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Denuncia 118, è evitabile 1 morte da arresto cardiaco su 3 se fossimo in grado di fare un massaggio cardiaco

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Un massaggio cardiaco tempestivo entro i primi 3 minuti di un arresto del cuore consentirebbe di salvare 20 mila delle 60 mila persone che muoiono ogni anno all’improvviso. Praticamente come salvare la vita ad un’intera citta’. Cosi’ come tamponare immediatamente un’emorragia esterna arteriosa causata da incidente o trauma improvviso salverebbe la vittima dalla morte per dissanguamento, che avviene in pochi minuti e per la quale muoiono ogni anno 15 mila persone prima ancora di arrivare in ospedale. La denuncia arriva dal presidente del 118 Mario Balzanelli che sulle morti evitabili chiede al ministro della Salute Grillo l’istituzione urgente di un Osservatorio Nazionale Permanente e operativo. I dati piu’ aggiornati sull’argomento sono del 2015, secondo Eurostat in Italia sono considerate evitabili 52.000 morti all’anno, pari al 32% della mortalita’ totale annua rilevata.

Ma la tempestivita’ del primo soccorso non riguarda solo il cuore e gli incidenti: se si effettuassero subito le manovre si salverebbero almeno 40-50 persone ogni 100 che perdono la vita in caso di ostruzione delle vie aeree, di cui almeno il 40% bambini. “In caso di emergenza sanitaria, le morti evitabili diventano concretamente evitate non solo quando il Sistema 118 arriva rapidamente e con l’equipaggio piu’ idoneo – spiega Balzanelli – ma piu’ ancora quando alla vittima di un malore o di una trauma vengano fatte subito, ben prima dell’arrivo del 118 e anche sotto dettatura telefonica, le manovre salvavita del primo soccorso”. Il presidente del 118 sostiene con forza l’importanza dell’istituzione dell’Osservatorio: “Farebbe finalmente chiarezza su quante sono esattamente ogni anno le morti per malori improvvisi o trauma. E dovrebbe avere l’obiettivo della programmazione sanitaria. Tutti devono saper salvare, bisogna andare avanti con il progetto nazionale, coinvolgere l’intera popolazione, a titolo gratuito, e continuare con l’obbligo di imparare il primo soccorso nelle scuole”. Balzanelli riferisce per esempio l’esperienza del Sistema 118 della Asl di Taranto, dove nel 2018 la media in minuti del tempo di arrivo sui pazienti deceduti per arresto cardiaco improvviso e’ stata di 12,36 minuti dal momento della chiamata in Centrale. L’arrivo sui pazienti deceduti per traumi gravi e’ stato in media di 14,42 minuti, quello sui pazienti deceduti per grave insufficienza respiratoria di 12,37 minuti. “Nonostante la velocita’ dei mezzi di soccorso del Set 118, il paziente in arresto cardiaco improvviso, con emorragia esterna arteriosa, o con ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo ha bisogno di un intervento nei primi 3 minuti. Su questo punto bisogna essere molto chiari, ecco perche’ il primo soccorso deve essere insegnato gratuitamente a tutti i cittadini. Perche’ le vite che si possono salvare vanno salvate. Nessuno vorrebbe perdere un padre, una madre, un bambino e sapere che si sarebbe potuto salvare”.

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Imprenditore campano arrestato in Gallura per frode fiscale

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Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari. Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca. Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti. E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia. A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

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Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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