“Mi rende felice avere una squadra forte e il Napoli lo è. I ragazzi devono liberarsi la testa per poter giocare il calcio di cui sono capaci: ci proviamo da domani nella sfida contro un grande Barcellona. Una sfida che vogliamo vincere”. Sono le prime parole di Francesco Calzona da neo allenatore del Napoli, a 24 ore dall’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il club dei catalani. L’ex vice in azzurro di Sarri e Spalletti, oggi ha conosciuto i giocatori ed ha chiesto a tutti lo stesso atteggiamento.
“Ho trovato una squadra – ha spiegato – che si è messa subito a disposizione. Abbiamo scambiato poche parole perché ora servono subito i fatti. Servono prima di tutto ai tifosi, ai quali non chiediamo nulla, perché è un pubblico speciale e noi dobbiamo renderli orgogiosi, vogliamo farli felici con le nostre prestazioni. Sanno che un allenatore può cambiare poco in 24 ore in una squadra, ma dobbiamo accelerare il processo di apprendimento: ho detto ai giocatori che non abbiamo più scusanti, dobbiamo migliorare la nostra posizione. Cominciamo ora, dagli ottavi di Champions contro il Barcellona che ha passato dei momenti di difficoltà ma è forte. Io arrivo a questa sfida contento di essere qui a Napoli.
In tangenziale mi è salita l’adrenalina: debutto subito contro un avversario forte ma non mi spaventa, perché il Napoli è una squadra forte, deve ritrovare alcuni concetti per dare il top”. Calzona cerca nella squadra “una nuova identità e se non riuscissi in tre mesi a dare la mia impronta al Napoli mi sentirei un fallito. Ma dobbiamo fare anche i risultati, perché si punta al posto in classifica per la nuova Champions”. Dal punto di vista della formazione, Calzona aspetta l’ultima sgambatura di domani mattina per una squadra che però è pronta a riaccogliere Osimhen al centro dell’attacco, cercando quel contropiede che spesso ha punito la difesa dei catalani e che funziona bene con il nigeriano, con Kvaratskhelia e Politano.
“Vedremo – spiega Calzona – le condizioni di Osimhen, che oggi si è allenato con la squadra regolarmente. Poi vedremo come si sentono, parlo anche di Traoré che non è al 100%, vediamo domani”. Calzona ammette con orgoglio di aver appreso tanto dai due allenatori più amati dai tifosi azzurri negli ultimi anni, Maurizio Sarri e Luciano Spalletti: “Ho lavorato con grandi tecnici che mi hanno trasmesso concetti che mi aiuteranno nel mio prosieguo. Poi ci metto del mio, ma ho nella mia esperienza tre allenatori importanti, perché aggiungo anche Eusebio Di Francesco”. Calzona inizia la sua stagione con accanto Di Lorenzo: “Quando si cambia allenatore per la terza volta – spiega il capitano – vuol dire che qualcosa che non va, la squadra è cosciente di questo, abbiamo preso coscienza di dover fare di più. Ora ci metteremo al lavoro con il nuovo mister per uscire tutti da una situazione che non ci vede contenti, la delusione è di tutti noi, ora diamo il massimo per uscire da questa situazione. Ringrazio anche Mazzarri, ci siamo sentiti e dispiace, sappiamo che quando si cambia l’allenatore è una sconfitta per la società, l’allenatore e la squadra. Avevamo perso ultimamente l’entusiasmo che avevamo l’anno scorso, ora reagiamo da professionisti e siamo a disposizione del nuovo tecnico, domani cerchiamo di mettere in campo quel poco che il tecnico ha potuto trasmetterci e di fare un grande match”.