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Spettacoli

È morta Raffaella Carrà

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È morta Raffaella Carrà. “Raffaella ci ha lasciati. E’ andata in un mondo migliore, dove la sua umanita’, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”. Con queste parole Sergio Iapino da’ il triste annuncio unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori piu’ stretti.
Raffaella Carrà si e’ spenta alle ore 16.20 di oggi, dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo cosi’ minuto eppure cosi’ pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volonta’ ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinche’ il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei. Donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicita’, non aveva avuto figli ma di figli – diceva sempre lei – ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad “Amore”, il programma che piu’ di tutti le era rimasto nel cuore. Le esequie saranno definite a breve. Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Nell’ora piu’ triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata. Ed e’ cosi’ che noi tutti vogliamo ricordarla. Ciao Raffaella.

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Conti: Cattelan condurrà Sanremo Giovani e Dopofestival

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“Sarà Alessandro Cattelan a condurre i 5 appuntamenti di Sanremo Giovani a novembre e dicembre su Rai2 e i 4 del Dopofestival a febbraio su Rai1”. Ad annunciarlo in diretta al Tg1 il direttore artistico Carlo Conti. Quest’anno il viaggio verso Sanremo 2025 per le nuove proposte sarà un vero e proprio talent che servirà a conoscere e selezionare i talenti emergenti che sognano di arrivare ad esibirsi sul palco del Teatro Ariston e andrà in scena in seconda serata su Rai2 dal 12 novembre al 10 dicembre fino alla finale di “Sanremo Giovani – Sarà Sanremo” del 18 dicembre, su Rai1.

Cattelan poi a febbraio condurrà il “Dopofestival”, che torna sugli schermi della rete ammiraglia dall’11 al 14 febbraio, alla fine di ogni serata del festival. Sanremo Giovani accompagnerà i giovani artisti, che saranno valutati dalla Commissione Musicale durante le puntate, e racconterà il loro percorso, fatto di sfide, successi ed eliminazioni. “È presto per parlare di di Natale ma va bene parlare del festival, anche se lontano, perché Sanremo è sempre vivo” dice Conti che annuncia anche la proroga dell’iscrizione dei giovani “a giovedì prossimo 10 alle ore 19”. “Ci sarà un vero talent per i giovani in 5 puntate” spiega.

“Mi ero preso una pausa dai talent e avevo voglia di ritornare a a maneggiare un po’ la musica, quindi questo mi sembra un ottimo modo per tornare a un ambiente che conosco e che amo e farlo con dei ragazzi giovani che avranno l’opportunità poi di calcare il palco di Saremo” dice Cattelan. Conti gli ha poi raccomandato di non prendere impegni a febbraio: “Ho reintrodotto il Dopofestival e sarà Alessandro a condurlo, quindi commenti a caldo e rivivere le puntate del festival”.

“Carlo – spiega Cattelan – mi ha proposto un progetto un progetto interessante, ampio e quindi sono sono molto felice e questo è l’altro lato un po’ della mia carriera: da una parte il talent e dall’altro la seconda serata divertente ad accompagnare a dormire gli ascoltatori che, dopo essersi goduti Sanremo, si godranno un po’ di dibattito finale su quello che è successo”. E aggiunge: “Vi tengo svegli bellezze…”. E alla giornalista del Tg1 che gli chiede se porterà un po’ della sua sana follia all’Ariston, Cattelan risponde: “Per quel poco che ho visto a Sanremo mi sembra che di follia in quella settimana già ce ne sia, quindi la raccoglierò il più possibile e cercherò di restituirla a voi”.

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Musica

Gigi D’Alessio il 21/12 in “Gigi for Xmas, La Festa…”

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Arriva a sorpresa con un annuncio sui social un altro regalo di Gigi D’Alessio, “Gigi for Xmas, La Festa…”: il raddoppio della data all’Unipol Forum di Milano che arriva alla fine del tour nei Palasport, il 21 dicembre prossimo. Una vera e propria strenna sotto l’albero, per concludere insieme al proprio pubblico un anno di eventi, in piena atmosfera natalizia. Una serata immersa nel clima di Natale, con musica e sorprese: gran finale di un ricco tour invernale che inizierà tra poco più di un mese e toccherà i palazzetti d’Italia. Queste le date di “Gigi Palasport”: 12 e 13 novembre Roma, 22 e 24 novembre Bari, 2 dicembre Firenze, 6 dicembre Padova, 7 dicembre Torino, 11 dicembre Milano, 13 dicembre Bologna, 15 e 16 dicembre Eboli (SA), 21 dicembre Milano.

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Giancarlo Magalli: le sue memorie e una vita nello spettacolo

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Giancarlo Magalli  (nella foto di Imagoeconomica in evidenza), volto storico della televisione italiana, racconta di come ormai tutti sembrino essere diventati “raccontatori”. «Una volta si diceva che chi sapeva fare le cose le faceva, chi no, le raccontava», spiega ironicamente. Oggi, però, c’è un grande interesse per le memorie delle persone come lui, che hanno vissuto a contatto con il mondo dello spettacolo italiano.

Cinecittà e i primi passi nel cinema

Nato nel 1947, Magalli ha vissuto nel pieno del periodo d’oro di Cinecittà. Suo padre, ispettore di produzione, lo portava sui set cinematografici, permettendogli di conoscere leggende come Errol Flynn e Ava Gardner. Racconta un aneddoto di quando, ancora bambino, il regista Alessandro Blasetti lo voleva accanto ad Aldo Fabrizi in un film, ma lui, vedendo Fabrizi, rispose prontamente: «Io co’ quello non ci vado a passeggio!».

La magia di Totò e gli incontri con i grandi del cinema

Giancarlo Magalli non poteva non essere affascinato dal cinema. Racconta dei suoi incontri con Totò, che anche se quasi cieco, diventava un altro davanti alla macchina da presa. Un ricordo speciale è legato alla generosità di Totò: «Ogni mattina usciva di casa con una mazzetta di banconote per aiutare qualche napoletano disoccupato».

Ma non solo. Magalli ha conosciuto anche Vittorio De Sica, un altro grande del cinema italiano. De Sica, preoccupato per il futuro artistico del figlio Manuel, chiese a Magalli di aiutarlo a sfondare nel mondo della musica, pur avendo meno fiducia nelle potenzialità dell’altro figlio, Christian De Sica, che avrebbe poi trovato il suo successo.

La carriera in radio e televisione

Il debutto di Magalli non fu davanti alle telecamere, ma in radio. Lavorò come autore, in un’epoca in cui le parole erano attentamente censurate. Un esempio curioso? Termini come “piedi” dovevano essere sostituiti con “estremità”, e “sudore” diventava “traspirazione”. Questo non scoraggiò Magalli, che in diretta disse: «Sono arrivato a estremità e sto traspirando!».

Il successo con “Pronto, Raffaella?” e la svolta a mezzogiorno

Uno dei momenti più significativi della carriera di Magalli fu quando contribuì al lancio di “Pronto, Raffaella?” nel 1983, un programma che rivoluzionò la fascia oraria del mezzogiorno in Rai. Con il tempo, la trasmissione divenne un punto di riferimento e ospitò persino figure di spicco come Nilde Iotti.

La malattia e il valore dell’amicizia

Giancarlo Magalli ha affrontato anche momenti difficili, come la diagnosi di un linfoma non-Hodgkin, che inizialmente gli aveva lasciato solo due mesi di vita. Grazie alle cure e alla forza d’animo, è riuscito a combattere la malattia. Non tutti gli amici, però, sono rimasti vicini in quel periodo. Solo alcuni, come Tiberio Timperi e Max Tortora, lo hanno sostenuto.

Rapporti con Adriana Volpe e il lungo contenzioso

Di recente, si è concluso il lungo contenzioso tra Magalli e Adriana Volpe, sua ex collega a “I fatti vostri”. L’accusa riguardava un post considerato sessista, e Magalli ora dovrà pagare una multa e un risarcimento. Tuttavia, dopo tante udienze, i due si sono abbracciati, mettendo fine alle tensioni. «Abbiamo persino scherzato sull’idea di fare un programma insieme», conclude Magalli, sollevato.

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