Collegati con noi

Cronache

Dalle chat di Palamara materiale per “processare” molti magistrati, a Roma due i ricorsi contro Prestipino

Pubblicato

del

La Procura generale della Corte di Cassazione ha raccolto i messaggi più interessanti tra le 60 mila chat di Luca Palamara. Sono messaggi in cui tantissimi magistrati fanno lobbying per ottenere una nomina in incarichi direttivi. Alcune di queste chat suggerirebbero alla Cassazione, titolare dell’azione disciplinare, se procedere alla  incolpazione di alcune toghe. Lavoraccio in Cassazione. Il grosso del materiale acquisito è nelle mani degli avvocati generali Luigi Salvato e Piero Gaeta. Molti sostituti procuratori generali sono stati esclusi o perché ex consiglieri Csm o per la loro attività di corrente. Diciamo che si fa molta attenzione anche a questioni di opportunità.

Luca Palamara. Il magistrato romano indagato a Perugia

Dalle chat oltre ad emergere scorrettezze, spesso anche gravi sul piano deontologico, ci sono anche materiali per avviare procedimenti che possono portare a un trasferimento per incompatibilità ambientale/funzionale, di competenza della Prima commissione del Csm.  La Procura generale presto chiederà alla sezione disciplinare del Csm  la fissazione del processo a Luca Palamara accusato di corruzione a Perugia. Sono stati incolpati anche i magistrati che erano presenti, insieme a Palamara, all’hotel Champagne di Roma, il 9 maggio 2019, per provare a pilotare la nomina del procuratore della Capitale insieme al deputato pd, Luca Lotti. Si tratta di Cosimo Ferri, toga in aspettativa, deputato renziano e leader ombra di Magistratura Indipendente (conservatori) e gli allora consiglieri del Csm Antonio Lepre, Corrado Cartoni e Paolo Criscuoli, Mi, Gianluigi Morlini e Luigi Spina, della corrente di Palamara, la centrista Unicost. Spina è l’unico a essere indagato a Perugia per rivelazione di segreto pro Palamara. I 5 consiglieri si sono dimessi dal Csm l’ estate scorsa. A proposito della nomina del procuratore di Roma dopo Giuseppe Creazzo, procuratore di Firenze, pure il Pg di Firenze Marcello Viola ha depositato il ricorso al Tar del Lazio contro la nomina di Michele Prestipino. “Il Csm – si legge – ha acclarato come Viola fosse ‘parte offesa rispetto alle macchinazioni o aspirazioni di altri'”, ma comunque, “ha illegittimamente revocato l’originaria proposta a suo favore”, di pochi giorni prima del caso Palamara e “non ha formulato nei suoi confronti alcuna nuova proposta”.

Advertisement

Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

Pubblicato

del

Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

Continua a leggere

Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

Pubblicato

del

featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

Continua a leggere

Cronache

Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

Pubblicato

del

“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto