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Politica

Ddl Concorrenza slitta ad agosto, nodo servizi locali

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La riforma della concorrenza potrebbe slittare ad agosto: nonostante la corsa delle ultime settimane e alcune intese di massima gia’ raggiunte, il confronto tra i ministeri e’ ancora aperto e la messa a punto del disegno di legge, che dovrebbe spaziare dall’energia ai farmaci, dai porti ai rifiuti, potrebbe richiedere ancora qualche giorno. Tra le questioni ancora da risolvere quella dei servizi pubblici locali per i quali si e’ ipotizzato anche di ricorrere a una delega. L’approdo in Consiglio dei ministri, ipotizzato per questa settimana, potrebbe quindi essere posticipato alla prossima settimana o o alla fine di agosto, subito dopo la pausa estiva. L’impegno con Bruxelles messo nero su bianco nel Piano nazionale di ripresa e resilienza era quello di approvare la riforma entro il 31 luglio e di inviarla del parlamento nel terzo trimestre di quest’anno, lasciando tempo per il via libera definitivo e gli eventuali decreti attuativi fino alla fine del 2022. Sempre entro il quarto trimestre del prossimo anno l’esecutivo si e’ impegnato – come si legge nelle schede progetto che accompagnano il Pnrr – ad adottare anche tutte le misure attuative relative al mercato retail dell’energia, compresa quella per rimuovere l’obbligo per i fornitori di riscuotere oneri non direttamente collegati al settore energetico. Di qui l’idea – circolata nella maggioranza ma che non comparirebbe nelle versioni piu’ aggiornate del testo – di eliminare dalla bolletta della luce il canone Rai. Il canone in bolletta fu introdotto dal governo Renzi come misura anti-evasione, accanto a una riduzione del canone stesso, sceso infine a 90 euro che si pagano in 10 rate mensili da 9 euro. Tornare indietro andrebbe incontro alle richieste europee di alleggerire la bolletta dagli extra-costi ma richiederebbe di identificare un diverso modello di riscossione per mantenere il gettito. E al momento, appunto, non rientrerebbe tra le priorita’ dell’esecutivo. Sul tavolo per questo primo ddl, che dovrebbe poi diventare annuale, ci sarebbero le gare per le concessioni delle aree demaniali portuali (ma non il tema delle spiagge), misure sulle concessioni per la distribuzione del gas naturale ma anche, in materia di energia, un intervento per la liberalizzazione della vendita di energia elettrica accompagnato, pero’ , dalla tutela dei clienti vulnerabili. Si punterebbe poi ad accelerare l’iter per l’impianto di colonnine per la ricarica delle auto elettriche ma anche per le autorizzazioni per gli impianti di smaltimento dei rifiuti (massimo in 15 giorni). Altro capitolo quello dei farmaci, dalla distribuzione alle norme in materia di equivalenti e biosimilari, e novita’ potrebbero arrivare anche per i criteri di scelta della dirigenza medica.

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Politica

La versione di Conte: o il M5s resta progressista o avrà un altro leader

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“Da oggi a domenica i nostri iscritti potranno votare online e decidere quel che saremo. Abbiamo un obiettivo ambizioso, che culminerà con l’assemblea costituente di sabato e domenica: rigenerarci, scuoterci, dare nuove idee al Movimento. Nessuno lo ha fatto con coraggio e umiltà, come stiamo facendo noi”. Così a Repubblica il leader del M5s Giuseppe Conte (foto Imagoeconomica in evidenza).

“Se dalla costituente dovesse emergere una traiettoria politica opposta a quella portata avanti finora dalla mia leadership – aggiunge – mi farei da parte. Si chiama coerenza. Se questa scelta di campo progressista venisse messa in discussione, il Movimento dovrà trovarsi un altro leader”.

Sull’alleanza col Pd “la mia linea è stata molto chiara. Non ho mai parlato di alleanza organica o strutturata col Pd. Nessun iscritto al M5S aspira a lasciarsi fagocitare, ma la denuncia di questo rischio non può costituire di per sé un programma politico”. “Gli iscritti sono chiamati a decidere e hanno la possibilità di cambiare tante cose. Anche i quesiti sul garante (Grillo, ndr) sono stati decisi dalla base. Io non ho mai inteso alimentare questo scontro. Sono sinceramente dispiaciuto che in questi mesi abbia attaccato il Movimento. Se dovesse venire, potrà partecipare liberamente all’assemblea. Forse la sensazione di isolamento l’avverte chi pontifica dal divano vagheggiando un illusorio ritorno alle origini mentre ha rinunciato da tempo a votare e portare avanti il progetto del Movimento. L’ultimo giapponese rischia di essere lui, ponendosi in contrasto con la comunità”.

Sui risultati elettorali “in un contesto di forte astensionismo, sicuramente è il voto di opinione sui territori, non collegato a strutture di potere e logiche clientelari, ad essere maggiormente penalizzato. Dobbiamo tornare ad ascoltare i bisogni delle comunità locali. E poi c’è la formazione delle liste: dobbiamo sperimentare nuove modalità di reclutamento, senza cadere nelle logiche clientelari che aborriamo”.

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Politica

Alessandro Piana: “Perdono, ma non dimentico” – La fine di un incubo giudiziario

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Alessandro Piana (nella foto in evidenza), esponente della Lega e vicepresidente della Regione Liguria, tira un sospiro di sollievo dopo la conclusione di un’inchiesta giudiziaria che per oltre un anno lo ha visto al centro di pesanti sospetti. Accusato ingiustamente di coinvolgimento in un presunto giro di squillo e party con stupefacenti, Piana è stato ufficialmente escluso dall’elenco dei rinviati a giudizio, mettendo fine a un incubo personale e politico.


Un’accusa infondata che ha segnato una campagna elettorale

Alessandro Piana racconta di aver vissuto un periodo estremamente difficile, aggravato dalla tempistica dell’inchiesta, che ha coinciso con la campagna elettorale.

«L’indagine era chiusa da tempo, ma si è voluto attendere per renderne noto l’esito. Mi sarei aspettato maggiore attenzione, considerato il mio ruolo pubblico. Per mesi sono stato bersaglio di accuse infondate, che sui social si sono trasformate in attacchi personali».

Nonostante il clamore mediatico, Piana ha affrontato con determinazione la situazione, ricevendo il sostegno del partito e del leader regionale della Lega, Edoardo Rixi.


Le accuse e il chiarimento

Piana spiega di essere venuto a conoscenza del suo presunto coinvolgimento attraverso i media, vivendo quello che definisce un “incubo”:

«Ero al lavoro quando ho saputo del mio presunto coinvolgimento. Credevo fosse uno scherzo, invece era terribilmente vero».

L’esponente leghista si è immediatamente messo a disposizione della magistratura, fornendo tutte le prove necessarie per dimostrare la sua estraneità ai fatti:

«Non ero presente dove si sosteneva che fossi. Ero a casa mia, a 150 chilometri di distanza, con testimoni pronti a confermarlo. Non ho mai frequentato certi ambienti, nemmeno da giovane».

Secondo Piana, il suo nome sarebbe stato tirato in ballo per millanteria durante un’intercettazione telefonica che citava genericamente un “vicepresidente della Regione”.


Una vicenda che lascia il segno

Nonostante la sua assoluzione dai sospetti, Piana non nasconde l’amarezza per i danni subiti:

«Ho pagato un prezzo molto salato, gratuito e ingiusto. Per mesi sono stato additato come vizioso. Perdono chi ha sbagliato, ma non dimentico».

Il vicepresidente auspica che casi simili siano gestiti con maggiore rapidità in futuro, per evitare che accuse infondate possano danneggiare ingiustamente la reputazione di figure pubbliche.


Conclusione

La vicenda di Alessandro Piana solleva interrogativi sul delicato equilibrio tra diritto di cronaca e tutela dell’immagine pubblica, in particolare quando si tratta di accuse che si rivelano infondate. Oggi, il vicepresidente della Regione Liguria guarda avanti con serenità, forte del sostegno ricevuto e con la determinazione di proseguire il suo impegno politico senza lasciarsi scoraggiare dagli eventi passati.

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Trasporti, De Luca: investito un miliardo per rinnovo parco bus

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Millequattrocento autobus nuovi sui 1.800 programmati, per un investimento di quasi un miliardo di euro, sono già in esercizio sulle tratte coperte da Air Campania. Il dato lo fornisce il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che oggi ha inaugurato ad Avellino la nuova sede dell’azienda interamente partecipata dalla Regione, con la consegna di cinque bus elettrici. “Un impegno enorme – ha sottolineato De Luca-: stiamo sostituendo l’intero parco dei mezzi pubblici, non soltanto per il trasporto su gomma, ma anche per quello ferroviario”. Su questo specifico settore, De Luca ha rimarcato lo “sforzo gigantesco” della regione: “Ora – ha aggiunto – attendiamo l’omologazione per la linea Circumvesuviana che collega Napoli a Sorrento per mettere in esercizio il nuovo treno che ci è stato appena consegnato. Su un altro fronte, abbiamo indetto un altro concorso e presto assumeremo 150 giovani”.

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