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Dai colpi Napoli a quello della Roma, ecco nuova Serie A

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La sessione invernale del calciomercato del 2024 si è chiusa, ora è tempo di bilanci per capire quali siano le squadre che, almeno sulla carta, si sono maggiormente rinforzate. Ecco la situazione, una per una. – ATALANTA: Non erano previsti movimenti di rilievo, e così è stato. A Gasperini la Dea andava bene così com’è , l’unica richiesta fatta dal tecnico era Hien, e dal Verona è puntualmente arrivato il difensore della nazionale svedese. In uscita via Zortea, andato al Frosinone. – BOLOGNA: anche in questa sessione si è puntato su giovani di talento, e così si spiegano gli arrivi di Castro, che ora sta giocando il preolimpico sudamericano con l’Argentina, M. Ilic e Karlsson. Davanti serviva un rincalzo per Zirkzee e dall’Az olandese è arrivato il 24enne danese Odgaard. Aveva chiesto di andare via Bonifazi, ed è stato accontentato con la cessione al Frosinone. – CAGLIARI: Ha lavorato soprattutto in uscita, cedendo Capradossi, Pereira e Goldaniga.

Serviva un rinforzo per la difesa, e dalla Fiorentina, dove giocava poco o niente, è arrivato il colombiano Yerry Mina, che in Sardegna proverà a riscattare le sue ultime annate in calando. Il colpo dell’ultima ora è stato Gaetano, prestato dal Napoli, che assicura qualità. – EMPOLI: Il ritorno dallo Spezia di Zurkowski ha già dato i suoi frutti, leggi gol e assist. Ma per una squadra che deve salvarsi è poco spiegabile la cessione di un talento come Baldanzi, a meno che il nuovo tecnico Davide Nicola non lo abbia ritenuto poco compatibile con il suo 4-3-3. In avanti si è ritenuto di dover fare degli innesti e sono arrivati Cerri e Niang. Solo il campo dirà se la situazione è migliorata. – FIORENTINA: Due entrate per la Viola, ma significative. Sono quelle di Faraoni, già integratosi nella manovra di Italiano, e del ‘Gallo’ Belotti, desideroso di trovare quello spazio che alla Roma non aveva per giocarsi la chance di andare agli Europei. Pierozzi, che aveva bisogno di giocare per fare esperienza, è stato prestato alla Salernitana mentre per Brekalo era scontato il rientro in Croazia e così è stato. – FROSINONE: Come sempre, il ds dei ciociari Guido Angelozzi si è segnalato per il suo grande attivismo.

Ecco allora la solita ‘girandola’ di entrate e uscite che ha consegnato ad Eusebio Di Francesco ben cinque giocatori in teoria già pronti, ovvero Bonifazi, Valeri, Zortea, Demba Seck e quel Ghedjemis, 21enne franco-algerino che già messo insieme, a gennaio, tre presenze. – GENOA: I 25 milioni avuti dal Tottenham per Dragusin sono stati il vero colpo del Genoa che poi, pur cedendo (tutti in prestito) Jegiello allo Spezia, Puscas al Bari e Kutlu al Galatasaray, ha lavorato in entrata prendendo i vari Vitinha, Stolz, Cittadini e Bohinen. E’ invece sfumato il ritorno in rossoblù di Pellegri, mentre le offerte della Fiorentina per Gudmundsson non sono mai state prese in considerazione. – INTER: si è mossa subito, prendendo Buchanan, mentre Franco Carboni è rientrato dal Mozna per poi essere girato alla Ternana. Agoume, che non aveva spazio, è andato in prestito al Siviglia, idem Sensi al Leicester di Maresca.

– JUVENTUS: Quello di Djalò, preso a titolo definitivo dal Lilla, potrebbe essere un bel colpo, se il difensore ritroverà la piena integrità fisica, mentre non si capisce bene come sia possibile che il diritto di riscatto di Alcaraz (ora arrivato dal Southampton in prestito oneroso a 3,7 milioni) sia stato fissato a 49 milioni visto che fino a ieri la valutazione di mercato dell’argentino si aggirava sui 15 milioni. – LAZIO: Come da tradizione, il mercato invernale della Lazio è stato inesistente, c’è stata solo la cessione di Basic alla Salernitana. –

LECCE: La cessione di Strefezza all’ambizioso Como per i tifosi è stata dura da digerire, mentre Faticanti, arrivato la scorsa estate dalla Roma con l’etichetta di ‘nuovo De Rossi’ non ha mai giocato ed è stato girato alla Ternana. Presi due difensori, Enes Yilmaz e Pierotti.

– MILAN: Il ritorno di Gabbia dalla Spagna e l’acquisto di Terracciano dal supermarket Hellas Verona sono stati i movimenti in entrata, mentre in uscita Romero è andato all’Almeria, Maldini jr (rientrato da Empoli) al Monza e Krunic, come chiedeva da tempo, al Fenerbahce. Bocciato, almeno per ora, il nazionale argentino Pellegrino, passato in prestito alla Salernitana.

-MONZA: Djuric, Daniel Maldini e Zerbin sulla carta sono tre buoni colpi per questa squadra il cui vero segreto è il tecnico Palladino. Via Maric, passato al Rijeka.

– NAPOLI: Il presidente De Laurentiis, consapevole degli errori commessi in estate, aveva promesso rinforzi ed è stato di parola, anche se ha mancato i due obiettivi primari, ovvero Dragusin e Samardzic. Così sono arrivati i vari Ngonge, Mazzocchi, Traoré e Dendoncker, nessuno dei quali fa la differenza. La vera rifondazione della squadra avverrà la prossima estate.

– ROMA: L’arrivo di Baldanzi, a 10 milioni più 5 di bonus all’Empoli, è stata una sorpresa per una squadra alle prese con il fair play finanziario dell’Uefa. Huijsen è il rinforzo per la difesa e sembra che piaccia già molto a De Rossi. In uscita via Kumbulla, che cercherà di ritrovarsi al Sassuolo, e Belotti. L’addio a Vina ha fruttato 8 milioni dal Flamengo.

– SALERNITANA: Un tourbillon, come aveva garantito il rientrante ds Sabbatini. Tanti nomi più o meno conosciuti, via i vari Lovato, Jovane Cabral, Botheim e Danilouc (sicuri che non servisse?), ora tocca a Pippo Inzaghi far inserire i nuovi, e lo ha già fatto con Zanoli e Basic. A Salerno può ritrovarsi, e ritrovare un posto nell’Albiceleste, il difensore Pellegrino. – SASSUOLO: Dionisi aveva chiesto di non fare sconvolgimenti, e così è stato, il tecnico ha perso un solo titolare, ovvero Vina. Via anche Alvarez, finito in B alla Samp. Dentro Kumbulla e Doig, quest’ultimo su richiesta del tecnico.

– TORINO: Gli arrivi di Lovato, Okerek e Masina sono serviti a calmare una piazza che già ‘rumoreggiava’ nei confronti del presidente Cairo. Le cessioni di Demba Seck e Soppy erao scontato. Al resto penserà Juric. – UDINESE: Samardzic è rimasto (partirà in estate), è arrivato dal Velez l’argentino Giannetti, e l’unico vero altro movimento è stata la cessione in prestito del talento incompreso Pafundi al Losanna. – VERONA: Un vero e proprio supermercato con cessioni a iosa, al punto che è impossibile elencarle tutte: la squadra di baroni è stata smembrata. Giustificata la rabbia dei tifosi nei confronti del presidente Setti, a meno che i (non molti) nuovi arrivati, come Vinagre, Noslin e Dani Silva non trascinino i gialloblù a risultati insperati. Ma salvarsi in queste condizioni appare impresa molto complicata.

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Coppa Davis, Olanda in finale: Germania ko

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Tallon Griekspoor batte Jan-Lennard Struff per 7-6 5-7 6-4 e porta l’Olanda per la prima volta in finale di Coppa Davis. Il tennista “orange” ha conquistato il punto decisivo del 2-0 per la propria nazionale contro la Germania a Malaga. Nell’incontro precedente il connazionale Botic van de Zandschulp ha battuto il tedesco Daniel Altmaier. L’Olanda sfiderà in finale la vincente dell’altra semifinale tra l’Italia e l’Australia che è in programma domani.

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Juve in emergenza col Milan, Motta: “dovremo dare di più”

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L’emergenza in casa Juve non accenna a rientrare, anzi durante la pausa per le nazionali si è accentuata ancora di più. “Abbiamo perso Cabal per lungo tempo, a Milano mancheranno anche Bremer, Adzic, Nico Gonzalez, Douglas Luiz e Milik. E anche Vlahovic che non ci sarà”, il quadro degli assenti fatto da Thiago Motta, alla vigilia della sfida contro i rossoneri. “Mi dispiace per chi non ci sarà perché questa è una bellissima partita, vorrebbero giocarla tutti – aggiunge, in vista del big-match alla ‘Scala’ del calcio – e i privilegiati che scenderanno in campo daranno il massimo: cercheremo di portare la sfida dalla nostra parte, dovremo dare ancora di più per non far notare le assenze e ci metteremo massimo impegno e grande concentrazione”. Nonostante il suo forfait e i dubbi sul suo rientro.

“Non so ancora se Dusan ci sarà contro l’Aston Villa, lo vedremo nei prossimi giorni” la risposta di Thiago Motta, l’argomento più chiacchierato durante la conferenza è stato proprio Vlahovic: tutta colpa di quella uscita infelice di qualche giorno fa. “È più semplice per me giocare insieme ad un altro attaccante, perché quando presso e rincorro gli avversari poi rischio di arrivare stanco e meno lucido in fase di finalizzazione” le parole finite nel mirino della critica. E sono arrivate anche dalle parti della Continassa, come conferma lo stesso allenatore: “Abbiamo parlato, siamo d’accordo ed è la cosa più importante – il retroscena raccontato da Thiago Motta – perché tutti i miei giocatori sanno cosa dobbiamo fare e so che lo faranno, sia in fase difensiva sia in quella offensiva: si tratta di un obbligo e un dovere, non è un’opzione”.

Chiusa la querelle, si apre il dilemma della prima punta: chi sarà il riferimento offensivo della Juve a San Siro? “Tutti i ragazzi hanno caratteristiche diverse, al di là di attaccanti centrali o centrocampisti, e questa è una cosa interessante – afferma il tecnico – perché danno alternative e soluzioni diverse, sarà così anche a Milano”.

L’idea è quella di alternare Weah e Yildiz tra la zona centrale e le corsie esterne, anche per non dare punti di riferimento alla difesa del Milan. E soprattutto l’americano è in un periodo di forma impressionante: “Mi piace tutto quello che fa, oltre ovviamente ai gol, ed è un giocatore interessante perché aiuta, è generoso, responsabile, capisce di cosa ha bisogno la squadra, quali sono le consegne, cosa chiediamo – i complimenti per l’ex Lille – e siamo contenti che sia con noi, che sia in forma, che dia il suo contributo sia dall’inizio che a partita in corso”. In difesa ci saranno Gatti e Kalulu, il francese tornerà da ex ad affrontare il Milan: “La cosa più importante è che lui è sempre voluto venire, dal primo giorno che è arrivato si è messo sempre a disposizione del gruppo – dice di lui Thiago Motta – ed è anche leader a modo suo: parla poco, ma lo fa nel modo giusto e non deve cambiare nulla in lui”. Infine, c’è spazio per una battuta sul tennis: “Non so chi sia il Sinner della Juve, non mi piace proprio fare paragoni – conclude il tecnico – poi Jannik è un fenomeno del tennis e dello sport: gli auguro di continuare così la sua carriera eccezionale”.

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Premio Speciale al Maraduno 2024: Angelo Pisani, l’avvocato della Leggenda di Maradona

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Il Maraduno 2024, evento dedicato all’immortale Diego Armando Maradona, celebrerà una figura chiave nella storia recente del Pibe de Oro: l’avvocato Angelo Pisani, colui che ha restituito giustizia e onore alla leggenda del calcio. Durante la manifestazione, che si terrà il 24 novembre 2024 presso l’Edenlandia di Napoli, Pisani riceverà un Premio Speciale per il suo straordinario contributo nella difesa legale di Maradona.

Un gesto di amore e giustizia per Maradona

Angelo Pisani è stato l’artefice dell’assoluzione di Maradona dall’ingiusta accusa fiscale che per anni ha gravato sulla sua figura. Un successo legale che va oltre le aule di tribunale, diventando un gesto simbolico per Napoli e per tutti coloro che vedono in Maradona non solo un calciatore, ma un eroe che ha donato sogni e orgoglio al popolo partenopeo.

Grazie alla sua competenza, determinazione e al profondo legame con la figura di Diego, Pisani ha difeso non solo il mito del campione, ma anche l’onore di un’intera città.

Il tributo del Maraduno 2024

Il riconoscimento assegnato ad Angelo Pisani durante il Maraduno 2024 celebra non solo il successo legale che ha liberato Maradona da ogni ombra, ma anche il suo impegno nel preservare la memoria e la dignità di una figura che continua a ispirare generazioni.

“Grazie, Avvocato Pisani, per aver difeso un pezzo del cuore di Napoli. La tua passione e tenacia hanno reso la figura di Diego ancora più grande e libera da ingiustizie”, è il messaggio che accompagna il tributo.

Un momento emozionante per Napoli e i fan di Maradona

Il Premio Speciale a Pisani rappresenta uno dei momenti più significativi del Maraduno 2024, una giornata di festa, memoria e celebrazione del legame unico tra Diego e Napoli. L’evento sottolinea come la figura di Maradona sia molto più di un simbolo sportivo: è un patrimonio culturale e umano che Napoli custodisce con orgoglio.

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