La strada meno battuta da Torino, sponda Juve, a Roma gli ha ridato entusiasmo. Dopo le lacrime per l’addio ai bianconeri Paulo Dybala ritrova grinta e sorriso: nella Capitale e’ il D-day e in attesa di vedere il nuovo n.21 in campo esordire con i colori giallorossi l’argentino si presenta. Niente proclami ma solo la voglia di dare il suo contributo al nuovo corso targato Jose’ Mourinho. E proprio la chiamata dello Special One ha dato il via all’operazione: “Mourinho mi ha chiamato, io sono qui per vincere – ha detto la Joya – la sua telefonata e’ stata un piacere enorme. Poi ho avuto il piacere di conoscere il presidente Friedkin e suo figlio, mi hanno dato una bella dimostrazione di affetto”. La piazza gia’ scalpita, e sogna in grande. Ne ha dato ampia dimostrazione in serata, con migliaia di persone accorse al Palazzo della Civilta’ Italiana all’Eur, piu’ conosciuto come ‘Colosseo Quadrato’, dove la Joya ha ricevuto un’incredibile dimostrazione di affetto, emozionandosi per quell’entusiasmo travolgente che la gente ha dimostrato per lui, tra giochi di luci, musica, cori e sventolii di bandiere. Visibilmente emozionato, Dybala non ha resistito alla tentazione di fare, con il suo telefonino, il video della folla che lo acclamava, e a un certo punto si e’ seduto sulla scale a guardare, quasi incredulo, tutta quella gente che lo acclamava. “Ho tanta voglia, adesso la cosa piu’ importante e’ mettersi in forma ed essere al massimo – il suo saluto ai tifosi – per dare tutto a questo pubblico incredibile. Sentire tutto il vostro affetto mi emoziona, mi fa venire voglia di scendere in campo. Ho avuto il privilegio di essere qui, e gia’ mi viene voglia di entrare all’Olimpico con tutti voi sotto la curva. Tutto cio’ sara’ una responsabilita’, ma anche molto bello”. In precedenza, nel pomeriggio, a chi gli parlava di tricolore il neo acquisto della Roma aveva chiesto di non correre troppo. “E’ presto per parlare di scudetto – dice alla sua prima conferenza romanista -, ci sono squadre piu’ avanti di noi. Il nostro obiettivo deve essere vincere, partita dopo partita”. Dopo essere stato corteggiato a lungo dall’Inter, Dybala alla fine ha scelto la Roma, senza tuttavia sentirsi ‘mollato’ dai nerazzurri. “Quando e’ finito il mio contratto con la Juventus, il mio agente ha parlato con tante squadre. Ho un bel rapporto con Marotta, ma quando ho incontrato Tiago Pinto a Torino le cose sono cambiate” ha raccontato Dybala, che ora aspetta di scendere in campo e vuole solo mettersi a disposizione del tecnico portoghese: “E’ il suo lavoro, decidera’ lui, non io e per me conta solo il risultato”. La chiamata di Mourinho ha comunque cambiato tutto, perche’ Dybala voleva certezze dopo la fine del matrimonio con la Juve. “A me piace vincere, al mister e alla societa’ pure – ha sottolineato – Mi hanno dato i punti di riferimento dell’anno scorso: la serieta’, la fiducia, l’entusiasmo creatosi attorno ai giocatori”. L’argentino potrebbe condividere la trequarti romanista con Nicolo’ Zaniolo, se il talento azzurro restera’ nella Capitale: “Sappiamo quello che puo’ dare. La scelta resta a lui, chiunque vuole avere i giocatori piu’ forti con se’, ma non posso intromettermi nelle sue decisioni”. La maglia n..10 di Totti per ora non e’ nei pensieri del campione di Laguna Larga: “La 21 per me e’ molto importante, e’ il numero che ho in Nazionale e quello che mi ha portato a vincere con la Juve, spero di farlo anche alla Roma”. Pacato e sorridente, Dybala accetta anche le critiche che gli sono piovute addosso da quanti hanno giudicato deludente l’ultima stagione in bianconero. “E’ normale che ci siano critiche, quando giochi nella Juventus”. L’argentino avrebbe voluto fare piu’ gol, ma per come era iniziata la stagione “i miei numeri sono stati tra i primi in molti aspetti”. La Juve e’ il passato, anche dopo sette anni insieme, tra successi e qualche delusione, e pure sull’addio il tono e’ comunque pacato: “Arrivabene e’ stato molto chiaro: avevamo un accordo da firmare a ottobre, poi la societa’ ci ha chiesto di aspettare e a marzo abbiamo avuto la notizia che non avrei fatto parte dei progetti futuri – alza le spalle l’attaccante – La societa’ ha preso una decisione. Per me non e’ stato un problema”. Una cosa e’ sicura: in caso di gol contro la sua ex squadra, Dybala non esultera’. “Risposta scontata”, sorride. Il futuro e’ gia’ qui, alla Roma.