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Cronache

Crisi Ucraina, si tratta per i corridoi umanitari

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E’ in corso il secondo round di colloqui negoziali tra la delegazione russa e quella ucraina a Belovezhskaya Pushcha, nella regione bielorussa di Brest. In agenda il cessate il fuoco immediato, un armistizio e corridoi umanitari per l’allontanamento di civili da villaggi e citta’ distrutti o costantemente bombardati. Un video diffuso dal ministro della Difesa ucraino Reznikov mostra le due delegazioni stringersi la mano. Mosca nelle ore precedenti all’avvio dei lavori aveva aperto a possibili “pause” per evacuare i civili dalle citta’ e dai paesi bombardati. In una telefonata, durata un’ora e mezza, con il presidente francese Emmanuel Macron, che intanto si prepara ad annunciare la sua ricandidatura all’Eliseo, Putin ha detto che continuera’ “la lotta contro i nazionalisti in Ucraina senza compromessi fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi militari”. L’Eliseo ha fatto sapere che il presidente russo intende prendere il controllo di tutta l’Ucraina. Mentre i negoziati sono in corso, il presidente ucraino Zelensky chiede di parlare direttamente con Putin, giudicando un confronto con il presidente russo come “l’unico modo per fermare la guerra”. “Se noi dovessimo scomparire – ha detto – allora sara’ il turno della Lettonia, della Lituania, dell’Estonia. Fino al muro di Berlino, credetemi”. Sul campo intanto le forze militari russe si preparano allo sbarco ad Odessa. Un cargo estone battente bandiera panamense e’ stato colpito ed e’ affondato. Tutti salvi i sei membri dell’equipaggio. Nel resto del Paese si continua a combattere e a Bucha, citta’ a 30 chilometri da Kiev i soldati ucraini hanno issato la bandiera nazionale. A Kherson, invece, le truppe russe hanno preso la sede dell’amministrazione regionale e a Mariupol il sindaco afferma che i soldati di Putin tentano il blocco della citta’. A livello europeo e’ stato trovato un accordo per la gestione dei profughi, un milione secondo l’Alto commissario Onu per i rifugiati, che si attende arriveranno in massa dall’Ucraina. Il ministro dell’Interno francese Darmanin ha fatto sapere che e’ stata trovata un’intesa al Consiglio Affari Interni europeo. Nelle ultimissime ore la presidenza del Consiglio Ue ha lavorato ad una dichiarazione politica da allegare alla direttiva per registrare il tema dei “non ucraini” in fuga su cui alcuni Paesi, Polonia su tutti, avevano espresso riserve. Anche l’Italia si prepara all’accoglienza e la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese quantifica in “7-8 milioni” le persone che fuggono dal Paese. Ad oggi sono 6.608 i cittadini ucraini entrati in Italia dall’inizio del conflitto. In Russia, i media indipendenti lanciano l’allarme per la chiusura in rapida successione delle emittenti e delle testate indipendenti. Meduza, in un editoriale rivela di avere ancora pochissimo tempo prima che la censura di Stato si abbatta anche su di loro. A Mosca ha chiuso la tv indipendente Dozhd. Negli ultimi due giorni le trasmissioni erano visibili solo su Youtube. Intanto, gli Stati Uniti approvano sanzioni per altri oligarchi russi, gia’ duramente colpiti dalle misure varate da Bruxelles. Nel mirino finisce anche Alisher Usmanov, il magnate dell’acciaio con una fortuna di circa 15 miliardi di dollari. Altre crepe si intravedono nel fronte degli oligarchi: il miliardario russo Oleg Deripaska, intervenendo al Krasnoyarsk Economic Forum, ha detto che il primo passo per uscire dalla crisi e’ la pace e che la “cortina di ferro” e’ caduta sulla Russia prevedendo una severa crisi per almeno tre anni. Il presidente Biden chiede al Congresso di approvare circa 10 miliardi di dollari di fondi di emergenza per l’Ucraina. Risorse da usare per affrontare la crisi umanitaria ma anche per rafforzare le difese del Paese contro l’invasione della Russia. Il Cda del Comitato paralimpico internazionale ha deciso che gli atleti di Russia e Bielorussia non potranno partecipare alle Paralimpiadi di Pechino che prendono il via domani. Ieri il’Ipc aveva dato l’ok alla loro partecipazione sotto la bandiera neutrale, ma oggi ha fatto marcia indietro e ha deciso di rifiutare le iscrizioni dopo che numerosi comitati olimpici avevano minacciato il ritiro se non fosse stata riconsiderata la precedente decisione.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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