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Cronache

Da 13 anni lotta con sclerosi, morte assistita per Anna

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donna in ospedale

Anna, nome di fantasia di una donna triestina di 55 anni affetta da sclerosi multipla dal 2010, dopo undici mesi di attesa può accedere alla morte volontaria assistita. E’ la prima cittadina del Fvg, la quinta persona in Italia. Lo comunica l’ Associazione Coscioni che rende noto la decisione in merito presa dal Comitato etico. Aveva avviato l’iter undici mesi fa. Per l’Associazione “la tutela della salute e della condizione di vulnerabilità di Anna deve ritenersi pienamente soddisfatta laddove sia fornito il farmaco e garantita l’assistenza”. Anna, tramite la Coscioni, ha fatto sapere: “Sono contenta che la mia scelta potrà essere rispettata in Italia, con i miei cari vicini, è la conclusione di un percorso. Posso ora decidere serenamente sui prossimi passi”. Il parere del Comitato Etico era l’ultimo passaggio, al termine di una lunga battaglia legale, per accedere al suicidio assistito. In precedenza la Commissione medica multi disciplinare nominata dall’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina, su richiesta del Tribunale di Trieste, aveva esaminato il caso confermando che sussistevano tutti i requisiti per far ricorso “all’aiuto della morte volontaria assistita”.

L’Avvocata Filomena Gallo, Segretaria della Coscioni, coordinatrice del collegio legale che ha seguito Anna ha precisato che il parere del Comitato etico “risponde esattamente a quanto previsto dalla sentenza di incostituzionalità ‘Cappato’ della Corte costituzionale”. Prima di Anna avevano ricevuto il via libera Federico Carboni (Marche), Gloria (Veneto), che hanno fatto ricorso alla tecnica, e poi Stefano Gheller (Veneto) e Antonio (Marche) che dovranno confermare le proprie volontà. Numerose altre persone sono state “potenzialmente discriminati dalla sentenza della Corte Costituzionale”; altre vorrebbero accedere alla morte volontaria assistita e sono in attesa della verifica delle condizioni.

Infine vi sono casi come Fabio Ridolfi e Giampaolo costretti a rinunciare al lungo e faticoso percorso “scegliendo loro malgrado il ricorso alla sospensione delle terapie e una lenta morte sotto sedazione profonda con distacco dell’alimentazione e dell’idratazione”, riportano dall’ Associazione. In assenza di una legge nazionale e di leggi regionali, il “suicidio assistito” in Italia è regolamentato dalla sentenza 242\2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato\Dj Fabo, che ha legalizzato l’accesso alla procedura ma solo a determinate condizioni, da verificare con il Servizio Sanitario Nazionale. In Fvg sono state 8.266, oltre le attese, le firme depositate dall’associazione Luca Coscioni al Consiglio regionale in favore della proposta di legge regionale sul suicidio assistito.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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