Dries Mertens a fine gara si presenta ai microfoni di Dazn. Uno s’aspetta un calciatore felice per la doppietta, invece Mertens appare deluso. Anzi usa proprio questa parola: delusione.  “L’intera squadra è delusa perchè negli ultimi 9 anni, forse questo  era l’anno in cui potevamo vincere. Ecco perché oggi c’è grande delusione. Questo anno davanti a noi non ci sono squadre più forti” dice Mertens. “Ci sono molte squadre dietro di noi fortissime. Ed è un peccato – dice Mertens – che siamo terzi. Ma ora dobbiamo alzare la testa. Dobbiamo guardare avanti, andiamo in Champions e l’anno prossimo dobbiamo combattere di nuovo per tutti i traguardi. Dobbiamo e possiamo fare belle cose” dice Mertens. Un ragionamento che fa pensare che resterà ancora a Napoli. Ma lui, a prescindere, è uno che ama Napoli. “Alziamo la testa – argomenta Mertens -, voglio mandare un messaggio ai tifosi. E’ vero, abbiamo sognato, abbiamo sbagliato tutti. Questo è il momento che dobbiamo stare assieme. Non dobbiamo mollare. Noi dobbiamo ancora vincere. Dobbiamo stare assieme anche nei brutti momenti. Speriamo di prendere altri calciatori forti e fare molte belle cose”. “Il mio futuro? Non importa il mio futuro, importa il futuro del Napoli. Dobbiamo pensare al futuro della squadra. Le altre squadre non sono migliori. Quanto a me, se io faccio bene aiuto la squadra. Ho giocato poco, ma quando l’ho fatto sono stato pronto”.

Ciro Mertens poi è rientrato negli spogliatoi dove ad aspettarlo c’era la moglie Kat e il suo bambino, Ciro Romeo, che ha poche settimane di vita. Il nome che ha imposto al figlio dà la misura dell’amore del campione belga per Napoli. E negli spogliatoi l’attrazione non era Dries ma Ciro, il piccolo Ciro, che ha dovuto mettersi in posa per molti selfie con calciatori, presidente, medici, magazzinieri.