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I Sentieri del Bello

Cucina stellata sostenibile e blockchain tra i fornelli, Chef Palamaro ci prepara “’o per e muss… di tonno”

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Cari lettori, oramai manca poco alle festività natalizie e come di consuetudine, ci si appresta, non solo ad acquistare i regali per le persone a noi più care, ma anche ed immancabilmente, a trascorrere lunghe giornate accomodati a tavole imbandite di buon cibo e buon vino. Eh sì, perché come diceva il celebre Antonio De Curtis: “è bell’ o magnà!”. La vita, ultimamente, ha risvegliato in me l’attenzione per cose quasi dimenticate e quindi, per Natale, mi sono voluto concedere un regalo speciale: la tracciabilità. Nel mondo della ristorazione, con questo termine, s’intendono tutte le procedure che certificano la provenienza, il percorso e le condizioni in cui, le materie prime, giungono in cucina. Ho sempre pensato che l’innovazione sia parte integrante del mondo della cucina. Oggi più che mai la tracciabilità assume un ruolo importantissimo nell’universo del food, perché oltre a migliorare il servizio e ad evitare le frodi, diviene uno strumento molto efficace per garantire la sicurezza alimentare. Il mio incontro con la tecnologia “blockchain” è stata un’autentica folgorazione, che mi ha condotto ad una rivoluzione sia personale che professionale. Spesso si pensa che l’innovazione e la tecnologia, possano rendere le professioni più aride. Ho scoperto invece, che non solo possono divenire un valido strumento per valorizzare il proprio lavoro, ma possono rappresentarne un elemento dirompente.

Pasquale Palamaro. Lo chef all’opera

Essendo una persona molto pragmatica nella vita, alle parole faccio seguire sempre i fatti e quindi cerco di tramutare le intuizioni, le scoperte e gli incontri, in progetti concreti. Tutto ha inizio con la partecipazione al progetto “Flagchain”, realizzato dal FLAG Sviluppo Mare Isole di Ischia e Procida (un gruppo d’azione riunito in cooperativa), che ha creato una piattaforma per la certificazione del pescato artigianale locale, che rivela in tempo reale al commensale, attraverso un QR Code, la storia di ciascun prodotto ittico che si sta mangiando: la zona in cui è stato pescato, l’imbarcazione che l’ha issato a bordo e tutto il tragitto percorso sino al piatto! Una vera rivoluzione, che consente al consumatore di sapere molto di più su ciò che sta mangiando, soddisfacendo non solo il suo palato, ma anche la sua curiosità e la sua voglia di conoscenza. Insomma, il sedersi a tavola per mangiare, con questo progetto, diviene sempre di più un’autentica esperienza che non ci parla solo di cibo, ma anche di territorio, di lavoro eseguito con cura e di sicurezza. La tecnologia “blockchain” applicata a questo progetto, garantisce la sicurezza e la riservatezza dei dati che vengono processati e poi condensati nell’oramai più che noto QR Code. Devo assolutamente ringraziare il dottor Michele D’Ambrosio, rappresentante del FLAG Sviluppo Mare Isole di Ischia e Procida nonché co-founder di una start-up che si occupa di transizione digitale, per avermi offerto la possibilità di scoprire questa nuova realtà.

Ora veniamo alla tavola. Sempre utilizzando questo progetto innovativo di tracciabilità, ho ideato un piatto che ha come ingrediente principale un tonno di pescato locale, rivisitando però in chiave moderna, una pietanza ricca di storia gastronomica popolare. Nella storia dello “street food” napoletano c’è – e sempre ci sarà – “o per e muss: insalata di musetto di vitello e zampa di maiale lessati e conditi con sale e limone. Mi sono ispirato a questo piatto, trasformandolo in una nuova declinazione: “o per e muss” di tonno. Tutto da scoprire nei video e nelle foto che seguono. 

Un saluto a tutti voi e buona visione.

*  Pasquale Palamaro è Executive Chef presso Ristorante Indaco e Executive Chef presso L’Albergo della Regina Isabella di Lacco Ameno

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Brand Ischia e sana comunicazione, le sfide del sindaco di Serrara Fontana Irene Iacono per l’isola

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Scenari diversi denotano caratteristiche differenti con le proprie sfide e le proprie peculiarità. Il comune di Serrara Fontana è viva espressione di questa territorialità eterogenea e il suo Sindaco ne coordina le vicende con intenzioni unitarie. “Occorre un brand Ischia”, una sana comunicazione ed un tavolo di intenti. Sono queste alcune delle ricette nella visione di rilancio della prima cittadina, Irene Iacono. Ascoltiamola.

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Programmazione turistica e rilancio dell’isola: le idee del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale

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“La vicinanza del Governo la si sente al di là dei numeri” questa la dichiarazione del Sindaco Pascale al netto degli interventi post alluvione. “Era mio desiderio la creazione di una Ctl (Consulta turistica locale) con intervento di enti sovracomunali”: questo l’organismo che il Sindaco auspica e che potrebbe favorire una nuova organizzazione del comparto turistico e della sua riqualificazione su scenari più ampi. 

Dall’inverno difficile alla riprogrammazione turistica toccando l’occupazione giovani e la necessita’ di fare impresa cosciente: ascoltiamo le lucide parole di Pascale nell’intervista che segue.

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Le sfide che aspettano Ischia: l’analisi del commercialista Antonio Tuccillo

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L’Italia, la Campania e Ischia devono dimostrarsi al passo con i tempi per esserne protagonisti. Le sfide sono ardue e le possibilità da cogliere tante. Ma le si devono affrontare con dignità e cognizione di causa. I giovani devono essere consapevoli dell’impegno richiesto e messi in condizione di poterlo espletare. Ce ne parla il Dottor Antonio Tuccillo, Presidente della Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti italiani.

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