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Cronache

Cucinelli, servono salari buoni e fabbriche bellissime

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Riesce a essere spiritoso e divertente mentre bacchetta i decisori e sa essere più che pungente, rivendica le sue origini semplici e contadine mentre cita a memoria pagine di Manzoni, frasi di Alessandro Magno e di San Paolo, spiega di dire parolacce e bestemmie (perché con Dio ogni tanto ci si arrabbia) mentre rimane impeccabile nel suo candido completo avorio. E ogni tanto scoppia a ridere: “Con questa sicuro finisco su Youtube e Instagram ma ve la racconto uguale…”. A Federalberghi è la giornata di Brunello Cucinelli che tiene banco davanti alla platea di albergatori con la ministra del Turismo Daniela Santanchè con la sua verve e la sua filosofia di vita e di lavoro. Che si basa sull’impegno, ma anche sul rispetto e l’amore per gli altri.

“Chi verrà – dice infervorandosi – a lavorare da noi? A fare certi lavori da operai, da artigiani o di pulizia? Abbiamo il 7% di disoccupazione ma voi mandereste i vostri figli a fare gli operai? Quindi dobbiamo per forza cambiare qualcosa. Abbiamo considerato per troppo tempo gli operai come una cosa completamente diversa dagli impiegati e dagli latri lavoratori sia come condizioni di lavoro che come salari. Invece – insiste – devono avere la stessa dignità, i luoghi di lavoro devono essere bellissimi e i salari più alti”. E sottolinea: “Un euro in più a quelli che lavorano con noi, può cambiare la loro vita. Anche perché non è più come una volta e ognuno dei nostri dipendenti conosce i nostri profitti.

Ecco, il tema è l’equilibrio tra profitto e dono”. Parole di ottimismo e incoraggiamento anche agli albergatori a cui ribadisce che “la qualità è un valore da curare tutti i giorni sia nella moda, sia nel turismo”. E poi aggiunge: “Sono contento di essere qui, sto anche scherzando molto anche perché conosco Bobo Bocca da quando era ragazzo. Volevo raccontarvi la gioia di vivere, siete un mercato affascinante. State tranquilli sul futuro. Chi è che non vorrà venire in Italia? Non conosco un africano, un americano o un cinese che voglia rinunciarci”. E aggiunge: “Siamo una nazione speciale, i nostri manufatti e i nostri luoghi devono essere di qualità. Abbiamo bisogno di tornare ad investire nel genius loci. Al mondo ci sono 8 miliardi di esseri umani alla ricerca di qualcosa e possono venire in Italia a curare il male dell’anima che ci accompagna e deve essere alleviato. Un po’ come quello dell’Innominato nella drammatica notte dei Promessi Sposi”. E chiude con un appello alla politica citando il Costituto senese del 1309: “Dovere di chi governa è curare massimamente la bellezza”.

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Cronache

Scarcerato imprenditore che accusa Psoe di tangenti: ho prove

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L’imprenditore Victor de Aldama, imputato nel cosiddetto ‘caso Koldo’ sulle presunte tangenti nei contratti milionari per le mascherine durante la pandemia di Covid, ha lasciato questa sera il carcere madrileno di Soto del Real, dov’era detenuto per un’altra inchiesta relativa a una frode di idrocarburi. Del Aldama è stato scarcerato dopo aver ammesso oggi davanti al giudice istruttore del caso Koldo di aver pagato commissioni per 250.000 euro all’ex ministro di Trasporti, José Luis Abalos, e per 100.000 euro a Koldo Garcia, consulente di Abalos, per la compravendita di mascherine nel peggiore periodo della pandemia.

Ha denunciato anche di aver pagato 15.000 euro al numero 3 del Psoe, l’ex responsabile di organizzazione, Dantos Cerdan, che lo ha negato e ha negato di conoscerlo. In dichiarazioni ai cronisti fuori dal centro penitenziario, de Aldama ha fatto riferimento alle sue affermazioni riguardo al presidente del governo, Pedro Sanchez, che – a suo dire – aveva voluto conoscerlo per ringraziarlo di quanto aveva fatto a favore di imprenditori spagnoli in Messico. “Mi ha chiamato delinquente e personaggio” ha detto l’imprenditore riguardo al premier, che oggi ha definito “totalmente false” le accuse.

“Quante prove vuole, non deve preoccuparsi il signor Sanchez, avrà prove di tutto quello che è stato detto”, ha aggiunto. E, alla domanda se l’incontro con il premier, documentato in una foto pubblicata il 3 novembre dal quotidiano El Mundo, fosse stato fortuito, ha replicato: “Naturalmente non lo era”. L’imprenditore è indagato in due diverse inchieste in capo al tribunale dell’Audiencia Nacional: una presunta truffa di idrocarburi, per la quale fino a oggi è stato in carcere preventivo; e il così detto ‘caso Koldo’ per i contratti pubblici milionari per la fornitura di mascherine durante la pandemia.

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Cronache

Dati rubati: Del Vecchio jr: ho chiarito la mia posizione

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“Sono soddisfatto dell’interrogatorio in quanto ho potuto chiarire la mia posizione. Auspico che la giustizia faccia il suo corso e che il prima possibile venga richiesta l’archiviazione dell’inchiesta a mio carico per l’insussistenza dei reati contestati”. Lo ha dichiarato dichiarato Leonardo Maria Del Vecchio al termine dell’interrogatorio reso ai pm della Dda di Milano e della Dna, nell’ambito dell’indagine su una presunta rete di cyber spie che ruotava attorno alla Equalize, e nel quele è indagato. L’imprenditore aveva chiesto di essere interrogato per chiarire e difendersi dalle accuse,

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Cronache

Femminicidio di Francesca Deidda a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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