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Cronache

Don Maurizio Patriciello reagisce alle parole di De Luca: una pugnalata al cuore

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Don Maurizio Patriciello, noto per il suo impegno contro la camorra e per il suo ruolo di guida spirituale nella comunità di Caivano, ha espresso forte disappunto in seguito alle recenti dichiarazioni del governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Durante una diretta social, De Luca aveva fatto riferimento a Patriciello in termini poco lusinghieri, definendolo “il Pippo Baudo dell’area nord di Napoli, con relativa frangetta”. Queste parole hanno colpito duramente il sacerdote, che vive sotto scorta da anni a causa delle minacce ricevute dalla criminalità organizzata.

In un’intervista rilasciata ai microfoni della Tgr Campania e ripresa su Radio24, Patriciello ha descritto il commento di De Luca come “una pugnalata al cuore”, sottolineando come tali osservazioni possano avere ripercussioni gravi, specialmente per qualcuno nella sua situazione. “Se mi avesse insultato un nemico lo capirei,” ha spiegato Patriciello, “ma da una figura politica di tale rilievo, queste parole sono totalmente fuori luogo.”

Il prete ha inoltre manifestato preoccupazione per il possibile impatto di queste affermazioni sulla sua sicurezza, temendo che possano incoraggiare ulteriori azioni da parte della camorra. “Mi preoccupa che queste parole possano dire ai camorristi ‘avete fatto bene'”, ha dichiarato il sacerdote, evidenziando la gravità del rischio che corre quotidianamente.

Nonostante l’amarezza, Patriciello ha trovato conforto nella solidarietà espressa da alcuni leader politici, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e ha espresso il desiderio che anche altre figure politiche, come Elly Schlein e Giuseppe Conte, mostrino il loro sostegno. La solidarietà, ha sottolineato, è essenziale per chi si trova in prima linea nella lotta contro il crimine e l’emarginazione.

Don Patriciello ha ricordato come il suo impegno sia sempre stato apolitico, rivolto al benessere della sua comunità e al sostegno delle autorità statali nel contrasto alla criminalità organizzata. La sua partecipazione a un convegno a Montecitorio, invitato non dalla Meloni ma dal commissario di Caivano, era in questa direzione, mirata a riportare lo stato in un’area dimenticata.

In conclusione, il sacerdote ha esortato il governatore De Luca a riconsiderare il peso delle sue parole e le implicazioni che queste possono avere, non solo per la sua sicurezza personale ma per l’intera comunità che cerca di proteggere. Don Patriciello ha chiuso l’intervista con un appello alla responsabilità e alla maturità politica, sperando in un futuro dove il dialogo possa prevalere su attacchi personali e politici.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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