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Cronache

Diocesi Napoli rinnova a ‘La Paranza’ gestione catacombe Sanità

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È stata firmata oggi la nuova convenzione tra l’Arcidiocesi di Napoli e la cooperativa sociale La Paranza alla quale viene affidata, in via esclusiva, la gestione e la valorizzazione delle Catacombe di San Gennaro, San Gaudioso e San Severo. La cooperativa annuncia che favorirà la fruizione e promozione turistica dei siti archeologici, consolidando così la sua opera di riqualificazione sociale e culturale del Rione Sanità, dando continuità a quanto già realizzato in diciotto anni di lavoro.

L’esperienza dei giovani de La Paranza nasce e si sviluppa nel 2006 in seno alla Parrocchia di Santa Maria della Sanità ed alle Catacombe di San Gaudioso come espressione di un desiderio che, sotto la guida di don Antonio Loffredo, si è tradotto in un’azione di cambiamento sociale e culturale, innovazione sociale e rigenerazione urbana. Un processo di sviluppo oggi definito “Metodo Sanità”, studiato a livello nazionale e internazionale.

Il desiderio era di riscattare il Rione Sanità attraverso la valorizzazione del suo patrimonio storico artistico e archeologico e la Paranza ha scelto di fare impresa investendo sull’imprenditorialità giovanile dando lavoro a quei giovani più fragili del quartiere che sarebbero rimasti esclusi dalla società. Nel 2009 la Curia di Napoli, La Paranza, l’Altra Napoli Onlus e la PCAS (Pontifica Commissione di Archeologia Sacra) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa e partecipato al bando che promuoveva la presentazione di progetti esemplari nell’ambito della “Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale”.

Il progetto presentato dalla Paranza “San Gennaro extra moenia una porta dal passato al futuro”, ha vinto il bando, recuperando e restituendo alla comunità e a tutti i visitatori la Basilica di San Gennaro extra moenia e le adiacenti catacombe dedicate al Santo Patrono della città, rimaste chiuse per circa quarant’anni e riaperte grazie alle attività di manutenzione e valorizzazione che hanno coinvolto direttamente i giovani del quartiere. L’apertura al pubblico delle Catacombe di Napoli ha determinato la riapertura di un intero quartiere prima considerato un ghetto da evitare e oggi una delle mete da non perdere per chi visita la città. Oggi con la firma della nuova convenzione, l’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia rinnova quella fiducia, riconoscendo non solo gli obbiettivi del progetto pienamente raggiunti dalla Paranza, alle ricadute occupazionali e all’impatto sociale, ma soprattutto riconoscendo nell’attività della cooperativa una forma di compartecipazione all’azione pastorale diocesana.

La crescita occupazionale della Paranza è passata da 5 a 70 lavoratori di cui il 50% viene selezionato tra i giovanissimi frequentatori dei centri educativi del quartiere; l’età media dei cooperatori è di 33 anni; circa il 40% di essi ha migliorato il proprio titolo di studio dopo l’esperienza in cooperativa; il 75% ha scelto di vivere al Rione Sanità; sono oltre 14.000 mq di patrimonio culturale recuperato tra chiese, catacombe, affreschi e altri pezzi di eredità culturale. La nuova convenzione rispecchia e dà valore sia ai principi della lettera circolare sulla funzione pastorale dei musei ecclesiastici, emanata nel 2001 dalla Pontificia commissione per i Beni Culturali della Chiesa, sia ai principi espressi dalla Convenzione di Faro, Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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