Un sabato sera di affollata movida a Qualiano, popoloso comune della provincia di Napoli, rischia di trasformarsi in strage quando un uomo svuota l’intero caricatore di una pistola – sottratta poco prima a una guardia giurata – contro un gruppo di giovanissimi che si trattiene all’esterno di un bar. Dei sei colpi quattro vanno a segno, ferendo altrettanti bersagli: due in modo lieve, due vittime vengono raggiunte invece al torace e all’addome, e sono ora ricoverate in ospedale in pericolo di vita. La sparatoria avviene poco prima di mezzanotte, e dopo un’indagine lampo i carabinieri individuano e fermano il responsabile. Si tratta di un pregiudicato, Marco Bevilacqua, 37 anni, nato a Torre Annunziata, con una lunga lista di precedenti: droga, rapina, estorsione e soprattutto l’omicidio del suocero, commesso quando aveva 20 anni. Il fuggitivo viene rintracciato a casa della madre, dove aveva cercato rifugio dopo la sparatoria. Il movente del gesto appare per ora poco chiaro. La prima ipotesi e’ quella di una vendetta, c’e’ chi parla di una lite che nei giorni scorsi avrebbe coinvolto Bevilacqua e un paio dei feriti. Dal fermato, condotto nel carcere di Poggioreale, non e’ venuto alcun elemento utile: l’uomo si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere davanti al pm Giuseppe Vitolo, della procura di Napoli Nord. Bevilacqua, che e’ accusato di tentato omicidio plurimo, rapina aggravata, porto e detenzione abusiva d’arma, dovra’ comparire domani o martedi’ mattina – con il suo legale di fiducia, Nunzio Mallardo – davanti al gip per l’udienza di convalida del fermo. Intanto i carabinieri della compagnia di Giugliano, insieme ai colleghi della stazione di Qualiano, ricostruiscono nei dettagli la dinamica dell’accaduto. Il raid ha inizio quando Bevilacqua avvicina un vigilantes in servizio in un distributore di carburanti, sempre a Qualiano. Lo minaccia con un coltello e si fa consegnare la pistola. Poi sceglie un mezzo quantomeno singolare per giungere sul luogo della sparatoria, una bici elettrica. Si ferma in via Fratelli Rosselli, sul marciapiede all’esterno del bar Nirvana Spritz, e spara piu’ volte. Panico tra i tanti giovani presenti all’esterno e nel locale, il cui titolare, Giovanni Iovinelli, pensa a una rapina. L’assalitore fugge, accorrono i carabinieri e vengono soccorsi i quattro giovanissimi rimasti feriti. Ricoverati in ospedale in pericolo di vita sono Michele Di Palma, che ha compiuto 18 anni lo scorso 26 maggio, e Castrese D’Alterio, anche lui 18enne. Gli altri due feriti sono Nicola Di Palma, 19 anni, fratello di Michele, operato in ospedale e ricoverato in osservazione, e Bernardo Falco, 18 anni, medicato e dimesso. Il sindaco di Qualiano, Raffaele De Leonardis, parla di “comunita’ sconvolta” per quanto accaduto in una zona particolarmente affollata il sabato sera. Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde) invoca “tolleranza zero” da parte di giudici e forze dell’ordine: “”Un soggetto simile non dovrebbe essere a piede libero. Purtroppo il nostro territorio e’ pieno di gente simile che gira tranquillamente per le strade. Quasi nessuno di questi criminali viene condannato in modo duro e duraturo”. Nel 2006, a 20 anni, Bevilacqua fu arrestato per l’omicidio del suocero, avvenuto il 24 gennaio di quell’anno a Scafati (Salerno) al culmine di una lite. Nel 2008 la Corte d’Assise d’Appello di Salerno, confermando la condanna di primo grado, stabili’ che dovesse scontare 14 anni e 4 mesi di reclusione. Gia’ nel 2016 pero’ era fuori, in liberta’ vigilata. I carabinieri lo bloccarono dopo un inseguimento di dieci chilometri: era senza patente alla guida di un’auto priva di assicurazione.