Collegati con noi

Sport

De Ligt fa gol e la Juventus resta in testa alla classifica battendo il Toro

Pubblicato

del

De Ligt festeggia la sua prima rete con la maglia della Juventus contro il Toro. Il difensore olandese è l’uomo del destino in un derby ben giocato dal Toro ma vinto dai bianconeri. E dire che il centrale acquistato in estate dall’Ajax ha rischiato di finire dal lato sbagliato della copertina per l’ennesimo braccio malandrino, nei primi minuti di gioco, di questo iniziale scorcio di stagione. Doveri ha lasciato però correre, il Var non è intervenuto e il giovane Matthijs da possibile protagonista in negativo si è rivelato alla fine l’uomo della provvidenza, che riconsegna la vetta dalla classifica alla Juve in un botta e risposta con l’Inter che potrebbe protrarsi a lungo e accendere la lotta per lo scudetto. Al Toro restano la rabbia per il rigore palese negato e gli applausi del suo pubblico. Non è poco, considerando il momento negativo che stanno attraversando i granata, che hanno perso tre delle ultime partite. La classifica piange – appena undici punti in undici giornate – ma la squadra di Mazzarri deve ripartire da questo spirito e questa fame agonistica per ritrovare la retta via. Mazzarri recupera in extremis Rincon e si affida a un pacchetto di mischia muscolare in mezzo al campo con il venezuelano e Meitè a far legna in cabina e Aina a macinare chilometri sulla destra. Per la qualità il Toro si affida ai piedi di Verdi, lanciato dal 1′ a supporto di capitan Belotti. E’ proprio dell’ex Bologna il primo squillo (tiro alto sopra la traversa) di una gara approcciata meglio dai granata. La Juve  ritrova Pjanic in cabina di regia ma non le geometria dei giorni migliori. La manovra dei bianconeri è prevedibile e poco fluida, nonostante la presenza in campo di Bentancur, preferito a Khedira, ad aumentare il tasso tecnico nella zona nevralgica del campo. Non che le occasioni manchino alla banda di Sarri – Ronaldo ci prova prima in tuffo di testa poi con una magia al volo che si spegne sul fondo – ma la Juve  non riesce mai a dare la sensazione di poter fare realmente male a un Toro compatto e organizzato. Almeno non fino al tramonto del primo tempo, quando con un doppio intervento prima su un’incornata di Bonucci poi – sopratutto – su una zampata ravvicinata di De Ligt, Sirigu salva la propria porta e lo 0-0. Nella ripresa a poco a poco la capolista prende campo, alza il proprio baricentro e costringe i granata ad arretrare. Le ripartenze diminuiscono, le incursioni di Ansaldi da un lato e Meitè dall’altro anche. Per fortuna del Toro Mazzarri può contare sul proprio portierone, superlativo al l’11’ su un diagonale forte e angolato di CR7. L’oro di Sarri invece si trova alle sue spalle, in panchina. Dove attinge appena si rende conto che lo stallo non si sblocca. Prima Higuain, poi Ramsey, a rilevare gli evanescenti Dybala e Bernardeschi, Ed è proprio il ‘Pipita’ a stappare il match. Una sua acrobazia volante sugli sviluppi di un calcio di punizione esalta ancora una volta i riflessi di Sirigu. Che tuttavia non può nulla sull’angolo seguente sulla zampata dal cuore dell’area di De Ligt, imbeccato dal solito Higuain. Il vantaggio accende la partita che attendeva dal fischio d’inizio uno scossone: Ansaldi suona la carica con un’azione personale sulla sinistra disinnescata da un intervento di Szczesny. Mazzarri si gioca le sue carte inserendo Zaza per Rincon per un Toro a trazione anteriore. E’ la Juve però a fare incetta di occasioni mancate nei venti minuti finali. Higuain manca il raddoppio con un tocco debole su ottimo spunto di Ramsey, che poco dopo viene ipnotizzato da Sirigu a tu per tu con il portiere. Il forcing finale dei granata produce un gol di Bremer, in mischia, annullato per fuorigioco. Che non cambia la storia del derby che colora la città di bianconero.

Advertisement

Sport

Coppa Davis: Italia in finale per la seconda volta consecutiva

Pubblicato

del

In doppio o in singolare, Matteo Berrettini e Jannik Sinner non tradiscono. Dopo aver eliminato in coppia la ostica Argentina, il romano e l’altoatesino, cosi’ diversi e cosi’ simili, prendono per mano l’Italtennis per regalarle la seconda finale consecutiva. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Jose’ Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno.

Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti e’ stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di una partita mai in bilico. “Iniziare avanti 1-0 e’ diverso, grazie Matteo (Berrettini, ndr) e a tutti gli italiani qui – ha detto a caldo il fuoriclasse di San Candido – E’ bello tornare in finale. la Davis mi da’ una delle sensazioni migliori di sempre, e’ stato un match difficile oggi, sono felice di come sia andata”.

“Qui e’ come giocare in Italia – ha ammesso Berrettini – Adoro giocare in Davis, mi piace qeusta atmosfera, spero di giocare ancora di piu’ in nazionale nei prossimi anni”. “Matteo e Jannik hanno espresso un livello di tennis incredibile, ma abbiamo ancora uno step da fare”, ha sottolineato il capitano Filippo Volandri proiettandosi verso la finale di domani contro l’Olanda (ore 16).

Olanda che domani, contro i campioni uscenti, vivra’ la sua prima finale in Davis della sua storia. Fa bene Sinner ad avvertire che nel tennis non esiste nulla di scontato: dopo aver eliminato la Germania, gli Oranje di Haarhuis daranno di certo tutto in campo: Tallon Griekspoor, n.40 Atp, Botic van de Zandshulp, 80, e il doppista Wesley Koolhof, alla sua ultima apparizione da professionista, non saranno clienti facili. L’Italia pero’ ha un Sinner in piu’ nel motore, un campione che sta tornando come Berrettini, un ottimo giocatore come Lorenzo Musetti e la coppia Bolelli-Vavassari pronta all’occorrenza.

Continua a leggere

Sport

Coppa Davis, Sinner: è stata dura, magnifico tornare in finale

Pubblicato

del

“E’ stata dura ma con tanti tifosi italiani in tribuna e un’atmosfera così è piu’ facile far bene”: lo ha detto Jannik Sinner dopo il successo su Alex De Minaur che ha regalato all’Italia la seconda finale di Coppa Davis di fila. “Matteo ha lottato e portato il primo punto, io volevo chiudere ed è andata bene”, ha aggiunto, “è magnifico essere di nuovo in finale dopo un anno. Daremo il 100% con l’Olanda e vedremo come andra’”. “Grazie mille a tutti!”, ha aggiunto in italiano rivolgendosi al pubblico. Sinner si conferma bestia nera di De Minaur: il punteggio di 6-3, 6-4 e’ stato più combattuto del 6-3, 6-0 della finale di Davis di un anno fa e speculare al 6-3, 6-4 rifilato all’australiano alle Finals di Torino. L’altoatesino ha una striscia aperta di vittorie in singolare (13, complessivamente sono 72 nel 2024) e in Davis non perde da due anni ed e’ reduce da 8 successi di fila tra singolo e doppio.

Continua a leggere

Sport

Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

Pubblicato

del

L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto