendo forte nella prima parte della gara. Aveva informato il collega Warren Barguil, che partiva un minuto dopo di lui, e ricevuto il suo consenso. «Mi ha abbracciato. Sapevo dove mi sarei dovuto fermare, non sono nemmeno sceso dalla bici: il tempo di un bacio, avrò perso mezzo minuto. Nelle novanta ore che serviranno per completare questo Tour sono di sicuro i trenta secondi meglio spesi: quell’abbraccio mi ha moltiplicato le forze».

Il gesto di Julien Bernard, pur sanzionato, ha messo in luce l’importanza dei valori umani e della famiglia anche in un contesto competitivo come il Tour de France. La sua scelta di fermarsi per abbracciare la moglie e il figlio dimostra che, nonostante la frenesia e le pressioni del mondo sportivo, ci sono momenti che vanno oltre la competizione e che rimangono indelebili nella memoria.

Continua a leggere

Esteri

Scontri e cariche a Parigi, incidenti in altre città

Pubblicato

del

La festa per la vittoria della sinistra alle elezioni legislative in Francia si è trasformata in una serata di scontri e cariche tra manifestanti, black block e poliziotti a Place de la République a Parigi, mentre incidenti si sono registrati anche in altre città del Paese con almeno un agente ferito dal lancio di una molotov. Dopo che i primi exit poll hanno dato in testa il Nuovo Fronte Popolare, una folla si è radunata nella piazza della capitale francese: partendo da Place des Fêtes, dove si svolgeva una kermesse antifascista, un gioioso corteo è sceso lungo rue de Belleville, accompagnato da una banda e da sempre più persone, tra gli applausi della gente alle finestre.

Il popolo della gauche, migliaia di persone, ha festeggiato una vittoria insperata con le famiglie, spesso con bambini piccoli, tantissimi giovani e giovanissimi in un ambiente festoso, con bandiere e cori per la sinistra e contro Marine Le Pen ed Emmanuel Macron. Fra gli slogan, “Tutti odiano Bardella” e “abbiamo vinto”. E al centro della piazza, è stato dispiegato lo striscione “La Francia è un tessuto di migrazioni”. In serata, la festa è degenerata in violenza: stando a giornalisti di Le Figaro sul posto, le prime cariche della polizia sono avvenute a est di Place de la République, nei confronti di gruppi di individui incappucciati che cercavano di provocare gli agenti.

Arredi urbani sono stati dati alle fiamme e sono state lanciati fuochi d’artificio e altri oggetti contro gli agenti che hanno risposto con gas lacrimogeni. Gruppi di manifestanti sono stati respinti dopo aver tentato di forzare l’ingresso di un grande magazzino di elettrodomestici e prodotti informatici, “Darty”. Secondo una fonte della polizia citata da Le Figaro, i black block hanno attaccato i negozi Bouygues Télécom a Saint Martin e la Banque Populaire in Boulevard Magenta.

Tensioni tra polizia e manifestanti sono scoppiate anche a Rennes e Nantes, dove diverse migliaia di persone si sono radunate dopo aver esultato per i risultati delle elezioni legislative. A Rennes, i manifestanti partiti in corteo verso il centro storico sono stati bloccati dalla polizia che ha sparato gas lacrimogeni in risposta al lancio di oggetti da parte dei manifestanti. La vetrina di un supermercato è stata danneggiata e venticinque persone sono state arrestate “dopo i danni commessi” in città, ha precisato la prefettura. Poco prima di mezzanotte è tornata la calma.

A Nantes, 2.500 persone, secondo la prefettura, si sono radunate per seguire i risultati nel centro della città, in un iniziale clima di festa. Successivamente il corteo ha marciato per le strade ed è stato respinto più volte dalla polizia, che ha utilizzato gas lacrimogeni. Fuochi d’artificio sono stati sparati in direzione della polizia, che è stata anche bersaglio di lanci di bottiglie. Un agente di polizia è rimasto ustionato dopo che una bottiglia Molotov gli è esplosa vicino.

Continua a leggere

Esteri

Orban annuncia suo arrivo in Cina, ‘missione di pace 3.0’

Pubblicato

del

Il premier ungherese Viktor Orban ha annunciato di essere arrivato oggi in Cina. “Missione di pace 3.0”, ha scritto sul suo profilo X pubblicando una foto del suo arrivo in aereo a Pechino.

Nell’immagine, Orban viene accolto all’aeroporto dalla portavoce del Ministero degli Esteri cinese Hua Chunying. Il dicastero di Pechino ha dichiarato da parte sua che il premier ungherese, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell’Ue, incontrerà oggi il presidente cinese Xi Jinping per discutere “questioni di reciproco interesse”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto